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6 Ottobre 2023
11:00

Moda premaman: dalla Venere di Botticelli al pancione scoperto di Rihanna, ecco com’è cambiata

La moda non è solo fatta di paillettes e abiti scintillanti, ma di messaggi forti e chiari che manda dalle passerelle. Ecco come si è evoluta nei secoli la moda premaman, emancipando le donne in dolce attesa, da quella figura fragile ed eterea che non esiste.

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Moda premaman: dalla Venere di Botticelli al pancione scoperto di Rihanna, ecco com’è cambiata
modella incinta

Mamme, se pensate che la gravidanza sia fatta di ampi jeans con fascia, magliette tanto larghe da potercisi nascondere dentro, morbidi maglioni oversize o guaine per nascondere il pancione, state sbagliando.

La moda premaman, nell'era in cui i jeans skinny hanno smesso di essere un capo alla moda, dice sì ad abiti che avvolgono il corpo, evidenziano le forme della dolce attesa e permettono alle "mom to be" di continuare a sentirsi femminili, nel modo che desiderano. La moda della dolce attesa dei giorni nostri dice stop agli abiti floreali e in tulle che rendono tutte le madri delle fotocopie della Venere di Botticelli, eteree, meravigliose, luminose, quasi di un'altra dimensione e non più donne.

Questo cambio di rotta è molto importante per riscattare la donna incinta da quello status di essere mitologico, fragile, in difficoltà che per anni la società le ha dipinto addosso.

Le passerelle delle settimane della moda in giro per il mondo e i tappeti rossi che accolgono star internazionali vedono sfilare donne col pancione su tacchi vertiginosi e avvolte da vestiti scollati, ricchi di paillettes e frange.

Con ciò ognuna è libera di vestirsi come vuole e di sentirsi a proprio agio o meno in un corpo che muta per far spazio a una nuova vita, ma questo riscatto sociale delle donne incinta sulle passerelle porta con sé un messaggio di emancipazione molto chiaro.

Come è cambiata la moda premaman?

Se durante il Medioevo avessimo chiesto a una donna in dolce attesa se avesse arricchito il suo armadio di vestiti premaman in occasione della gravidanza, ci avrebbe guardati stupita.  Allora tutte le donne indossavano abiti ampi e senza cuciture,  quando il pancione cresceva e gli abiti dunque risultavano più corti, per ovviare al problema  si limitavano ad aggiungere lunghi grembiuli sopra l’abito.

Il primo abito che potremmo definire premaman è nato nel 1500, si chiamava guardinfante, ed era una struttura in metallo e vimini, che le donne ponevano sotto la gonna, per permettere a questa di gonfiarsi in modo da seguire la crescita del pancione e dei fianchi, non solo. La struttura rigida proteggeva anche il pancione da eventuali colpi o scossoni.

abito barocco

Nel periodo barocco fu creato l’abito Adrienne che,  con la sua gonna dalla vita alta, rendeva l’abito adatto ad ogni fase della gravidanza. La vera rivoluzione questo abito, però la portò nel Settecento, quando al corpetto di questo abito vennero aggiunti dei bavaglini staccabili per consentire l’allattamento al seno.

Quasi 300 anni più tardi vi fu un drastico cambiamento di rotta, nel 1991 la modella Demi Moore, al settimo mese di gravidanza, posò in lingerie e nuda con il pancione in bella mostra per la copertina di Vanity Fair USA. L’immagine destò notevole scandalo, sembrava impossibile che una donna in dolce attesa rivendicasse la propria sensualità e femminilità, ma fu ben accolta dal mondo della moda, che mise in copertina sulla rivista W, qualche anno dopo, il corpo in dolce attesa di Cindy Crowford.

Fino a che nel 2009, per la prima volta sulle passerelle dell’alta moda, sfilò per Jean Paul Gualtier, Jourdan Dunn, con un abito studiato apposta per il suo pancione di ben 7 mesi. Un bustino arricciato che metteva in risalto pancione e seni. Binca Balti, in abiti meno succinti ma sicuramente da donna in carriera, ha sfilato nel 2015 in Dolce Gabbana, durante una sfilata dal titolo “Viva la mamma”.

Sui red carpet di tutto il mondo si sono avvicendate moltissime star in dolce attesa sfoggiando il loro pancione, spesso coperto da romantici abiti morbidi con il punto vita segnato al di sopra del pancione. Fatta eccezione per Blake Lively che nel 2016 al festival di Cannes, ha sfoggiato uno scintillante abito di Versace fatto di paillettes, tacco a spillo, uno spacco vertiginoso e le curve ben in evidenza.

Beyonce ai Grammy Awards del 2017 ha indossato un abito in palette rosso, con un ampissima scollatura e la forma a sirena.

Più recentemente Miriam Leone alla fashion week di Milano, si è presentata con un tubino nero firmato Armani che avvolgeva la rotondità della sua pancia che la modella vive con grande serenità.

Senza abito ma con il trucco fatto della sfilata di Schiapparelli in corso, la modella Maggie Maurer ha condiviso uno scatto di lei intenta ad allattare il suo piccolo dietro le quinte, con grande stile.

Moda premaman 2023: pancioni allo scoperto

Il 2023 ha segnato il ritorno dei pantaloni a vita bassa e dei top sempre più corti. Ma ombelico scoperto e il pancione all'ottavo mese, possono andare d'accordo? Per la moda di quest'anno sì, tante le star da Rihanna ad Adriana Lima, passando per Cardi B che hanno posato con il pancione in bella mostra.

E questo non sembra essere semplicemente un passivo sottostare ai dettami della moda ma una vera e propria rivendicazione di femminilità e autonomia da parte delle donne in dolce attesa.

Il desiderio di mettere a nudo un corpo, che nei secoli è stato meglio nascondere sotto abiti morbidi, è molto importante. Innanzitutto quel pancione in passerella, sorretto da tacchi a spillo e fasciato in abiti attillati, sembra spiegare chiaramente che la gravidanza non è un periodo di malattia, anzi, molte donne stanno bene, riescono a lavorare, a portare avanti la propria vita, come facevano prima della gestazione. Questo nuovo modo di concepire la moda premaman consente alle donne che lo desiderano di continuare a sentirsi femminili nel modo che preferiscono, anche indossando gli stessi abiti di prima, solo della giusta misura.

Il pancione esiste, il corpo cambia, per qualcuno è un'esperienza meravigliosa, per altre donne smagliature, chili di troppo e cellulite sono un dramma. Ben vengano dunque gli abiti larghi e morbidi per chi li desidera, ma che nessuna donna si senta sbagliata, perché qualcun altro ha deciso di rivestire la maternità di un'aura di purezza e castità che non esiste.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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