Un ristorante-pizzeria di Ladispoli, vicino a Roma, è stato criticato sui social da una mamma perché, secondo il racconto della donna, rifiuta le prenotazioni da famiglie con figli. Il personale sosterrebbe, infatti, che i bambini in un locale siano un problema. Quindi i genitori dovrebbero lasciarli a casa, a qualcun altro. Se non possono e devono portarseli con sé, il ristorante rifiuterebbe di dare un tavolo. Una mamma, scioccata di fronte alle parole di un cameriere del locale, denuncia tutto quanto sui social.
Barbara è la mamma di un bambino di 5 anni. Domenica scorsa aveva prenotato un tavolo per 6 in un ristorante-pizzeria di Ladispoli per trascorrere una piacevole serata in famiglia, mangiando una buona pizza. Un cameriere, però, vedendo la donna con il figlio e il nipotino, avrebbe detto: «I bambini sono un problema. Se li potete lasciare da qualche parte, un tavolo ve lo trovo». Ovviamente la donna ha preso i piccoli e se n'è andata con tutto il resto della famiglia, decisa però a denunciare quanto accaduto in quel locale di Ladispoli.
La donna ha, infatti, deciso di rilasciare una recensione pessima su un gruppo Facebook molto popolare tra i genitori. Qui la donna si lamentava del fatto che nel ristorante-pizzeria era stata mandata via perché era con il figlio di 5 anni e il nipote di 1 anno. La donna sgomenta avrebbe lasciato il posto.
"Avevo prenotato per sei e anche specificato di aver bisogno di due seggiolini, mio nipote ha un anno. Ma appena arrivata lì il cameriere mi ha detto che non trovava questa prenotazione", ha detto la donna, continuando poi il suo racconto: "Noi ce ne siamo chiaramente andati, nessuno può dire che mio figlio è un problema. Non escludo di presentare una denuncia ai Carabinieri. Non li ho chiamati subito perché non volevo che il mio bambino si traumatizzasse, lui è molto buono. Mi sono sentita discriminata".
Interpellato dalla stampa locale, il titolare del ristorante nega ogni cosa, sottolineando di non essere a conoscenza del fatto in questione. Anche loro sono genitori e non si sarebbero mai sognati di cacciare dei clienti perché erano insieme a dei bambini. Così come per nessun altro motivo, dal momento che loro non discriminano nessuno. O un cameriere ha agito in autonomia, ma non si comprenderebbe il motivo, oppure secondo i titolari questa cosa non è mai accaduta. "Questo episodio da noi non è mai successo, al cento percento, lo escludo categoricamente. Valutiamo eventualmente delle azioni legali nei confronti di chi a vario titolo sta diffondendo falsità sulla nostra attività".