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19 Ottobre 2023
14:00

Mal di pancia nei bambini: quando preoccuparsi e come farlo passare

Il mal di pancia insorge frequentemente in età pediatrica. A causarlo nei bambini possono essere diverse cause, anche se le più comuni sono costipazione, gastroenterite, problemi legati all’alimentazione e ansia. Tende generalmente a risolversi spontaneamente, a eccezione di specifici casi in cui il pediatra prescrive paracetamolo o, all'occorrenza, antibiotici.

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Mal di pancia nei bambini: quando preoccuparsi e come farlo passare
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Il dolore addominale, comunemente chiamato mal di pancia, è particolarmente comune nei bambini. Secondo Nhs, il mal di pancia è il disturbo più frequente che spinge i genitori a contattare il pediatra per chiedere un parere medico. Il fastidio addominale tende generalmente a svanire rapidamente senza richiedere particolari trattamenti (a eccezione di specifici casi) e può essere scatenato da diversi fattori.

Cause del mal di pancia nei bambini

Non esiste un’unica e specifica causa del mal di pancia nei bambini, anche se generalmente il dolore addominale è determinato da gastroenterite, costipazione, infezione del tratto urinario, problemi legati all'alimentazione o ansia. Tuttavia, esistono anche altre motivazioni meno intuibili. Vediamole:

  • Cibo (intossicazioni alimentari, allergie alimentari, alimentazione eccessiva, produzione di gas): quando si avverte mal di pancia, il primo pensiero va a quel che si è mangiato nel corso della giornata. I problemi legati all’alimentazione vengono frequentemente associati a gonfiore e a un disagio rapido e temporaneo dopo il consumo di cibo
  • Gastroenterite: una delle cause più comuni di mal di pancia, insieme al consumo di cibo, è rappresentata dalla presenza di virus e batteri all’interno dell’intestino, che determinano diarrea e vomito nei piccoli. A volte il medico, dopo il controllo, prescrive degli antibiotici come trattamento
  • Stitichezza (passaggio difficoltoso di feci che può causarne un accumulo nel colon), bruciore di stomaco, reflusso, adenite mesenterica (infiammazione delle “ghiandole” all’interno della pancia)
  • Avvelenamento: l’assunzione di qualcosa di nocivo o comunque controindicato per l’ingestione (sapone, detersivo, overdose di farmaci) può comportare mal di pancia e richiede un intervento immediato
  • Problema chirurgico (appendicite, blocco intestinale, intussuscezione, torsione testicolare, torsione ovarica)
  • Ansia e stress

Tipi di mal di pancia nei bambini

Anche se i piccoli generalmente hanno difficoltà a descriverlo, il mal di pancia è diverso a seconda dell’area addominale interessata e della causa scatenante. Si distinguono:

  • Mal di pancia generalizzato o localizzato: è causato generalmente da diarrea e stipsi (difficoltà ad evacuare), anche se sono da considerare eventuali problemi digestivi, ansia, stress, appendicite…
  • Crampi addominali: vere e proprie fitte improvvise, in tanti casi provocate da infiammazioni intestinali o da diarrea
  • Coliche addominali: nei neonati sono frequenti, generalmente innocue e si verificano a causa di un accumulo eccessivo di aria nell’intestino fino a circa 3-4 mesi dalla nascita, mentre nei bambini più grandi e negli adolescenti possono essere un segnale di allergia alimentare, pasto eccessivo o al contrario insufficiente, cattiva digestione o rutti poco frequenti. Nei casi più gravi il dolore colico è sintomo di calcoli, ostruzione o blocchi intestinali e morbo di Crohn

Quando preoccuparsi per il mal di pancia nei bambini

Il mal di pancia è un fastidio comune nei più piccoli che tende a scomparire spontaneamente. Se tuttavia, il dolore addominale compare insieme ad uno dei seguenti sintomi, è sensato preoccuparsi e andare al Pronto Soccorso o chiamare d’urgenza il pediatra:

  • Nonostante gli antidolorifici, il piccolo prova dolore costante per oltre 24 ore
  • Il dolore aumenta ed è grave, ad esempio impedendo il sonno
  • Il dolore torna frequentemente e regolarmente
  • Ha febbre, brividi o tremori o sintomi che continuano per più di 5 giorni
  • Ha la pancia estremamente gonfia
  • Non è reattivo
  • Cambia la sua routine di pipì, urinando decisamente più o meno del normale, o ha difficoltà a urinare
  • Ha dolore allo scroto
  • Presenta segnali di disidratazione
  • Sviluppa pelle o occhi gialli (ittero)
  • Perde peso
  • Presenta sangue nelle feci o nella pipì

Quali sono le cure per far passare il mal di pancia nei bambini?

Il trattamento del mal di pancia nei piccoli dipende dalla causa scatenante, perciò è fondamentale accertarsi della ragione che si cela dietro al “male al pancino” prima di intervenire.

Nel più dei casi, in realtà, il dolore addominale non richiede cure o farmaci: generalmente si tratta di un disagio temporaneo, destinato a scomparire spontaneamente e rapidamente.

È raccomandabile consultare il pediatra se il mal di pancia non accenna a svanire e se il piccolo ha febbre, diarrea e/o vomito da più di 24 ore, è pallido e sudato, si rifiuta di bere, ha difficoltà ad urinare, sviluppa un’eruzione cutanea, presenta sangue nelle feci o se il suo fastidio addominale ha cambiato posizione. Il medico, a seconda del disturbo, saprà consigliare farmaci antidolorifici, come il paracetamolo, antibiotici, liquidi reidratanti o altro, a seconda della necessità.

Esistono, comunque, dei consigli generici per aiutare il piccolo a combattere il male al pancino alla sua insorgenza. È opportuno, ad esempio, che il genitore lo incoraggi a riposare e a idratarsi regolarmente per ridurre il rischio di disidratazione offrendogli acqua o, in caso di allattamento, il latte materno. Un'ottima idea è pure invitare il figlio a sedersi sul water e a espellere pipì e feci.

Altri consigli utili sono legati all’alimentazione: in caso di mal di pancia, è meglio evitare caffeina, bevande frizzanti, agrumi, latticini, cibi grassi o fritti e prodotti a base di pomodoro.

Dopo quanto tempo passa il mal di pancia?

Il mal di pancia generalmente scompare nel giro di poche ore o, se ad esempio è causato da gastroenterite, giorni. Si ricorda, comunque, che se il piccolo prova dolore costante per più di 24 ore nonostante la somministrazione di antidolorifici è caldamente raccomandabile consultare il pediatra o andare al Pronto Soccorso.

Fonti mediche
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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