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19 Giugno 2023
11:00

Ma perché il bambino si tocca sempre l’orecchio? Le cause mediche e quelle psicologiche

Molti genitori si chiedono perché i loro bambini o bambine si tocchino spesso l'orecchio: le ragioni possono essere medico-scientifiche e psicologiche.

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Ma perché il bambino si tocca sempre l’orecchio? Le cause mediche e quelle psicologiche
orecchio bebè

Un bambino che si tocca l'orecchio in maniera continuativa e ripetitiva fa sorgere giustamente qualche dubbio nei genitori o in chi si sta prendendo cura di lui. Perché lo fa? È una sorta di mania oppure c'è del dolore, del fastidio?

Questo comportamento può insomma preoccupare i genitori, ma è abbastanza comune tra i bambini e può essere dovuto a diverse ragioni. Il cerume, lo stress, la ricerca di relax… Non c'è una spiegazione univoca e per questo è utile tenere osservata la situazione.

BImbi che si toccano le orecchie: perché?

Il cerume

Uno dei motivi più comuni per cui i bambini si toccano l'orecchio è la presenza di cerume, una sostanza cerosa che si forma all'interno dell'orecchio la cui funzione è proteggere il condotto uditivo da polvere e batteri. La presenza di cerume è fisiologica e non è segnale di sporcizia o scarsa igiene.

Il cerume, tuttavia, può accumularsi in eccesso, causando prurito e fastidio nell'orecchio. Avendo bambini e bambine delle orecchie più piccole e delle canaline uditive più strette rispetto agli adulti, la sensazione di prurito e fastidio nell'orecchio risulta maggiore. In questi casi, il bambino può toccarsi il padiglione auricolare per cercare di grattarsi e liberarsi del cerume.

I tic nervosi

Un'altra possibile spiegazione alla base di questa mania sono i tic nervosi, comportamenti ripetitivi che i bambini possono sviluppare in risposta allo stress o all'ansia. Questi comportamenti possono includere anche il toccarsi l'orecchio.

Se il bambino o la bambina si tocca spesso l'orecchio in modo ripetitivo, dunque, è importante verificare se ci siano altri sintomi di nervosismo, stress o ansia, magari provocati da grossi cambiamenti in atto nella vita quotidiana (una separazione, un lutto, un trasloco, l'inizio della scuola…).

In questi casi, può essere utile parlare con il pediatra o la pediatra, ma anche uno psicologo specializzato nell'infanzia, per aiutare il bambino a gestire le emozioni.

Le coccole e il relax

Può anche capitare che questo gesto sia più innocuo di quanto si creda. Ci sono bimbi che toccano continuamente le etichette dei peluche, bimbe che si rigirano i capelli tra le dita… Sono tutti piccoli comportamenti che rilassano i bambini, che si auto-coccolano e che si provocano benessere in maniera naturale e dolcissima.

L'otite

Infine, quando il bambino inizia a toccarsi l'orecchio in maniera pressoché improvvisa, manifestando anche pianto e nervosismo, potrebbe trattarsi di un'infiammazione dell'orecchio esterno o interno, ovvero di un'otite. L'otite causa infatti fastidio e dolore, ovvero otalgia.

Meglio rivolgersi  al medico, che saprà individuare l'eventuale otite tramite la visita pediatrica dell'orecchio, agendo  per evitare che infezione e infiammazione si espandano.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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