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5 Maggio 2023
10:00

Nasce il primo videogame per aiutare i bambini a superare la paura dell’anestesia

Un'infermiera ha brevettato un videogioco che permette ai bambini di distrarsi prima di entrare in sala operatoria. Niente joystick ma una mascherina dalla quale imparano a respirare il gas anestetico, senza farsi prendere dall'ansia.

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Nasce il primo videogame per aiutare i bambini a superare la paura dell’anestesia
anestesia bambini

È inutile negarlo l'anestesia totale fa paura a tutti. Le preoccupazioni raddoppiano se a doversi addormentare sono i nostri piccolini, perché si devono sottoporre a un intervento. E se non si addormenta? E se si risveglia mentre i medici lo stanno ancora operando? E se è troppo agitato?

L'infermiera e ricercatrice Abby Hess, dell'Ospedale Pediatrico Cincinnati in Ohio ha brevettato un videogioco per distrarre i bimbi tra i 2 e i 10 anni dall'ansia pre-operatoria.

Per anni ha assistito i suoi piccoli pazienti, somministrando loro l'anestesia ed accompagnandoli in sala operatoria. Spesso le raccomandazioni dei genitori e i trucchi che lei e i suoi colleghi mettevano in atto, però, non funzionavano affatto. Se alcuni bambini alla domanda del dottore per distrarli "dai raccontami la tua favola preferita", iniziavano a raccontare arzilli, crollando in un sonno profondo ben prima del finale, molti di loro tra pianti e schiamazzi proprio non ne volevano sapere nulla di stare tranquilli.

Abby Hess
L’infermiera Abby Hess e un bimbo che gioca con il videogame brevettato da lei

La dottoressa ha quindi brevettato un simpatico videogioco, dal nome EZ Induction, che si collega direttamente ad una mascherina, molto simile a quella che servirà a loro in sala operatoria per respirare mascherina del gas anestetico.

Se il bimbo inspira ed espira a ritmo permette ai personaggi del videogioco di superare i livelli

Niente "x" per correre veloci saltare o "cerchio" per saltare, i bimbi non dovranno usare un joystick ma imparare a modulare l'intensità del loro respiro. Sulla cover del tablet con cui il piccolo potrà giocare, si trova un sensore che, collegato alla mascherina, percepirà il respiro del bambino. Sullo schermo compariranno alternandosi le scritte "inspira" ed "espira", se il bimbo lo farà a ritmo, allora l'elefantino protagonista del videogioco riuscirà a nuotare in mare, a farsi largo tra la folla o a percorrere la strada in monopattino, di livello in livello.

sala operatoria

Il bimbo inizia a giocare quando è ancora in camera con i suoi genitori, in attesa che medici e infermieri lo preparino per l'operazione. Il gioco continua nel tragitto fino alla sala operatoria, dove finalmente può sbloccare l'ultimo livello, l'unico a cui partecipano tutti gli animali dello zoo. Così il bimbo lascia da parte ansia e stress, si concentra sul gioco e si addormenta tranquillo in sala operatoria.

Diversi piccoli pazienti dell'Ospedale Pediatrico Cincinnati hanno sperimentato il gioco, affrontando in maniera più distesa l'operazione e tranquillizzando molto anche i loro genitori. Visto il successo, la speranza è che ora il videogame possa essere distribuito in tutti gli ospedali che effettuano anestesie totali sui bambini.

bimbo e papà in ospedale

La tecnologia, il desiderio di vincere e scoprire sempre di più del gioco li distrae dalla paura. E se i piccoli sono sereni, sarà un pochino più semplice anche per noi genitori attendere di rivederli, una volta finita l'operazione.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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