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21 Marzo 2024
12:30

Neonati e animali: la convivenza è sicura?

La convivenza tra neonati e animali è tendenzialmente sicura, se non benefica, ma come sempre quando si parla di bebè c'è da considerare ad alcuni aspetti: se da una parte il sistema immunitario e lo sviluppo emotivo e cognitivo ne escono rafforzati, bisogna certamente prestare attenzione alle malattie che gli animali domestici potrebbero trasmettere.

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Neonati e animali: la convivenza è sicura?
animali e neonati

La questione "neonati e animali" è molto sentita: da una parte ci sono le preoccupazioni che attanagliano i genitori, come per esempio le malattie trasmissibili dagli animali domestici o eventuali reazioni istintive di cani e gatti nei confronti dell'indifeso cucciolo di essere umano. Dall'altra è innegabile che crescere con un animale domestico abbia numerosi benefici.

Di base, quindi, la convivenza tra neonati e animali è sicura: basta mettere in campo buon senso e attenzione, godendosi poi la bellezza della vita famigliare con un amico a quattro zampe.

Preparare l'animale al bebè che arriva

Preparare un animale domestico all'arrivo di un neonato è un processo importante per garantire una transizione armoniosa e sicura per tutti i membri della famiglia. Ogni cane e ogni gatto avranno le proprie caratteristiche, ma in generale ci sono alcuni suggerimenti che possono rendere sereno l'arrivo.

  • La prima cosa da fare è abituare gradualmente l'animale domestico ai cambiamenti che si verificheranno una volta che il neonato sarà a casa: collocare qua e là passeggini, fasciatoi e giocattoli del neonato farà in modo che il cane o il gatto si abitui ai nuovi odori e suoni, ma anche al cambiamento di spazio.
  • Ricompensare il comportamento dell'animale domestico quando si comporta bene con il bebè può avere effetti benefici: potrebbe infatti associare l'arrivo del neonato con sensazioni positive, continuando a comportarsi con attenzione e cura nei suoi confronti.
  • Fino a quando non si è sicuri al 100% della reazione dell'animale domestico in presenza del neonato, infine, è opportuno supervisionare sempre le interazioni, monitorando con attenzione per garantire la sicurezza di entrambi.

Gli spazi

Se possibile, sarebbe meglio esporre gradualmente l'animale domestico ai bambini e ai neonati in modo che possa abituarsi alla loro presenza e al loro comportamento, monitorando l'interazione e intervenendo (anche con persone esperte in grado di addestrare il cane o il gatto) se l'animale sembra particolarmente stressato o ansioso.

E a proposito di spazio, quando possibile è consigliato mantenere lo personale dell'animale in casa, mantenendo una cuccia o un lettino dove possa ritirarsi quando ha bisogno di tranquillità. Questo aspetto è particolarmente importante per quando il neonato arriverà a casa: i rumori e le attività frenetiche potrebbero scombussolare l'emotività del cucciolo.

Le routine

Come con i bambini, poi, è sempre consigliato mantenere una routine stabile nonostante i cambiamenti che si verificano con l'arrivo del neonato. Mantenere le abitudini quotidiane di alimentazione, gioco e nanna può aiutare a ridurre lo stress dell'animale domestico durante il periodo di transizione.

I benefici del crescere con un animale domestico

Partiamo dunque dai benefici della crescita con un animale domestico a partire dai primi giorni di vita, e quindi da quando il neonato arriva in una casa nella quale è già presente un cane o un gatto. Che sono gli animali domestici per antonomasia, ma il discorso vale per criceti, porcellini d'India, galline, tartarughe, conigli

Dal punto di vista emotivo, gli animali aiutano i bambini a esprimere e diffondere l'amore e la gioia, così come altre emozioni, trasmettendole proprio all'animale domestico. La complicità che si crea è quindi unica e in generale può nascere fin da quando i bimbi sono piccolissimi, perché tendenzialmente sia cani che gatti avvertono nei bebè la non-intenzione a fare loro del male.

neonati cani

Crescendo, poi, i bambini che vivono con un animale possono sviluppare un maggior senso di responsabilità e cooperazione, oltre che acuire i modi con cui esprimono il loro affetto, perché spronati a trovare un modo diverso di trasmettere i sentimenti a un essere che non è umano e che si esprime a sua volta in maniera diversa.

