I fratelli, sostanzialmente, sono fatti per litigare e per sfogare frustrazioni e rabbia non consentite in società. Sono contemporaneamente una valvola di sfogo e uno strumento per affermare i propri spazi. Sono quelle persone che i genitori difendono a prescindere. Già, perché non ho mai sentito qualcuno affermare: "I miei mi difendono sempre" o "I miei danno sempre ragione a me". Si è sempre dall'altra parte della barricata, il figlio bistrattato.
Come secondogenita, sono ovviamente convinta che ogni prepotenza parta dai primogeniti. Mia sorella, d'altro canto, è cresciuta sicuramente con la costantemente ripetuta frase "Lasciala stare, che è più piccola!". Da una parte, i minori sono gli ultimi arrivati. Dall'altra, i maggiori vengono caricati di responsabilità troppo grandi.
Questa cosa cozza con meravigliose scene cui ho assistito, tipo quella di un bambino che mi correva incontro per regalarmi la macchinina preferita del fratellino, che lo inseguiva urlando. Devo dire che una malvagità sottile come questa è quasi ammirevole: non ti picchio, ma puoi dire addio al tuo giocattolo tanto amato. Per la cronaca, non ho accettato il dono. L'ho restituito al proprietario che lo ha subito scaraventato sulla testa del fratello con rabbia cieca. Avrei fatto meglio a prenderla.
Altre volte, le liti si limitano a urla belluine. Ricordo che una volta urlai così tanto che i miei corsero in camera convinti che un armadio ci fosse precipitato addosso. Una volta constatata la buona salute di entrambe le figlie, i miei genitori ci costrinsero a stare in camera insieme per il resto della giornata. Sono qui a scrivere, quindi io e mia sorella non ci siamo ammazzate a vicenda.
Sono certa che da qualche parte esistano genitori che, al di là dell'indole dei singoli figli, sono riusciti a creare un ambiente sereno e di tolleranza tra i figli, ma non mi viene in mente nessuno, tra le mie conoscenze. Mi sovvengono solo ricordi di litigi, botte e provocazioni.
Poi, magicamente… l'adolescenza! E lì i fratelli iniziano a ignorarsi e quasi a nascondere il fatto di non essere figli unici. A meno che non ci sia qualche fratello maggiore che si sente in dovere di fare il guardiano della sorella minore, presunto compito che può essere espletato sia con discrezione, cosa che causerà tensioni sotterranee con sguardi fulminanti della ragazza, che in maniera plateale. Al fratello pubblicamente invadente si risponde solitamente sfasciandogli la camera o odiandolo per il resto della vita.
In quanto madre di figlia unica, non mi pongo eccessivamente il problema. Se hai un solo figlio, la valvola di sfogo sei tu, genitore, ma almeno non ti senti dire: "Difendi sempre lui/lei!". Al massimo ricopri il ruolo del figlio bistrattato. Adesso che ci penso… avrei dovuto regalare i suoi giocattoli preferiti, in qualche occasione.