La nona settimana di gravidanza segna l'inizio del terzo mese di gravidanza, l'ultimo del primo trimestre: come vola il tempo! Ora è molto probabile che la futura madre sia già a conoscenza della nuova condizione di "donna incinta", anche se di solito è ancora presto perché possano mostrarsi segni visibili della gravidanza.
Cosa succede durante la nona settimana di gravidanza
Il feto è lungo una ventina di millimetri e comincia a presentare una forma distinta, anche se ancora ben lontana dal "risultato finale": la testa è grande quasi come il resto del corpo e gli arti sono solo abbozzati. Lo sviluppo però procede spedito, con apparato cardiaco e sistema nervoso che continuano a strutturarsi in modo da gestire le primordiali funzioni vitali del piccolo.
Per quanto riguarda la futura mamma, invece, alla nona settimana di gravidanza è ancora molto presto per percepire i movimenti del feto, tuttavia la presenza della nuova vita diventa sempre più concreta con l'arrivo della prima ecografia e di qualche effetto non proprio piacevole come le nausee mattutine o gli sbalzi ormonali.
I possibili rischi
La gravidanza è ormai avviata, tuttavia fino all'inizio della 13esima settimana l'eventuale presenza di difetti congeniti o cromosomici possono essere causa di un aborto spontaneo. Fortunatamente dalla 13esima settimana in poi le percentuali di tale rischio diminuiscono di molto.
I sintomi della nona settimana di gravidanza
In questa fase gli ormoni sono in fermento per preparare il corpo ad affrontare i lunghi mesi della gravidanza e questo può comportare più di qualche effetto "collaterale" nella vita quotidiana di una donna incinta.
Il più comune e riconoscibile è senz'altro legato alla comparsa delle nausee, ossia quelle sensazioni di malessere e propensione al vomito che, benché decisamente fastidiose, solitamente rappresentano un buon segnale per il proseguo della gestazione. Tra i maggiori responsabili questa condizione vi è infatti l'ormone gonadotropina corionica umana (hCG), il quale favorisce la creazione delle condizioni ideali per la salute e lo sviluppo del feto nell'utero.
Riassumendo, tra i sintomi più comuni della nona settimana di gravidanza ricordiamo:
- Nausea
- Dolori al basso ventre (molto simili a quelli mestruali)
- Stanchezza
- Seno dolorante o più sensibile
- Sensibilità agli odori
- Voglie o avversione per alcuni cibi
- Frequente bisogno di urinare,
- Perdite vaginali
- Ansia
- Sbalzi d'umore
E se non ci sono sintomi?
Ma se condizioni come le nausee mattutine possono essere lette come segni positivi per l'andamento della gravidanza, l'assenza di sintomi evidenti rappresenta una fonte di preoccupazione? Nella stragrande maggioranza dei casi no: tantissime donne passano i primi mesi di gravidanza senza sintomi rilevanti. Il corpo umano infatti risponde in modi molto diversi ai cambiamenti della gravidanza.
Quando preoccuparsi?
In caso di forti e persistenti crampi addominali o perdite di sangue (anche di lieve entità) è sempre bene affidarsi ad un parere medico. Questi sono infatti i segnali più comuni di un aborto spontaneo.
Il feto alla nona settimana di gravidanza
Dopo nove settimane, l'embrione è ormai diventato a tutti gli effetti un feto ed è grande più o meno come un lampone.
Adesso gli occhi del feto sono ancora chiusi, ma si tanno già formando, così come il cuore, che ora possiede già i due atri e due ventricoli che pomperanno sangue per tutta la vita del bebè.
Gli arti si allungano e, benché ancora privi di mani e piedi con dita, sono già in grado di compiere i primi movimenti. Anche la lingua fa la sua comparsa nella boccuccia, permettendo al piccolo d'iniziare a far conoscenza con le prime esperienze gustative.
Come cambia il corpo della donna
Entrati nella parte finale del primo trimestre di gravidanza la futura mamma non mostra ancora segnali visibili del proprio stato interessante. Il feto è infatti ancora troppo piccolo per reclamare più spazio all'interno dell'utero dunque, nella maggior parte dei casi, serve ancora del tempo perché il pancione faccia la sua comparsa.
Gli esami da fare durante la nona settimana di gravidanza
La nona settimana di gravidanza può rappresentare un buon momento per sottoporsi alla prima ecografia, anche se la Società Italiana di Ecografia Ostetrico Ginecologica (SIEOG) afferma che «andrebbe eseguita tra la 10+0 e la 13+6 settimane di gestazione al fine di stabilire la corretta datazione della gravidanza» (Linee Guida SIEOG 2021). Aspettare un po' di più, inoltre, consente di osservare uno stato di sviluppo più avanzato e più attendibile nell'ottica della ricerca di eventuale anomalie.
Oltre all'ecografia, altri esami cui ci si può sottoporre in questo periodo sono:
- Esami delle urine (con urinocoltura)
- Esami del sangue (emocromo, sierologia per HIV, HbsAg, HCV, VDRL, TPHA, TOXOPLASMOSI, ROSOLIA, CITOMEGALOVIRUS se non già eseguiti)
- Test del fattore Rh o Test di Coombs indiretto (importante perché, qualora ci fosse incompatibilità tra i gruppi sanguigni di madre e figlio, il corpo materno potrebbe iniziare a produrre anticorpi "contro" l'RH del figlio e portare ad un'anemia emolitica nel nascituro).
Come affrontare questa fase della gravidanza?
I primi mesi della gravidanza non impongono moltissimi cambiamenti nella routine dei futuri genitori, tuttavia non è raro incontrare qualche difficoltà di tipo "psicologico" nel dover affrontare l'idea di un bebè in arrivo (soprattutto se si tratta del primo figlio). Ansie, preoccupazioni e qualche pianto sono del tutto normali. Per superare simili ostacoli prendiamoci del tempo per noi stessi, coltivando le relazioni con chi ci è più caro e ricercando il benessere in ogni aspetto del quotidiano, dal sonno fino alla tavola.
Mangiare bene è infatti uno dei modi migliori per innalzare notevolmente la "qualità della gravidanza. Una mamma che segue una dieta sana e variegata (molta frutta, molta verdura, giusto apporto di proteine etc…), assume molti liquidi ed evita tentazioni come fumo, alcool e junk food, ha sicuramente maggiori probabilità di trascorrer mesi più sereni per sé stessa e per il bambino.