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16 Febbraio 2024
15:00

Mommy Makeover, cos’è il “restyling” chirurgico dopo il parto che spopola negli Stati Uniti

Con l'espressione inglese "mommy makeover" si indica una combinazione di interventi chirurgici progettata per rimodellare il corpo della mamma dopo il parto e l'allattamento al seno restituendo un aspetto più tonico al corpo dopo la gravidanza. Negli ultimi dieci anni negli Stati Uniti è spopolato il trend del "restyling" della mamma, anche se la moda estetica ha aperto dibattiti sul piano etico e della salute.

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Mommy Makeover, cos’è il “restyling” chirurgico dopo il parto che spopola negli Stati Uniti
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Avete mai sentito nominare il “mommy makeover”? Si tratta di una pratica che negli Stati Uniti è diventata estremamente popolare negli ultimi dieci anni, specie tra le celebrità, mentre in Italia è meno sdoganata, anche se praticata. L’espressione, come riporta la Società Americana di Chirurghi Plastici, indica una tecnica di chirurgia estetica combinata progettata specificatamente per rimodellare il corpo dopo il parto e l’allattamento al seno con il fine di restituire alla paziente l’aspetto precedente alla gravidanza. Generalmente consiste in interventi come l’addominoplastica per eliminare i tessuti in eccesso intorno ad addome e/o la mastoplastica per aumentare o ridurre il seno. Secondo quanto riporta l’Aesthetic Society, nel 2021 negli Usa si è registrato un aumento del 66% rispetto al 2020 di interventi di “mommy makeover”, altrimenti chiamato “restyling della mamma”.

In America il trend del mix di interventi estetici e trattamenti che cancellano i segni della gravidanza ha scatenato dibattiti sul piano etico (oltre che della salute), tanto che già nel 2015 era diventato virale l’hashtag #TakeBackPostPartum con cui centinaia di mamme rivendicavano il diritto al post parto e alla naturalezza di un corpo mutato dopo la nascita di un figlio.

Cos’è il mommy makeover

Per mommy makeover, letteralmente «ristrutturazione della mamma», si intende una combinazione di interventi chirurgici che rimodellano il corpo di una donna (generalmente il seno e l’addome) dopo i cambiamenti dovuti alla gravidanza. Il dizionario Garzanti lo definisce come uno o più «interventi di chirurgia estetica per cancellare gli inestetismi causati dalla gravidanza». In sostanza, con l’aiuto della chirurgia si interviene su cedimento e sgonfiamento del seno e su pelle in eccesso, smagliature e rigonfiamenti dell’addome.

Quali interventi prevede

Gli interventi di mommy makeover più comuni includono:

  • Aumento del seno: dopo lo sgonfiamento dovuto all’allattamento al seno
  • Riduzione del seno: dopo un aumento significativo del seno in gravidanza
  • Mastopessi (o lifting del seno): per risollevare il seno cadente, rimuovendo la pelle in eccesso e stringendo il tessuto mammario
  • Addominoplastica: per rimuovere la pelle in eccesso attorno all’addome, stringere i muscoli addominali, migliorare o rimuovere le smagliature e le cicatrici del cesareo
  • Liposuzione: la rimozione chirurgica del grasso da addome, braccia, cosce nel caso in cui non si ottengano risultati con l’alimentazione sana e l’esercizio fisico
  • Labioplastica: la riduzione delle piccole labbra che circondano uretra e vagina e il ripristino della forma e della funzione della zona genitale

Chi può farlo

Il primo requisito per sottoporsi al mommy makeover è la piena salute fisica e l’avvenuto ristabilimento dopo il parto (almeno 6-12 mesi dopo la nascita del figlio).

In genere viene sconsigliato a chi ha in programma future gravidanze, ha allattato al seno negli ultimi mesi, fuma, ha malattie cardiache o diabete ed è soggetta a ernie, coaguli di sangue o soffre di disturbi emorragici.

È il medico chirurgo, comunque, che valuta le condizioni della mamma, considerandone età, peso accumulato in gravidanza, qualità della pelle, e i potenziali rischi.

Quanto costa

Il costo varia a seconda delle esigenze personali, delle procedure previste, del numero di interventi e della clinica scelta. Ad ogni modo in Italia il costo medio per un mommy makeover è compreso tra i 7.000 e i 30.000 euro.

Proprio il costo elevato è tra le principali cause del fenomeno del turismo medico. Sono tante le pazienti che scelgono di sottoporsi all'intervento all’estero per effettuare il mommy makeover in Paesi come la Turchia, dove i centri specializzati offrono il servizio a prezzi inferiori.

I motivi per cui si ricorre al mommy makeover

Le donne che si sottopongono al mommy makeover vogliono recuperare la forma fisica che avevano prima della maternità, restituendo un aspetto più tonico al corpo. Secondo i suoi promotori, il mommy makeover ha un impatto positivo sull’autostima aiutando le mamme che soffrono del cambiamento dovuto alla gravidanza a riacquistare sicurezza e a sentirsi a loro agio nel loro corpo.

Ha iniziato ad acquistare rilievo e a essere frequentemente citato su riviste, giornali e tabloid nel 2015, all’indomani dell’apparizione di Kate Middleton in piena forma fisica poco dopo aver partorito la figlia Charlotte. Da allora, si sono moltiplicate le voci, mai confermate, su presenti mommy makeover di Mariah Carey, Beyoncé o Victoria Beckham.

Controversie

Quando il mommy makeover è diventato un trend sono nate di conseguenza polemiche e dibattiti, principalmente sul piano della salute ed etico. C'è chi sostiene che diverse mamme, sedotte dal desiderio di recuperare rapidamente la forma fisica dopo il parto, sottovalutino i rischi di quello che rimane un intervento chirurgico invasivo, che comporta anestesia (parziale e/o totale), tempi di recupero e rischi per la salute.

Alcuni esperti sono convinti che tante donne, anziché impegnarsi a seguire un’alimentazione sana e a svolgere attività fisica, ricorrano come prima scelta al “restyling” della maternità, come fosse una bacchetta magica per il ringiovanimento.

Nel 2015 era diventato virale l’hashtag #TakeBackPostPartum con cui centinaia di mamme rivendicavano il diritto al post parto, etichettando il mommy makeover come una pratica che alimenta la visione malsana della maternità come una corsa contro il tempo per il recupero più veloce di una forma fisica prestante. Per i più scettici, idealizza modelli di perfezione irraggiungibili ed è una tecnica esclusiva ed elitaria, accessibile a una nicchia privilegiata di donne, cioè a chi ha le condizioni economiche per permettersi gli interventi in cliniche specializzate.

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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