Il piccolo Mattia aveva fretta di nascere ed è venuto al mondo prima che la sua mamma riuscisse a mettere piede in Ospedale. È nato tra le ambulanze in sosta in un’area adiacente all’ingresso del Pronto Soccorso. Provvidenziale è stato l’intervento di un’infermiera che si è improvvisata ostetrica e ha aiutato la donna a portare a termine nel migliore dei modi un parto tutt’altro che semplice: il cordone ombelicale del neonato, infatti, era attorcigliato intorno al collo del piccolo Mattia. Ora mamma e figlio stanno bene.
È accaduto nella notte tra il 22 e il 23 agosto all’Ospedale Perrino di Brindisi, in Puglia, o, più propriamente, nella cosiddetta camera calda del nosocomio. Si tratta del locale direttamente collegato al Pronto Soccorso in cui arrivano, stazionano e ripartono le ambulanze con a bordo il personale sanitario.
La mamma del piccolo Mattia, arrivata in Ospedale in macchina con il papà del nascituro, si è subito resa conto che il pancione aveva i minuti contati e stava per partorire. A venirle incontro è stata un’infermiera, accompagnata da un operatore socio-sanitario e un ausiliario. I tre hanno capito che non c’era tempo da perdere e che la donna non avrebbe potuto attendere l’arrivo del personale specializzato dal reparto di Ostetricia: bisognava far nascere il bambino subito.
L’infermiera ha preso in mano la situazione, si è messa a disposizione della gestante e l’ha aiutata a partorire tra le lettighe della camera calda. Nel giro di pochi minuti, è nato il neonato, che aveva il cordone ombelicale attorcigliato intorno al collo. Dopodiché, medici e infermieri dei reparti di Ostetricia e Ginecologia hanno preso in carico mamma e bebé per sincerarsi delle loro condizioni di salute.
Presto il bimbo tornerà a casa e la famiglia sarà finalmente al completo: il nuovo arrivato si aggiungerà a un nucleo familiare già numeroso, con mamma, papà e tre fratellini più grandi. Resterà il ricordo di un parto concitato e avventuroso che si è concluso a lieto fine in una calda notte di fine agosto.