Non volere figli per forza dovrebbe essere una scelta libera di ogni donna che decide di non diventare mamma. Come dobbiamo rispettare la decisione di chi vuole avere uno o più figli, lo stesso dovremmo fare con chi preferisce avere una vita childfree. Eppure nella società moderna sembra inaccettabile. Come se le donne fossero obbligate a seguire la strada della maternità. Tanti gli stereotipi che ancora riguardano il corpo femminile, anche quando si parla di avere o no figli.
Eppure, dal punto di vista psicologico, si tratta di una scelta sacrosanta, che può essere dovuta a diverse motivazioni, insindacabili perché riguardano il percorso di vita scelto liberamente da ogni donna. Eppure, non essere mamme per scelta è ancora considerata una situazione inaccettabile.
Le pressioni sociali sulle donne "non mamme"
Optare per una vita childfree sembra essere una scelta non tollerabile in una società che associa alla figura femminile solo ed esclusivamente una valenza legata alla maternità. Le pressioni sociali su chi sceglie di non diventare mamma sono ancora molto forti, complici alcuni stereotipi sul corpo della donna e sulla sua realizzazione nella vita duri a morire. L'identità di madre è quella che tutti si attendono che una donna assuma a un certo punto della sua vita: aspettative che potrebbero però non coincidere con le reali volontà di realizzazione personale.
Ed è qui che intervengono tutti quegli stereotipi, quei pregiudizi, quelle domande e quelle frasi che possono ferire. Perché non si riesce a legittimare una scelta personale, legata alla volontà di non procreare. Non perché non si può, ma semplicemente perché la donna non vuole essere madre.
Gli stereotipi sull'identità femminile
Per quello che riguarda l'identità femminile e anche il corpo della donna esistono ancora oggi degli stereotipi ben radicati in una cultura che vede ancora la mamma solo ed esclusivamente come madre. Un tempo forse poteva essere così: le donne solitamente non andavano a lavorare, ma si occupavano del lavoro di cura a casa, per far crescere i figli e badare alla casa. Oggi le cose sono profondamente cambiate e le donne sono più emancipate.
La maternità non rappresenta più l'unica scelta per realizzarsi come donna (come invece lo era per le nostre nonne, ad esempio), ma sono tante altre le decisioni che possono prendere per creare il proprio personale percorso di vita. La maternità non è più vista da ragazze e donne come qualcosa di imposto e dovuto, ma come una libera scelta. Che, appunto, si è liberi di fare o non fare.
Scegliere una vita childfree in una società in cui ci si aspetta ancora che la donna sia madre per forza non è semplice. Anche perché chi evita per volontà proprio la maternità viene tacciata di essere egoista, di non amare i bambini, di essere svantaggiate o, semplicemente, di non essere in grado di scegliere per la propria vita. Lo stigma sulla scelta di non essere madri è ancora troppo forte e radicato. Quando, in realtà, si tratta semplicemente di una scelta personale, insindacabile, che tutti dovrebbero rispettare, senza se e senza ma.
Dal punto di vista psicologico
Le donne possono non volere figli per molti motivi diversi. C'è chi non si sente pronto, c'è chi non ama l'idea di vedersi mamma, c'è chi non vuole dare alla luce bambini in un mondo difficile in cui vivere, c'è chi si sente realizzata in altro modo e la maternità non è nei propri pensieri, nemmeno lontanamente. Ogni motivazione è legittima e va rispettata, perché non si deve scegliere di diventare madri solo per assecondare le aspettative degli altri e della società.
Dal punto di vista psicologico, esistono tante spiegazioni che ci permettono di indagare più a fondo la scelta di chi vuole una vita childfree. Gli psicologi sottolineano che alla base di questa decisione esistono tantissimi fattori che hanno portato a decidere di non voler crescere dei bambini:
- Un figlio potrebbe non far parte del progetto di vita di una donna, perché le priorità per realizzarsi sono altre e la donna desidera raggiungere i propri obiettivi in autonomia e in libertà.
- Una donna potrebbe decidere di non volere figli perché il mondo non è un posto adatto per crescere dei bambini: troppi pericoli, troppo inquinamento, troppe situazioni contro cui combattere ogni giorno.
- C'è anche chi si sente una mamma non adatta, inadeguata, magari perché ha avuto una brutta esperienza con figure materne presenti nella propria vita durante la crescita.
- Un altro motivo per decidere di non avere figli è dettato dal fatto che, nella società moderna, sarebbe troppo difficile essere genitore e, in particolare, essere mamma: ancora oggi, nella maggior parte dei casi, il carico è sulle spalle materne e il supporto dato alle madri è ancora troppo poco.
Ma le motivazioni possono anche essere numerose, anche causate da altre scelte di vita che non hanno concesso di concentrarsi su un progetto di maternità (la carriera, le condizioni economiche, la salute mentale, la paura di lasciare soli i propri figli).
Ognuno di noi ha vissuto esperienze diverse. E ognuno di noi compie ogni giorno scelte diverse. Qualunque esse siano, vanno rispettate. La scelta di non procreare non deve essere criticata, ma accettata e accolta, proprio perché si tratta di una libera scelta che ogni donna deve fare, senza sentirsi giudicata o isolata dalla società.