Il muco cervicale è una sostanza che viene prodotta dalle ghiandole che si trovano nella cervice uterina. La sua consistenza è viscosa e il suo colore chiaro, anche se muta durante le varie fasi del ciclo mestruale, passando dall'essere limpido e albuminoso durante l'ovulazione a più liquido e appiccicoso, una volta terminata.
Il monitoraggio della consistenza del muco cervicale è uno dei metodi per monitorare la propria fertilità. Se stiamo cercando una gravidanza, osservando la consistenza del muco possiamo capire in maniera naturale se siamo in ovulazione o nei giorni fertili. Questo metodo prende il nome di metodo Billings, dal cognome del medico australiano che lo ideò.
Come cambia il muco cervicale durante le fasi del ciclo
Il ciclo di produzione del muco cervicale segue uno schema ben preciso. A seconda della fase del ciclo mestruale in cui siamo, possiamo notare evidenti cambiamenti nella sua consistenza e quantità.
Muco cervicale e ovulazione
Il muco cervicale cambia la sua consistenza e la sua formulazione con l'arrivo dei giorni fertili e dell'ovulazione. Diventa più umido, più chiaro, molto scivoloso. Sembra la chiara dell'uovo, infatti tenendolo tra pollice e indice può dare vita a dei filamenti.
Durante l'ovulazione il muco è poco acido, proprio per abbassare il livello di acidità della vagina e favorire la salita degli spermatozoi nel canale vaginale. La sua consistenza così liquida rende la vagina molto lubrificata.
Muco cervicale prima del ciclo
Il muco cervicale nei giorni che precedono il ciclo è albuminoso, quindi limpido, elastico e vischioso. Questo non perché stiamo per addentrarci in un nuovo momento fertile ma a causa del calo di progesterone nella composizione del muco.
Muco cervicale dopo le mestruazioni
Nei giorni che seguono le mestruazioni il muco cervicale è scarso, se non addirittura assente, il ph si abbassa e il muco rimasto coagula per chiudere la cervice fungendo da tappo per i batteri ma anche per gli spermatozoi, essendo terminato il periodo fertile.
Muco cervicale in gravidanza
Il muco svolge una funzione fondamentale anche in gravidanza, appena dopo il concepimento favorisce l'impianto dell'embrione e lo protegge da eventuali infezioni. Si forma infatti il cosiddetto tappo mucoso, che altro non è se non un grumo di muco, che va assottigliandosi con la fine della gravidanza, e chiude la cervice proteggendo il feto e il sacco amniotico in cui si trova.
Come osservare il muco cervicale per individuare i giorni fertili
Il muco cervicale, in base alla sua consistenza, al suo colore e persino al suo odore può essere un'indicatore naturale di fertilità o di infezioni, ecco come fare per ispezionarne la consistenza:
- Innanzitutto mettiamoci comode, sdraiate con le ginocchia al petto, accovacciate a terra o sul water.
- Con le mani ben pulite, per scongiurare infezioni, infiliamo un dito all'interno della vagina. Il muco più vicino alla cervice sarà il più attendibile, ma spesso se ne stiamo producendo molto va bene anche quello che troviamo in prossimità dell'introito.
- A questo punto estraiamo il muco e osserviamone la consistenza: se crea lunghi filamenti tra le dita, è acquoso e umido allora è sintomo del fatto che siamo nel periodo fertile. Se è cremoso non stiamo ancora ovulando.
Metodo Billings
Il metodo Billings si basa sulla valutazione del muco cervicale, per poter pianificare in maniera naturale la fertilità femminile. In linea teorica potrebbe quindi essere utilizzato se stiamo cercando una gravidanza, oppure se, al contrario, vogliamo evitarla. Per mettere in pratica questo metodo bisogna comunque aver una buona padronanza e conoscenza del proprio corpo, comprendendo quali segnali ci manda. Inoltre lo stress e la vita sregolata possono influire parecchio sulla fisiologia dell'apparato riproduttore: per tale motivo tale metodo non è considerato efficace per la contraccezione. Può, invece, essere maggiormente di aiuto in chi cerca una gravidanza.
- Subito dopo la mestruazione, la donna percepisce la vagina asciutta e secondo il metodo di Billings il concepimento è improbabile.
- Dopo qualche giorno dalla fine delle mestruazioni il muco è pastoso e secondo il metodo di Billings ci sono scarse probabilità di concepimento.
- Dopo due settimane dalla mestruazione il muco è abbondante, fluido ed elastico, sintomo del fatto che la donna è molto fertile.
- L'elasticità del muco aumenta qualche giorno dopo, durante l'ovulazione, quando le probabilità di concepimento sono altissime.
Metodo sintotermico
Questo metodo serve a monitorare la fertilità femminile. Si basa sull'accordo tra il metodo di controllo del muco cervicale e quello di misurazione della temperatura basale, o a riposo, della donna. La temperatura della donna aumenta di 0.5°C durante l'ovulazione.
Quindi per calcolare quando è il nostro periodo fertile, dobbiamo annotare ogni mattina, appena sveglie la nostra temperatura, misurata all'inguine, e confrontarla con i cambiamenti del muco.
Alterazioni del muco cervicale
Le alterazioni del muco cervicale, oltre ad essere legate alla fertilità della donna possono essere anche un segnale di una patologia in corso. Infatti infezioni batteriche, malattie sessualmente trasmissibili o lieviti possono far sì che il muco cambi colore e odore:
- Perdite schiumose di colore verde-giallognolo: se con irritazioni e prurito potrebbero essere causate da trichomonas
- Perdite bianche-grigiastre con odore fetido possono essere sintomo di vaginosi batterica o gardnerella
- Perdite cremose e giallognole sono anch'esse segno di una probabile infezione
- Perdite bianche di consistenza caseosa sono il sintomo di una probabile candidosi
- Perdite vaginali associate a dolori durante i rapporti sessuali potrebbero essere causate da Clamydia
Metodi contraccettivi, lavande, rapporti sessuali, persino l'allattamento al seno, possono essere la causa di un'alterazione del muco cervicale. In ogni caso può essere una buona abitudine quella di osservare lo stato del muco cervicale e nel caso di alterazioni prenotare una visita ginecologica per prevenire o curare infezioni vaginali o controllare lo stato della nostra fertilità.