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Nidi d'infanzia gratuiti per supportare le famiglie sin dai primi anni di vita dei loro piccoli. È questo lo scopo di Nidi Gratis, la misura di sostegno sociale che la Regione Toscana ha istituito per il prossimo anno scolastico (2023/2024) e a cui anche il Comune di Empoli ha deciso d'intervenire con un piccolo plus.
Come funziona la misura?
Similmente a quanto già accaduto negli anni scorsi in Lombardia, questo sconto regionale consente ai richiedenti d'integrare gli aiuti già previsti a livello nazionale (il cosiddetto Bonus Nido erogato dall'INPS) fino all'abbattimento dell'intera retta scolastica.
Questo sconto regionale è stato introdotto grazie al contributo del Fondo Sociale Europeo e a differenza di altri strumenti simili, non prevede un rimborso di somme che le famiglie dovranno anticipare di tasca propria, ma uno sconto diretto che verrà applicato sulla quota che eccede Bonus Nido fino ad un tetto di 527,27 euro per ciascuna mensilità, per un massimo di 11 mensilità complessive (proprio come il Bonus Nido).
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In poche parole, la parte di retta scolastica non coperta dal contributo INPS, verrà integrata da questo ammortizzatore sociale senza che le famiglie debbano sborsare un centesimo, ad eccezione delle quote per la mensa scolastica (quando prevista).
La scelta di Empoli
Al momento dell'adesione ufficiale alla misura, il Comune empolese ha pubblicato il bando per individuare le strutture presso le quali si potrà beneficiare del sostegno e oltre alle varie indicazioni per accedere al servizio, l'Amministrazione ha anche annunciato un'ulteriore integrazione allo strumento.
Vome già accennato infatti, alcuni costi aggiuntivi come la refezione e le quote presenza non rientrano nella somma defalcata da Nidi Gratis e perciò il Comune ha fatto sapere che interverrà per contribuire anche a queste voci di spesa in modo da garantire un pieno e totale rimborso.
«Questa formula – si legge nel comunicato – permetterà alle famiglie che beneficeranno del bando "Nidi gratis" l’abbattimento della spesa complessiva (retta più frequenza) del nido».
A chi è rivolto lo sconto?
Il progetto Nidi Gratis toscano è rivolto alle famiglie con figli e figlie di età compresa dagli 0 ai 3 anni e un reddito ISEE non superiore ai 35.000. Si tratta di una soglia decisamente alta e che dunque riguarderà una fetta di popolazione ben più ampia di quelle cui normalmente vengono riservate iniziative di questo tipo.
In Lombardia, ad esempio, il piano di Nidi Gratis per l'anno 2022/2023 era aperto solo per i nuclei familiari con ISEE inferiore o uguale a 20.000 euro.
Qual è lo scopo di Nidi Gratis?
Il senso di questa misura – che si spera venga al più presto estesa anche ad altre regioni italiane – rientra nella volontà di promuovere per il maggior numero possibile di bimbi l'accesso ai servizi per la prima infanzia.
Dare la possibilità ai più piccoli di frequentare un nido infatti non solo influisce positivamente sulla loro crescita e lo sviluppo delle loro abilità relazionali, ma garantisce un enorme supporto ai genitori, i quali vengono così facilitati nel conciliare gli obblighi lavorativi con le proprie necessità familiari.
Questo ha anche un impatto sulla riduzione del gender gap: molto spesso infatti le cure parentali sono a carico delle donne e l'opportunità di affidare i bimbi ad un nido consente loro di non sentirsi costrette ad uscire dal mercato del lavoro per dedicarsi ai figli.