Una protezione contro le allergie

Lasciando per un attimo da parte le malattie che gli animali potrebbero trasmettere, nascere in una casa nella quale è presente un cane o un gatto domestico ha i suoi vantaggi dal punto di vista della salute.

Prima di tutto perché protegge dalle allergie e dalle malattie respiratorie come l'asma: lo ha confermato uno studio pubblicato sulla rivista PLoS One condotto da Bill Hesselmar dell'Università di Göteborg, che analizzando studi precedenti ha dimostrato come gli animali domestici possano fungere da portatori di microbi che stimolano il sistema immunitario dei bambini, aiutando a ridurre il rischio di sviluppare allergie.

Le malattie che potrebbero trasmettere

Vero è che se non adeguatamente vaccinati e protetti, gli animali domestici potrebbero farsi portatori di malattie, soprattutto quando in casa c'è un neonato.

Le malattie che potrebbero venire trasmesse (e quindi le zoonosi) sono diverse. Qualche esempio:

  • I parassiti intestinali: Alcuni parassiti intestinali come i vermi e gli ascaridi possono essere trasmessi dai cani o dai gatti ai neonati attraverso il contatto con le feci o il pelo dell'animale.
  • Infezioni batteriche: Graffi o morsi da parte di animali domestici possono portare a infezioni batteriche della pelle nei neonati.
  • La leptospirosi: La leptospirosi è una malattia batterica causata da batteri del genere Leptospira. Può colpire gli animali domestici e gli esseri umani e si trasmette attraverso l'urina di animali infetti, contaminando acqua o terreno. I sintomi includono febbre, dolori muscolari, mal di testa e, nei casi più gravi, insufficienza renale e problemi polmonari.
  • Pulci e zecche: Le pulci e le zecche sono parassiti comuni che possono infestare gli animali domestici e trasmettersi agli esseri umani, inclusi i neonati. Se un animale domestico ha pulci o zecche, c'è il rischio che questi parassiti si attacchino anche ai neonati, specialmente se entrano in contatto diretto con l'animale infestato o con le aree in cui l'animale trascorre del tempo. Le zecche in particolare sono pericolose perché provocano la malattia di Lyme: i sintomi tipici includono eruzione cutanea a forma di bersaglio, febbre, affaticamento, mal di testa e dolori muscolari e articolari. Se non trattata, può causare complicazioni più gravi, come problemi cardiaci, neurologici e articolari.

È chiaro quindi quanto sia fondamentale assicurarsi che gli animali che condividono la casa o lo spazio esterno con la famiglia siano sottoposti a regolari controlli veterinari e alle corrette vaccinazioni. Anche l'uso degli antiparassitari è essenziale, con cure periodiche in modo da evitare infestazioni.

Le regole di igiene

Alla luce di queste informazioni, oltre alle visite periodiche è opportuno lavarsi sempre bene le mani dopo che si è giocato con l'animale, evitare i "baci" con cui i cani e i gatti leccano il viso del proprietario e maneggiare feci e urine con attenzione, igienizzando bene la casa e lavandosi (di nuovo) le mani a ogni pulizia.

Se il cane o il gatto leccano il bambino che fare? Nulla: senza allarmismi, si può lavare il viso con acqua e sapone.

L'aggressività e l'imprevedibilità

Per quanto riguarda l'aggressività, c'è sempre il rischio di incidenti o ferite causate dagli animali domestici ai neonati. Anche gli animali domestici più tranquilli e ben addestrati possono reagire in modo imprevedibile in determinate situazioni, specialmente se si sentono minacciati o stressati. I neonati, essendo ancora in fase di sviluppo e privi di consapevolezza dei pericoli, potrebbero essere più suscettibili a incidenti come graffi o morsi.

Come accennato, cani e gatti di solito percepiscono che i bebè sono innocui (addirittura sviluppando un senso di protezione nei loro confronti, talvolta), ma è impossibile stabilire l'assoluta sicurezza. Ecco perché la supervisione è sempre, sempre raccomandata.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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