La meningite è una malattia che colpisce le meningi, membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale per proteggerli. Il solo nome di questa malattia spaventa moltissimo i genitori.
La meningite riconosce principalmente cause infettive, ma esistono anche meningiti non infettive (es. da farmaci, da neoplasia).
La forma di natura infettiva può essere virale, batterica o fungina:
la meningite virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune. Gli agenti patogeni più frequenti sono herpesvirus ed enterovirus
la meningite batterica è più rara ma estremamente più grave e può avere anche conseguenze fatali
la meningite da funghi o miceti si manifesta soprattutto in persone con deficit della risposta immunitaria e può rappresentare un pericolo per la vita.
Quindi, vi sono diverse forme di meningite, a seconda del germe in causa. La meningite batterica è altamente pericolosa. Proprio per questo è fondamentale cecare di prevenire l'infezione con i vaccini. Attualmente abbiamo a disposizione vaccini offerti gratuitamente per prevenire alcune forme di meningite batterica. Entro l’anno di vita è fortemente consigliato il vaccino contro il meningococco B e ACWY e quello contro l’Haemophilus influenzae di tipo B, Streptococcus Pneumoniae. In adolescenza, è consigliabile sottoporre i ragazzi al richiamo del vaccino tetravalente coniugato anti meningococco A,C,W,Y. In alcune regioni, attualmente sono nove, viene offerto in adolescenza anche il vaccino contro il meningococco B.
I sintomi della meningite sono diversi a seconda della fascia d’età, spesso aspecifici se il bambino è piccolo; tra i più noti, ma non sempre presenti all'esordio, vi sono rigidità nucale, febbre alta e vomito. In caso di sospetto di meningite, il Pediatra Curante invierà il bambino in Pronto Soccorso per la conferma diagnostica e per le terapie.
Che cos'è la meningite e quali sono le cause
La meningite è un'infezione che colpisce i tessuti che rivestono e proteggono il cervello e il midollo spinale. Nelle forme infettive, a causare la meningite in età pediatrica possono essere non solo batteri, ma anche virus o più raramente funghi e parassiti.
Nei neonati, i batteri coinvolti sono:
- Streptococcus pneumoniae di tipo B
- Escherichia coli
- Listeria Monocytogenes
Per le altre fasce d'età invece, la meningite può essere più facilmente causata anche dai seguenti batteri:
- Neisseria meningitidis
- Streptococcus pneumoniae
Chi colpisce e come avviene il contagio
La meningite può colpire chiunque, ma i soggetti più a rischio sono i lattanti sotto l'anno di vita, i bambini sotto i 4 anni di età, gli adolescenti, gli anziani, i pazienti immunodepressi o affetti da malattie croniche.
Vi può essere concomitante sepsi, infezione che si diffonde attraverso il sangue.
Tra i bambini e gli adolescenti l'infezione si diffonde per via respiratoria, stando a stretto contatto ( come specifica il sito del Ministero della Salute) con una persona malata o con un portatore sano dei batteri all'interno del cavo orale. Colpevoli infatti sono le secrezioni che provengono dalla bocca, come starnuti, goccioline di saliva mentre si parla o secrezioni nasali.
Proprio per questo asili, scuole, discoteche, palestre o in generale luoghi affollati, dove i bambini trascorrono diverso tempo, sono gli ambienti prediletti dai batteri per la loro trasmissione.
I sintomi della meningite
I sintomi più noti della meningite sono rigidità della nuca, febbre e vomito, ma possono variare a seconda dell'età del bambino e del germe in causa.
