Come ormai sappiamo stiamo vivendo un rigidissimo inverno demografico, che andrà peggiorando portando la popolazione mondiale a diminuire di due milioni entro il 2030. Questi numeri si traducono in sempre meno bambini nati e dunque sempre meno alunni nelle scuole italiane. Per ovviare alla carenza di iscritti e a quella di professori, molte scuole optano per le pluriclassi, sezioni dove gli alunni non sono della stessa annata e un bimbo di 6 anni può avere come compagno di classe uno di 10.
Sono una sfida per gli insegnanti che devono preparare lezioni sempre nuove e adatte alle esigenze di apprendimento di tutte le età, ma rappresentano la possibilità dei bambini di continuare a frequentare la scuola vicino casa e veder dunque tutelato il loro diritto all'istruzione.
Le pluriclassi, prima presenti nei paesini italiani più piccoli, difficilmente collegati alle grandi città perché posizionati in montagna o sui colli, oggi a causa della denatalità, si trovano anche nelle grandi città, come Padova e Vicenza, arrivando ad essere circa 2000 in tutta la penisola.
Cosa sono le pluriclassi
Le pluriclassi, riporta il sito del MIUR, sono sezioni all'interno delle quali seguono le lezioni alunni appartenenti ad anni di corso differenti. Se generalmente a scuola le uniche differenze di età tra compagni si registrano quando qualcuno ha fatto la primina ed è dunque un anno più piccolo, nelle pluriclassi la differenza d'età fa sì che compagni di banco possano essere un bambino che ha iniziato la seconda elementare e uno che ha iniziato la quinta.
Le insegnanti, dunque, devono dare vita a lezioni che permettano ai bimbi di collaborare e misurarsi ciascuno con l'argomento più adatto alla propria età.
Quando si forma una pluriclasse
Secondo le normative specificate dal MIUR le classi dei diversi gradi di scuola dell'obbligo, per essere formate devono avere specifici numeri di iscritti:
- scuole elementari: minimo 15, massimo 27 alunni
- scuole medie: minimo 18 alunni, massimo 27
- scuole superiori: minimo 27 alunni o 25 se è presente un unico corso nel complesso scolastico, massimo 30
Una pluriclasse viene formata dall'istituto quando le iscrizioni non sono abbastanza per creare sezioni separate per annata. Le pluriclassi possono accogliere dagli 8 ai 18 iscritti, ma nel caso in cui la scuola fosse situata nelle piccole isole o nei comuni di montagna o in una zona abitata da minoranze linguistiche si può comporre con almeno 10 alunni.
In Italia, secondo l'ultima rilevazione svolta da INDIRE , durante l'anno scolastico 2020-2021, sono stati 648.111 gli alunni iscritti a una pluriclasse nella penisola, divisi tra scuola elementare, media e superiori in 1325 classi. Si stima che ad oggi le classi siano diventate, invece 2000.
Come si svolgono le lezioni nelle pluriclassi
Insegnanti che si sdoppiano per spiegare contemporaneamente l'evoluzione dell'homo sapiens a un alunno e la storia degli antichi egizi ad un altro? Non è esattamente così che funziona una lezione nelle pluriclassi. Innanzitutto entrando si troveranno gli alunni con i banchi posizionati a formare delle isole, perché il lavoro di gruppo e il sostegno tra studenti è fondamentale nelle pluriclassi.
All'interno della classe l'insegnante spiega, un argomento per ogni fascia d'età, alcuni alunni ascoltano e prendono appunti, altri invece svolgono verifiche o lavori di gruppo.
La pluriclasse è dunque molto arricchente, permette di sviluppare nell'alunno autonomia, capacità di autogestione, ma anche di essere punto di riferimento e un aiuto valido per i compagni di classe. Le pluriclassi si fondano proprio sul peer tutoring, ossia la possibilità di ciascun alunno, di essere aiutato dai compagni più grandi e sul cooperative learning, ossia attività da svolgere insieme. Queste classi inoltre sono composte da pochi alunni e questo permette loro di instaurare un miglior rapporto con il docente, potenziare i punti di forza e colmare le lacune.