"Non mangiare con le mani" quante volte lo diciamo ai nostri bambini? Perché già vediamo le impronte sul muro lasciate dalle loro manine sporche di polpette al sugo, ci immaginiamo le lavatrici da fare e gli spaghetti lanciati da tutte le parti. Con il cibo non si gioca, questo è un dato di fatto, i piccoli devono imparare ad assaggiare tutto, a rispettare l'impegno di chi ha cucinato per loro, comprendendo che avere un piatto caldo in tavola non è un privilegio concesso a tutti, purtroppo.
Ma anche noi adulti dobbiamo capire che i bimbi usano le loro manine e la loro bocca per conoscere il mondo, permettere loro di avere un rapporto diretto con il cibo non mediato da forchette e cucchiaini, può aiutarli ad essere meno selettivi e a vivere il momento del pasto con piacere e leggerezza.
I bimbi che mangiano con le mani fanno scelte alimentari più salutari
Lo ha detto anche un gruppo di ricercatori dell'Università di Notthingham che ha sottoposto a 155 genitori di bimbi di età compresa tra 1 anno e mezzo e i 6 anni a un questionario sull'alimentazione infantile e lo stile di svezzamento.
Un gruppo di questi bimbi (63 di loro) veniva nutrito dai genitori con pappe, alimenti frullati e comunque sempre portati alla sua bocca con le posate. L'altra metà dei piccoli (92 di loro), invece, mangiava in autonomia cibi accuratamente tagliati da poter portare alla bocca con le proprie ditina.
I risultati hanno dimostrato che il gruppo di piccoli più "selvaggi" che dunque usavano le mani per mangiare, imparavano meglio degli altri a distinguere le consistenze delle varie pietanze. Toccare il cibo con mano permetteva loro di apprezzarlo anche a livello sensoriale e per i piccoli, che ancora non conoscono tutti i sapori, il cibo è piacevole prima di tutto nella sua presentazione. Se li abituiamo a mangiare la carne solo frullata, le verdure nascoste dentro alle pappe, quando poi passeranno al cibo solido da mangiare faranno molta più fatica, ne disprezzeranno la forma e il colore e saranno meno spinti ad addentarlo.
Ad entrambi i gruppi di bambini è stata proposta una tavola imbandita con leccornie, dolciumi e pietanze invece proteiche o carboidrati salutari per la crescita. I bimbi più composti, che avevano sempre mangiato con le posate, si sono gettati nella scelta dei cibi più zuccherini, questo perché, secondo la ricerca, non conoscere la consistenza di una pietanza non aiuta a percepire il suo contenuto calorico. I bimbi abituati a mangiare con le mani hanno scelto il pane, la frutta e la verdura in grandi quantità.
Dunque toccare il cibo con le proprie mani, secondo lo studio, aiuterebbe i piccoli a costruire un rapporto sano ed equilibrato con le pietanze, per scongiurare così disturbi alimentari come la bulimia o l'anoressia.
1 adulto su 4 preferirebbe mangiare con le mani
Questa volta è stata la piattaforma The Fork a condurre la ricerca sulla popolazione britannica, 2500 persone hanno preso parte alla ricerca e il 19% di loro ha affermato di essere molto più rilassato all'idea di poter mangiare un pasto con le mani, per il 13% è molto più pratico mangiare con le mani e una persona su 10 ha definito il pasto molto più gustoso.
Pensandoci infatti i cibi più gustosi per l'immaginario collettivo e che ci concediamo quando siamo di fretta o durante una piacevole serata con gli amici sono proprio quelli che mangiamo con le mani: le patatine fritte, la pizza, un bel panino, un tramezzino, ma anche le verdure col pinzimonio. Quando cuciniamo insieme ai nostri bimbi, poi, capita spesso di assaggiare qualche boccone con le dita.
Se mangiare può diventare un'esperienza sensoriale positiva per noi e per i nostri bambini, che ci permette di essere noi stessi e felici, allora poco importano le pareti imbrattate e i tanti bavaglini sporchi. Il nostro piccolo sarà una buona forchetta, proprio perché sarà stato poco abituato a usarla.