Metodo Gordon: cos’è e come può aiutare i bambini

I bambini amano la musica. Sin dalla più tenera età, forse perché abituati anche mentre sono nel grembo materno, le loro espressioni cambiano non appena una melodia inizia a risuonare nell'ambiente in cui si trovano. Hanno anche i loro gusti e le loro preferenze, persino se sono tanto piccini. Il metodo Gordon è una tecnica che indaga proprio il profondo legame tra i bambini e la musica.

Edwin E. Gordon, in 50 anni di studi sul rapporto tra la musica e i più piccoli di casa, ha ideato quella che si chiama Music Learning Theory o MLT. Una teoria che spiega perché è importante avvicinare al mondo della musica i bambini. La musica è un linguaggio che tutti, anche i più piccini, possono imparare, in modo libero e giocando.

Metodo Gordon, cos'è

La Music Learning Theory o MLT, comunemente chiamata Metodo Gordon, è la teoria dell'apprendimento musicale elaborata dallo statunitense Edwin E. Gordon. Lui partiva da un presupposto: "La capacità potenziale di comprendere la musica non è un'attitudine speciale concessa a pochi eletti: tutti gli esseri umani la possiedono". Passando da tale affermazione, è chiaro che tutti possono imparare la musica, apprendendola come se fosse un linguaggio come un altro. Con i bambini, la pratica ludica è quella più consigliata.

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I pilastri del Metodo Gordon

Secondo Gordon tutti nasciamo con una certa attitudine musicale, che lui definisce come la potenzialità ad apprendere la musica. Al momento della nascita raggiungerebbe il suo massimo livello, per poi diventare stabile intorno ai 9 anni di età. Se nell'ambiente ci sono degli stimoli profondi che possono aiutare il bambino a vivere esperienze musicali di un certo livello, allora potrà solo migliorare. Per questo motivo è bene far ascoltare la musica ai neonati e iscrivere i bimbi a un percorso di educazione musicale.

Per la comprensione e l'approccio musicale è fondamentale l’Audiation, che si manifesta in otto modi, tanti quanti sono gli approcci alla musica:

1. Ascolto di musica familiare o sconosciuta
2. Lettura di musica familiare o sconosciuta
3. Scrivere musica familiare o sconosciuta sotto dettatura
4. Memorizzare ed eseguire musica familiare
5. Memorizzare e scrivere musica familiare
6. Produrre o improvvisare musica sconosciuta durante l’esecuzione o in silenzio
7. Produrre o improvvisare musica sconosciuta durante la lettura
8. Produrre o improvvisare musica sconosciuta durante la scrittura

A cosa serve il Metodo Gordon

Gordon non voleva formare musicisti o esperti in musica, ma semplicemente invogliare e stimolare la nascita di una relazione affettiva con i partecipanti, dialogando con un linguaggio che è quello della musica, che va a unirsi anche ai silenzi e al linguaggio corporeo che sono collegati. Di fatto, la musica può diventare un modo per comunicare, per interagire, per relazionarsi con il prossimo e con l'ambiente circostante.

La pratica si svolge attraverso lezioni che si svolgono senza scarpe, per essere più liberi, attraverso canti brevi e ritmici, che contengono poche sillabe, per fare in modo che il bimbo si concentri sulla musica e non sulle parole. Il canto si ripete continuamente, in quello che è un vero e proprio gioco di gruppo che permette ai partecipanti di esprimersi in totale libertà. Come nel metodo Montessori, gli insegnanti, in un primo momento, non chiederanno nulla ai bambini, ma canteranno e si muoveranno sperando che i piccoli studenti li imitino.