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21 Giugno 2023
11:05

Maturità 2023, abbiamo chiesto ai maturandi come la vivono: «Ieri sera abbiamo cantato Venditti»

La Maturità 2023 è ufficialmente iniziata. Si tratta della prima modalità tradizionale di esame dopo 3 anni di pandemia. Wamily ha raccolto le sensazioni a caldo dei maturandi prima di entrare in classe: «Ieri sera siamo usciti, abbiamo cantato la canzone tipica, quella di Venditti, - ci hanno raccontato - quindi il rituale è stato fatto. Ora siamo pronti».

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Maturità 2023, abbiamo chiesto ai maturandi come la vivono: «Ieri sera abbiamo cantato Venditti»
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Al risveglio dalla «notte prima degli esami», da quella indimenticabile «notte di lacrime e preghiere», come cantava Venditti, gli studenti d’Italia di quinta superiore si radunano in religioso silenzio davanti all’ingresso di scuola per sostenere l’esame di maturità. Una prova che è più di un saggio breve o di un’analisi di una poesia di Salvatore Quasimodo. È più di una versione di greco sulla difesa di Socrate dalle accuse. È più di un’enigmatica funzione di matematica. È una tappa di vita, il punto alla fine di un capoverso, l’inizio di una nuova avventura. Come funziona la Maturità 2023, la prima in modalità tradizionale dopo tre anni di pandemia? Quali sono le emozioni e i pensieri dei maturandi a qualche minuto dall’inizio dell'esame di Stato? Wamily lo ha chiesto direttamente a loro.

Sono le sette e trenta del mattino. Davanti ai cancelli del Liceo Scientifico Piero Bottoni, di via Mac Mahon, a Milano, sosta una legione di maturandi in fibrillazione. L’agitazione è palpabile. Zero schiamazzi. Sul marciapiede davanti alla scuola si rincorrono borbottii sommessi, auguri di «in bocca al lupo!», clacson del traffico, e un misto di ansia, paura, stanchezza, nostalgia. Chi sta nervosamente giocando con la copertina del vocabolario di italiano, chi sta fumando una sigaretta, chi sta scrivendo l’ultimo messaggio alla mamma, prima di spegnere il telefono e abbandonarlo in una cassetta sulla cattedra, in ostaggio del professore per le successive sei ore.

La pandemia ha stravolto i nostri stili di vita, e perfino le modalità dell’esame di Maturità. Nel 2020 e 2021 la Maturità fu condensata in un unico maxi colloquio. Gli studenti italiani reduci di lockdown e coprifuoco e muniti di mascherina e gel igienizzante si erano misurati direttamente con la Commissione, senza temi d’italiano, problemi di matematica e fisica e traduzioni di greco e latino. Dal 2022 sono tornate prima e seconda prova, insieme all’orale, seguendo una logica che è stata riproposta anche quest’anno. Ma la Maturità 2023 ha un sapore diverso: è la prima in modalità tradizionale dopo tre anni in cui il Covid-19 ha rivoluzionato le vite degli studenti.

«Per la prima prova non ho studiato, semplicemente mi sono messo a rivedere video di cose che mi interessavano» racconta uno dei maturandi del Liceo di via Mac Mahon, ancora inconsapevole delle tracce, svelate più tardi in classe. Nella prima prova 2023 gli alunni si sono ritrovati davanti un variegato ventaglio di proposte. Un’analisi del testo della poesia “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo e di un brano tratto da “Gli indifferenti” di Alberto Moravia. Un testo argomentativo su uno di tre personaggi monumentali: Federico Chabod, Piero Angela, Oriana Fallaci. Un tema strettamente legato all’attualità, con la lettera aperta all’ex Ministro Bianchi sulla maturità in periodo di pandemia e con l’“Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp” di Marco Belpoliti.

Il calendario della Maturità 2023 prevede:

  • 21 giugno 2023: prima prova scritta di italiano nazionale, uguale in tutte le scuole superiori d’Italia, articolata in sette tracce di ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale, tra cui i candidati sono liberi di scegliere in base alla loro preparazione e ai loro interessi.
  • 22 giugno 2023: seconda prova scritta che riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi (per esempio, latino al Classico, matematica allo Scientifico). Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici di indirizzo, e non su singole discipline. A differenza della Maturità 2022, in cui le tracce erano state eccezionalmente elaborate dalle singole commissioni d’esame, la seconda prova torna ad essere una prova nazionale (per intenderci, i classicisti d’Italia tradurranno tutti la medesima versione del medesimo autore)
  • Dopo gli scritti, il colloquio in chiave multi e interdisciplinare, che prende il via da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione. Proprio sulla prova orale si è espresso il Ministro Valditara, che ha tranquillizzato i maturandi: «La prova orale di maturità sarà solo un colloquio su quanto si è assorbito durante l'anno e sulle scelte future – ha dichiarato Valditara –. Niente più domande su italiano, matematica e preparazione disciplinare. Perciò gli studenti che si stanno preparando in modo stressante all'esame, stiano tranquilli».

Dall’anno scolastico 2018/19 la terza prova è prevista esclusivamente in casi particolari, come, per esempio,  in sezioni con l’opzione internazionale, scuole della Regione autonoma della Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, scuole con lingua d’insegnamento slovena. Nei casi eccezionali in cui viene sostenuta, si tiene il 27 giugno 2023, a una settimana di distanza dalla prima prova. Una deroga straordinaria riguarda gli studenti alluvionati dell’Emilia-Romagna, per i quali il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha predisposto un Esame di Stato con una sola prova orale.

Qualcuno ha trascorso la famosa notte prima degli esami a casa, chiuso in camera da letto, a guardare video di TikTok sui pronostici delle tracce della prima prova, ci raccontano. Qualcun altro è uscito e ha bevuto una birra con amici, prima di rincasare per impostare la sveglia all’alba. «Non volevo fare niente inizialmente, – ci spiega uno di loro – poi ieri siamo usciti, abbiamo cantato la canzone tipica, quella di Venditti, quindi il rituale è stato fatto. Pensavo di non dormire, invece sono state le notti prima quelle più critiche. Ora siamo pronti. Appena finiamo partiamo tutti insieme per la Spagna».

«Cento non fa cultura, sessanta non fa paura» recita un detto spiritoso. Per quanto riguarda la valutazione, il voto finale dell’Esame di Stato, espresso in centesimi, è il risultato dei punti raggiunti con i crediti scolastici (massimo 40 punti), il primo scritto (massimo 20 punti), il secondo scritto (massimo 20 punti), il colloquio orale (massimo 20 punti), con la possibilità di 5 punti di “bonus”, eventualmente assegnati dalla Commissione.

Anche se l’esame di Maturità invecchia di anno in anno – proprio nel 2023 si festeggia il suo centenario – e cambiano le modalità, le emozioni dei maturandi rimangono immutate. «Questo periodo – racconta uno degli studenti del Liceo Bottoni – lo stiamo vivendo un po’ tutti allo stesso modo, in ansia. La cosa importante, secondo me, è però viverlo insieme, perché comunque è una bella esperienza, vista da un certo punto di vista. È uno step della vita che tutti quanti dobbiamo affrontare. Quindi, tanto vale farlo insieme, uniti».

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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