Addormentarsi per i bimbi piccoli significa dover, per alcune ore, stare al buio, in una cameretta che, avvolta dalle tenebre, sembra troppo lontana dal lettone dei genitori.
Se per noi adulti prendere sonno è un fatto del tutto naturale, per i bimbi può essere fonte di preoccupazione. Proprio per questo esistono le favole della buona notte, le canzoncine dai ritmi lenti e le coccole. Se però il bimbo crescendo, continua ad addormentarsi solo tra le nostre braccia, dobbiamo considerare questo un vizio da eliminare al più presto?
Prendere in braccio per tranquillizzare
Fin da quando nostro figlio è piccolissimo e sentiamo provenire dalla sua culla dei vagiti nella notte, è normale correre a tranquillizzarlo prendendolo tra le nostre braccia. Il bambino, a contatto con la nostra pelle, annusando il nostro profumo, si calmerà, comprendendo che non è solo. Tenendolo fra le braccia, poi, si sentirà protetto come quando era nella pancia della mamma.
Il contatto, sopratutto nelle prime fasi del suo sviluppo è fondamentale anche per noi genitori che stringeremo in questo modo un legame forte con il piccolo, fatto di sguardi e carezze.
L'esigenza del bambino di sentirci vicini non è un vizio o un capriccio e il nostro cullarlo tra le braccia non è una concessione da genitori troppo permissivi. Per il bambino saperci lì per lui, fisicamente, è una necessità, se non ci fossimo e non ci comportassimo così, si sentirebbe perso e potremmo provocargli non pochi traumi.
Fino a quando possiamo far addormentare il bimbo in braccio?
I bimbi già dai 6 mesi dovrebbero riuscire a prendere sonno senza avere per forza bisogno del contatto con la mamma o con il papà, ma i numeri sono sempre relativi quando parliamo dello sviluppo del bambino. Ci sono alcuni piccoli che imparano subito ad addormentarsi da soli, altri ci mettono di più, altri ancora, benché abbiano imparato subito a farlo, in alcuni periodi della loro crescita svilupperanno alcune paure che non li lasceranno dormire senza aver prima stretto la nostra mano.
Dormire, però, è molto importante anche per noi, quindi per evitare che l'addormentamento diventi un incub, possiamo innanzitutto stabilire una routine del sonno.
All'interno del rituale per la nanna, la lettura di favola prima di dormire, le coccole, gli abbracci e i baci sono fondamentali. Accarezzare il nostro bimbo, ormai cresciuto, sarà il nostro nuovo modo di prenderlo in braccio, di fargli sentire che non è solo, anche quando lo avvolgono le tenebre.
Quando diventa un vizio?
Far addormentare in braccio i nostri bambini diventa un vizio, dal momento in cui non ne siamo più in grado noi. Quando quel momento diventa stressante o stancante, non più una coccola ma un impedimento al nostro sonno, allora dobbiamo trovare un'altra strategia.
Prendiamo il bambino per mano, dopo avergli rimboccato le coperte, e diciamogli che resteremo lì finché non si addormenta. Una volta che sarà un po' meno spaventato all'idea di doversi addormentare da solo, diciamogli che rimarremo nel corridoio, oppure che per qualsiasi cosa può chiamarci e che noi saremo lì per lui.
Nel caso in cui il bimbo non dovesse proprio riuscire a prendere sonno senza saperci accanto a lui, parliamogli, chiediamogli quali sono le sue paure e aiutiamolo ad affrontarle. Stiamo sempre attenti poi che prima di addormentarsi non guardino immagini alla tv o su dispositivi digitali che possano spaventarli, così da prendere sonno serenamente.
Il parere del pedagogista
Tutto dipende dall'età, se si tratta di un bambino piccolo è normalissimo che si addormenti solo in braccio, o solo se viene portato in giro in macchina o se è dondolato dai genitori. Come pratica educativa non è da considerarsi diseducativa se lo scopo è che si addormenti il piccolo.
La pratica diventa però diseducativa quando è una risposta comportamentale del genitore a un'azione o un comportamento del bambino. Per esempio se creiamo una neuro-associazione nel bambino tra il suo capriccio e un'azione di risposta dei genitori, anche quando il capriccio o il pianto del bimbo sono evidentemente forzati.
Di per sé, però, far addormentare i bimbi in braccio va bene, anzi è un aiuto per il bimbo che è stato cullato dentro la mamma per 9 mesi e una volta nato conserva l'esperienza vissuta durante la gestazione quindi aiutarlo nel distacco partendo dal farlo dormire in braccio non è diseducativo, anzi.
Ci sono poi coloro che sono per l'autonomia spinta e quindi credono che cullare il bimbo per farlo addormentare sia del tutto sbagliato e chi invece è più per il maternage, ossia sia per il sì.
L'unica lettura vincente rimane quella della singola situazione e delle esigenze del singolo bambino e dei genitori. Il piccolo potrebbe avere un temperamento di base maggiore o minore rispetto a quello degli altri e quindi avere più o meno bisogno di vicinanza rispetto ad un altro. Non dimentichiamo poi le esigenze dei genitori, che hanno personalità diverse e devono rispettare il loro benessere e il loro malessere, non è detto infatti che trovino piacevole tenere in braccio il bimbo, o al contrario lasciarlo addormentare senza prima averlo cullato tra le braccia.