Il grande cambiamento che il bambino affronta verso la fine del secondo anno di vita è la capacità rappresentativa: riesce infatti ad utilizzare simboli, immagini, azioni e parole che rappresentano persone, oggetti, situazioni non presenti nell’ambiente in cui si trova. L’imitazione differita, il gioco simbolico ed il linguaggio ne sono gli esempi più evidenti e fanno parte dello stadio pre operatorio di Piaget.
In questo momento il bambino si trova ancora in una fase egocentrica, detta "egocentrismo intellettuale". Fatica a concepire punti di vista, pensieri ed emozioni diversi dai propri. La difficoltà nel decentramento si manifesta perlopiù attraverso tre caratteristiche del pensiero del bambino: l’animismo, ossia la tendenza a estendere agli oggetti inanimati le caratteristiche degli esseri viventi (avete in mente il gradino monello che mi fa inciampare?); il finalismo, ossia l’idea che tutto sia stato fatto per lui o per le altre persone; l'artificialismo, ossia la tendenza a considerare come frutto del prodotto umano ogni cosa.
Le azioni mentali sono rigide e irreversibili, valutando la realtà in base a indici visivi piuttosto che ad un ragionamento logico: per questo parliamo di un pensiero ancora concreto. Un esempio ne sono i compiti di conservazione: se versiamo un liquido da un contenitore basso e largo ad un contenitore uguale, il bambino dirà che la quantità di liquido sarà la stessa; se invece lo stesso liquido lo versiamo in un contenitore più stretto ed alto, così che raggiungerà un’altezza maggiore, il bambino dirà che ci sarà più liquido in questo secondo contenitore (ora che lo sappiamo, possiamo trarne le conclusioni per come presentare cibi e bevande con furbizia!)
Le attività dello stadio pre operativo
Tra i 2 ed i 6 anni il bambino abbiamo detto avere rappresentazioni mentali che gli consentono di utilizzare simboli, parole e immagini che rappresentano altre cose. I seguenti esempi, in apparenza molto diversi tra loro, sono accomunati dal riferirsi ad una realtà non percepita in quel momento ma interiorizzata e rappresentata mentalmente dal bambino.
L'imitazione differita
L’imitazione differita consiste nella riproduzione di un modello osservato a distanza di ore o giorni: questo mostra infatti che il bambino ha conservato una rappresentazione interna del modello.
Pensiamo a quando sentiamo bambini ripetere, dopo giorni, parole o frasi dette da noi, oppure a quando li vediamo riprodurre il nostro gesto fatto a tavola al pasto successivo!
Il gioco simbolico
Nel gioco simbolico il bambino invece utilizza un oggetto come se fosse una cosa diversa: non intendiamo quindi di quando utilizza “oggetti giocattolo” (es. la cucina per bambini con pentole e cibi in plastica), piuttosto tutte le volte in cui attribuisce funzioni inventate agli oggetti: ecco che la scopa diventa un cavallo, il tavolo in castella dentro cui rifugiarsi, la foglia un telefonino…
Il linguaggio
Il linguaggio invece, ormai lessicalmente e grammaticalmente ricco, mostra la capacità di riferirsi a oggetti, persone o situazioni al momento assenti: non è più quindi la semplice denominazione di ciò che ved-voglio-voglio farti vedere, ma mostra la capacità di utilizzare schemi verbali per riferirsi alla realtà rappresentata mentalmente. Che mondo c’è già nella testa dei nostri bambini!