La prima visita ginecologica potrebbe essere caratterizzata da parole nuove, come nidazione o annidamento. Il medico usa questo termine per indicare l’avvio corretto e fisiologico della gravidanza, che inizia proprio con la fecondazione dell'ovulo da parte dello spermatozoo e procede nelle ore e nei giorni successivi fino all'annidamento dell'embrione nell'utero.
Che cos'è la nidazione?
La nidazione si riferisce al momento in cui l'embrione si impianta nella parete uterina, evento che segna l'inizio della gravidanza. Quando l'ovulo viene fecondato da uno spermatozoo, si forma un embrione, che vede le sue cellule dividersi molto velocemente. Dopo circa una settimana, l’embrione in fase di blastociti è pronto a nidificare. Avvicinandosi alla mucosa della parete uterina (l'endometrio), si attaccherà lì e penetrerà sotto l'effetto degli enzimi che secerne. Dopo essersi integrato nel rivestimento uterino, si collega ai vasi sanguigni dell'endometrio. Ciò consentirà in seguito la formazione della placenta, che assicurerà gli scambi nutritivi e gassosi tra il feto e la madre fino alla fine della gestazione.
Quando si verifica la nidazione o l'annidamento
La nidazione, come anticipato, segna l'inizio della gravidanza. L’annidamento della blastocisti inizia tra il 5° e il 7° giorno dopo l’ovulazione e si completa solitamente intorno al 13°-14° giorno dopo il concepimento. Questo evento è caratterizzato da tre momenti differenti: la fase di adesione, quando l’embrione si avvicina all’endometrio, la fase di invasione, quando penetra nella parete uterina e, infine, la fase di nidazione, quando si impianta in maniera definitiva. Questo evento innesca l'aumento degli ormoni indispensabili per la gravidanza (estrogeni, progesterone e hCG o gonadotropina corionica umana).
Esiste poi la cosiddetta finestra di impianto, un breve periodo in cui l’endometrio presenta le condizioni ottimali per l’annidamento e permette di blastociti di aderire più facilmente. Questo intervallo di tempo è compreso tra il 5° e il 9° giorno dopo l’ovulazione.
Sintomi più comuni della nidazione
La nidazione, molto spesso, avviene in modo silenzioso, ma alcune donne già nella primissima fase della gravidanza possono avvertire dei sintomi. Tra questi ci sono sicuramente le cosiddette “perdite da impianto“, leggere tracce ematiche. Potremmo anche avvertire:
- Crampi e dolori alla schiena: sono fastidi provocati da nuovi equilibri ormonali. I dolori e i crampi sono molto lievi
- Tensione al seno: il disturbo è provocato dall’innalzamento dei livelli di hCG, estrogeni e progesterone
- Nausea: è considerato un segno precoce di gravidanza e buon annidamento ed è causato dall’aumento di hCG ed estrogeni
- Temperatura corporea basale: alcune donne durante l’impianto hanno un calo della temperatura per un giorno e poi risalire
- Minzione frequente: si potrebbe verificare dopo qualche giorno dall’impianto
- Vampate di calore: rare, ma comunque possibili, sono dovute ai cambiamenti ormonali
- Aumento della secrezione del muco cervicale: dopo l’impianto il muco cervicale diventa denso e di un colore bianco, per effetto dell'azione del progesterone e degli estrogeni
Quando fare il test di gravidanza
Se stiamo cercando un bambino, probabilmente avremo desiderio di fare subito il test di gravidanza sperando sia positivo. È bene non avere fretta, perché come abbiamo visto, il processo di nidificazione inizia intorno al quinto giorno e si conclude verso il 13esimo-14esimo giorno. Farlo troppo presto potrebbe dare un risultato falso negativo. Il motivo è semplice: la produzione della hCG o gonadotropina corionica umana avviene dopo l’impianto in utero e i test di gravidanza funzionano proprio rivelando la presenza di questo ormone nelle urine (o nel sangue). Il dosaggio, tramite prelievo, può essere fatto già a 6-7 giorni dal presunto concepimento, mentre si consiglia di effettuare il test casalingo il primo giorno di ritardo delle mestruazioni, se siamo puntuali. Se il ciclo è irregolare, è meglio aspettare qualche giorno in più o ripetere il test dopo 4/5 giorni.
Cosa fare per favorire la nidazione
Per favorire il concepimento e di conseguenza la nidazione bisogna ovviamente cercare di avere rapporti nel periodo più fertile, quello dell’ovulazione. È, però, molto importante anche lo stile di vita. Si consiglia quindi di:
- Seguire una dieta sana: consumiamo molta verdura fresca a foglia verde, ma anche frutta, come mirtilli e lamponi. Sono importanti, inoltre, i cibi ricchi di zinco e acido folico
- Non fumare e non bere alcolici: queste sostanze dovrebbero essere vietate in gravidanza, ma anche se stiamo cercando un bambino perché rendono più difficile il concepimento.
- Evitare lo stress: i periodi di forte fatica fisica e mentale possono interferire con il ciclo mestruale, così come cn la produzione degli spermatozoi. Si consiglia, quindi, di praticare attività rilassanti, come yoga, meditazione o semplicemente fare un po’ di sport.
- Avere un sonno regolare: dormire 8 ore a notte, mantenendo fissi gli orari di riposo, fa molto bene alla fertilità