Sotto l'anno di vita è difficile che i neonati manifestino gli stessi sintomi dei bambini più grandi. Alcuni atteggiamenti, però, potrebbero indurre i genitori a percepire che qualcosa non va:
- agitazione o irritabilità
- inappetenza
- letargia
- febbre molto alta o molto bassa
- vomito
- convulsioni
- eruzioni cutanee (soprattutto se è di origine meningococcica)
- fontanella anteriore gonfia
Nei bambini più grandi e negli adolescenti, invece, i sintomi più noti della meningite sono:
- febbre
- mal di testa
- confusione
- rigidità del collo
- convulsioni
- fotofobia
Diagnosi
Non è semplicissimo effettuare una diagnosi di meningite, poiché spesso si manifesta con sintomi aspecifici come mal di testa e febbre alta. I medici dunque, per comprendere il motivo dei sintomi, procedono con degli esami del sangue e un test delle urine.
La conferma si ha con una puntura lombare, ossia un prelievo di liquido cerebrospinale, che permette di identificare la malattia e il patogeno che l'ha provocata e che deve essere eseguita quanto prima in caso di sospetta meningite.
Conseguenze della meningite nei bambini
La meningite batterica è un'infezione molto grave, seppur curata in maniera tempestiva si calcola che tra il 5-25% dei soggetti non sopravviva. Circa la metà di coloro che sopravvivono a questa malattia sviluppa conseguenze a lungo termine, di tipo neurologico o non, tra cui sordità, disturbi della vista, disturbi dell'apprendimento, perdita degli arti, cicatrici cutanee, convulsioni.
Una condizione rara ma molto grave che può portare a morte entro 24 ore è la sindrome di Waterhouse-Friderichsen che si presenta sotto forma di setticemia fulminante da Neisseria Meningitidis caratterizzata da ipotensione rapidamente progressiva che porta allo shock settico, coagulazione intravascolare disseminata con porpora diffusa soprattutto a livello della cute, rapido sviluppo dell'insufficienza surrenalica, associata a massiva emorragia surrenalica bilaterale
Come si cura la meningite nei bambini
I bimbi che risultano affetti da meningite batterica vengono sottoposti nell'immediato a cure antibiotiche, viene somministrato loro un antibiotico ad ampio spettro, che possa così cercare di combattere l'infezione. A seconda del germe e del decorso della malattia poi, si potrà intervenire con specifiche cure o interventi.
Cosa fare in caso di contatto
In alcuni casi, a seconda del germe coinvolto, può essere richiesta una profilassi antibiotica per i "contatti stretti" del soggetto malato.
Sono da considerare contatti stretti coloro che nei 7 giorni precedenti alla diagnosi abbiano vissuto con il malato, abbiano condiviso una stessa stanza o classe, abbiano avuto con lui contatti ravvicinati (ad esempio attraverso baci, stoviglie, spazzolini da denti, giocattoli).
Vaccini e prevenzione della meningite
Per evitare che i bimbi contraggano virus o batteri che poi possono sfociare in questa malattia, è bene vaccinarli almeno contro quei germi per cui esiste un vaccino. Esistono diversi vaccini, alcuni obbligatori, altri consigliati, volti ciascuno a rispondere all'azione di ogni diverso patogeno.
Come specifica il sito del Ministero della Salute, per prevenire le forme batteriche nei bambini esistono
-vaccino anti pneumococcico: raccomandato per i bambini a partire dai 3 mesi di vita;
-vaccino anti Haemophilus Influentiae tipo b: obbligatorio per i bambini a partire dai 3 mesi di vita;
– 3 tipi di vaccino anti-meningococco:
- vaccino anti-meningococco ACWY: raccomandato per i bambini che abbiano compiuto un anno di età. È consigliato il richiamo con il vaccino tetravalente per gli adolescenti;
- vaccino contro il meningococco B: raccomandato per i bambini a partire dai 3 mesi di vita; in alcune regioni italiane è anche offerta la vaccinazione per gli adolescenti. Le reazioni avverse (o secondarie) dovuti al vaccino sono minimi, febbre con una frequenza del 3%, gonfiore, rossore o dolore al braccio con una frequenza tra il 15 e il 25%. Sensazione di malessere, irritabilità o sonnolenza nel 30% dei casi e rarissime manifestazioni allergiche. Conseguenze minime se messe a confronto con la possibilità del vaccino di prevenire il decorso di una malattia molto grave.