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Una giovane mamma di 28 anni ha voluto raccontare una spiacevole situazione in cui si trovava mentre si trovava a bordo di un aereo insieme alla sua famiglia. La mamma stava allattando suo figlio, perché piangeva. Chelsea Williams, che lavora come ingegnere informatico a Conwy, nel Galles del Nord, era con il marito e i due bambini della coppia (il primogenito di due anni e il più piccolo di appena cinque settimane), su un volo che il 30 luglio li avrebbe portati da Manchester, in Inghilterra, ad Almeria, in Spagna. Improvvisamente qualcuno del personale di bordo si è avvicinato a lei per dirle di smettere di allattare, perché gli altri passeggeri si sentivano a disagio.
Chelsea stava allattando al seno il bimbo di cinque settimane avuto dal marito, Thomas Williams. Un gesto naturale, che non dovrebbe scandalizzare, anzi, che dovrebbe mostrare quanto sia bello il miracolo della vita. L'uomo, anche lui 28enne come la moglie, ha ricevuto un messaggio da parte di un membro del personale del servizio clienti che intimava la donna a smettere di allattare sull'aereo.
Il piccolo stava già piangendo mentre salivano sull'aereo, per questo la mamma per tranquillizzarlo le aveva offerto il suo latte. Ed effettivamente si era subito calmato. La donna stava allattando suo figlio anche perché i pediatri lo consigliano al momento del decollo e dell'atterraggio, per ridurre e prevenire il dolore all'orecchio dei bambini che può essere molto fastidioso.
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"Avevo il bimbo allacciato alla cintura per neonati sulla mia cintura di sicurezza e lo stavo allattando, andava tutto bene. Ho anche pensato che non avrebbe dato fastidio a nessuno, che avrebbe mangiato e sarebbe stato felice. Mi stavo calmando a quel punto, ma quando sono venuti a controllare se la cintura fosse allacciata, mi hanno detto che non potevo allattare durante il decollo e l'atterraggio". La donna ha subito smesso per evitare scenate, pensando anche di essersi persa qualche aggiornamento sulle norme di sicurezza della compagnia.
Il bambino ha iniziato nuovamente a piangere e la mamma era sull'orlo di una crisi di nervi, si sentiva gli occhi degli altri passeggeri addosso. Il pianto aumentava, perché il bambino aveva dolore e fame. Quando si sono spente le luci delle cinture di sicurezza, la donna ha ricominciato ad allattare il figlio, che si è calmato. E nessuno ha avuto niente da dire.
Per il viaggio di ritorno, la coppia ha voluto informarsi sulle "politiche" da seguire a bordo. E il messaggio che ha ricevuto li ha lasciati senza parole. "Non ci sono restrizioni ufficiali, tuttavia non lo consigliamo perché potrebbe mettere a disagio altre persone". Questa la richiesta della TUI, gruppo industriale di turismo tedesco con sede nella città di Hannover.
La compagnia aerea ha anche deciso di scusarsi, sottolineando che loro sostengono l'allattamento al seno sui voli e che è in corso un'indagine interna urgente per capire chi possa aver preso una decisione del genere. Sul volo di ritorno, tra l'altro, nessuno ha avuto nulla da ridire sul fatto che la mamma allattasse il piccolo al seno.
