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19 Luglio 2023
14:00

Nadine: significato del nome, varianti e curiosità

Nadine è un nome femminile raro in Italia che significa "speranza". Variante meno comune di Nadia, Nadine è un adattamento del francese Nadja, nome di origine russa.

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Nadine: significato del nome, varianti e curiosità
Nadine

Nadine è un nome femminile raro nel nostro Paese. Variante poco comune di Nadia, Nadine rappresenta la speranza.

Etimologia

È un adattamento del francese Nadja, che a sua volta è una forma abbreviata del russo Nadezda.

Significato

Nadezda significa “speranza”.

Onomastico

Non esiste una santa di nome Nadine. L’onomastico si festeggia il 1° novembre per Ognissanti.

In alternativa, si può celebrare il 1º agosto in memoria di santa Speranza, che in russo è chiamata Nadezda, martire con la madre e le due sorelle a Roma al tempo dell’imperatore Traiano.

Varianti

  • Varianti maschili italiane: Nadio
  • Varianti femminili italiane: Nadia, Nadea
  • Varianti maschili straniere: Non si registrano varianti
  • Varianti femminili straniere: Nadja, Nadya
  • Varianti maschili rare: Nado, Naddo
  • Varianti femminili rare: Nada, Nadeia

Diffusione

Nel 2021 a scegliere il nome Nadine per il proprio figlio sono state 27 coppie (o mamme single), secondo i dati Istat. Da più di vent’anni a questa parte, il nome si mantiene al di sotto delle 50 nascite per anno, a eccezione del 2007, anno in cui la cifra tonda è stata raggiunta.

Curiosità

Nadine Gordimer è una scrittrice sudafricana, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1991.

Nadine Kleinert è un’atleta tedesca, insignita di una medaglia d’argento alle Olimpiadi del 2004.

Ha quel nome la madre del calciatore brasiliano Neymar, Nadine Gonçalves.

Nadine è il nome del simpatico cane di Paola Turani, una delle più note influencer italiane.

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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