“Signora, suo figlio è ingestibile!”, “Dà continuamente fastidio agli altri bambini della classe”, “Sembra che agisca come se avesse un motorino acceso”, “Non riesce a rispettare le regole”, “È sbadato e distratto da qualsiasi cosa”.
Queste sono solo alcune delle frasi che i genitori di bambini con sospetto ADHD si sono sentiti dire dagli insegnanti e dai genitori dei compagni.
Cos'è l'ADHD
L'ADHD è l’acronimo inglese che sta per “Attention Deficit and Hyperactivity Disorder” ed è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta con sintomi di disattenzione, iperattività ed impulsività che compromettono il funzionamento familiare, sociale e scolastico del bambino.
È bene precisare che l’ADHD non è una normale fase di crescita, non è un capriccio, non è nemmeno il risultato di una mala educazione e tanto meno non è un problema dovuto alla "cattiveria" del bambino. L’ADHD è un disturbo per il bambino, per la famiglia, per la scuola e spesso rappresenta un ostacolo nel conseguimento degli obiettivi personali.
Quali sono i sintomi
Se il piccolo soffre di ADHD, è probabile che manifesti una serie di sintomi specifici. Vediamoli.
Sintomi di disattenzione
- Ha difficoltà a mantenere la concentrazione in compiti o attività di gioco
- Non ascolta
- Non segue le istruzioni
- Ha difficoltà nell'organizzare i compiti o le comuni attività quotidiane
- Evita incarichi che richiedono di sostenere uno sforzo mentale prolungato
- Spesso è distratto da stimoli esterni
- Non ha cura degli oggetti e materiale scolastico
Sintomi di iperattività e impulsività
- Si agita o batte mani e piedi o si dimena sulla sedia
- Lascia il proprio posto in situazioni in cui si dovrebbe rimanere seduti
- È incapace di giocare o svolgere attività ricreative tranquillamente
- È sotto pressione agendo come se fosse azionato/a da un motore
- Parla troppo
- Spara le risposte prima che le domande siano state completate
- Ha difficoltà nell’aspettare il proprio turno (per esempio, mentre aspetta in fila)
- Interrompe gli altri o è invadente
- Ha necessità di tenersi costantemente impegnato
Le difficoltà mostrate sul piano attentivo, motorio e comportamentale fanno sì che il bambino abbia problemi di apprendimento scolastico e manifesti disagio nelle relazioni interpersonali.
Come avviene la diagnosi
È necessaria una valutazione globale per poter fare una diagnosi e individuare la presenza o assenza di altre condizioni. Tale valutazione dovrebbe includere un assessment del funzionamento scolastico, cognitivo, attentivo, sociale ed emotivo-affettivo anche tramite l’utilizzo di questionari da far compilare a genitori e insegnanti.
Quando si manifesta
La sintomatologia emerge più chiaramente con l'inserimento alla scuola primaria quando la disattenzione e l’iperattività compromettono il benessere del bambino nei vari contesti di vita.
Qual è il trattamento
Gli interventi terapeutici sono molteplici ed includono trattamenti sia di tipo farmacologico che psicologico. La scelta del tipo di intervento può variare in base alla gravità della sintomatologia, alla presenza di eventuali disturbi associati e all'età.
La psicoterapia cognitivo comportamentale è particolarmente indicata per questo disturbo e si focalizza sulla gestione dei sintomi. I trattamenti farmacologici utilizzano stimolanti come il metilfenidato e farmaci non stimolanti come l'atomoxetina.
Come comportarsi con un figlio con ADHD
Ecco qualche consiglio da seguire con un bambino ADHD:
- Stabilire chiaramente qual è il comportamento richiesto senza usare mai un tono sdolcinato, aggressivo, supplichevole, rassegnato
- Non dare spazio a discussioni o a rifiuti verbali
- Quando la tensione sale interrompere il contatto visivo e controllare il tono della nostra voce per evitare il contrasto o l’atteggiamento di difesa