L’Olanda, primo Paese al mondo a legalizzare l’eutanasia nel 2002, ha deciso di estendere la pratica di fine vita ai malati incurabili di età compresa tra 1 e 12 anni, per i quali le cure palliative non sono sufficienti. A riportare la notizia è DutchNews, secondo cui il Consiglio dei Ministri olandese avrebbe deciso di rendere legale l’eutanasia per i bambini gravemente malati che hanno esaurito le opzioni di cura, in linea con le proposte pubblicate dal Ministro della Salute Ernst Kuipers lo scorso giugno. L’assistenza alla morte infantile riguarderebbe, secondo il Ministero della Salute, circa 5-10 casi gravi all’anno.
Da tempo in Olanda i medici chiedono di estendere il protocollo – già valido per i neonati fino a 1 anno di vita – anche ai piccoli pazienti incurabili di età compresa tra i 12 mesi e i 12 anni, gli unici esclusi dalla normativa, al fine di coprire tutte le fasce d'età. I pazienti di età superiore ai 12 anni, infatti, rientrano nella legge sull’eutanasia già in vigore per gli adulti. Secondo i dati dei comitati di revisione regionali, nel 2022 è stato segnalato un solo caso di eutanasia per un minore di età compresa tra 12 e 16 anni.
«Si tratta di una questione particolarmente complessa che riguarda situazioni molto dolorose. – ha affermato Kuipers – Sono lieto che, dopo un'intensa consultazione con tutte le parti coinvolte, abbiamo raggiunto una soluzione che aiuterà questi bambini malati incurabili, i loro genitori e anche i loro medici». Un’opzione, quella dell’eutanasia, concepita per porre fine alle sofferenze del giovane paziente solo nel caso in cui non esistano alternative. «Stiamo parlando di bambini che sono così malati che la morte è inevitabile e si prevede che moriranno presto» ha concluso Kuipers.
Una misura, quella dell’Olanda, che consentirà l’assistenza alla morte ai minori di tutte le età. Prima di lei, solo il Belgio lo aveva permesso nel 2014.