Un agente patogeno capace di costringere famiglie intere a passare giorni spiacevoli tra nausee, malessere e corse al bagno. Stiamo parlando del norovirus uno dei principali responsabili delle gastroenteriti nei bambini insieme al più noto rotavirus.
A rendere questo virus particolarmente insidioso è infatti la sua spiccata contagiosità: basta anche solo un caso per trasformare un asilo, una scuola o qualsiasi altro luogo chiuso e ben frequentato in un vero e proprio focolaio.
I problemi intestinali causati dall'infezione il più delle volte non sono gravi, tuttavia chi contrae il virus può rimane contagioso per alcuni giorni, il che permette al norovirus di rimanere in circolo.
Come si trasmette?
La trasmissione avviene direttamente da persona a persona, per via orofecale o via aerosol, oppure tramite acqua o cibo infetti, ma anche per contatto con superfici contaminate.
Nella maggior parte dei casi, però, i bimbi contraggono il norovirus per trasmissione diretta (da persona a persona ) o mettendosi in bocca le manine dopo aver toccato giocattoli o oggetti contaminati (trasmissione cosiddetta oro-fecale, poiché passa dal tratto orale).
Anche l'ingestione di acqua o cibi infetti (come dei frutti di mare contaminati) può introdurre il fastidioso virus nell'organismo, tuttavia vista la dieta tipo della maggioranza dei bambini, per i più piccoli questa rimane una casistica minoritaria.
Quali sintomi provoca?
Il periodo d'incubazione del norovirus è di circa 12/48 ore e l'infezione che ne consegue comporta i sintomi più classici di una gastroenterite d'origine virale.
- Nausea
- Vomito
- Crampi allo stomaco
- Diarrea
- Febbre
- Brividi
- Emicrania
Talvolta chi contrae il virus sviluppa una forma asintomatica – ossia priva di sintomi evidenti – tuttavia anche in questo caso è possibile contagiare altre persone.
Le forme più gravi delle gastroenteriti da norovirus invece possono provocare seri episodi di disidratazione (dovuta dalla perdita di liquidi causata da febbre e dissenteria) e vertigini.
In ogni caso, benché in casi simili non sia prevista un trattamento farmacologico specifico, la gastroenterite da norovirus tende ad attenuarsi e guarire autonomamente nel giro di 2/3 giorni.
Come si tratta?
Come già accennato, nelle gastroenteriti dei bambini l'intervento con i farmaci è previsto solamente in situazioni molto particolari per limitare gli episodi di vomito e diarrea.
Il modo migliore per affrontare questo spiacevole problema di salute dunque prevede molto riposo e una costante reidratazione: bisogna bere acqua e soluzioni reidratanti. Tè deteinato e tisane sono scelte ideali per rimettersi in forse e garantire all'organismo il giusto apporto di liquidi; nel caso di numerosi episodi di vomito e diarrea, il pediatra potrebbe consigliare soluzioni reidratanti, ovvero arricchite con gli elettroliti persi.
Come si previene
Arginare un contagio da norovirus è molto complicato, soprattutto quando riguarda ambienti frequentati e abitati dai bambini. Meglio dunque ricordarsi di applicare qualche semplice accorgimento per limitare al minimo le possibilità di entrare a contatto con questo spiacevole ospite.
Come? Innanzitutto lavando le mani dei bambini con frequenza, assicurandosi che giochi e oggetti su cui mettono le mani (e soprattutto la bocca) vengano puliti e disinfettati.
È poi pratica consigliata non maneggiare o cucinare cibi quando si è indisposti: residui di saliva, starnuti o manipolazioni con mani non lavate a dovere potrebbero rappresentare una fonte di contaminazione.
Se in casa ci sono bambini molto piccoli, facciamo anche molta attenzione al cambio di pannolini, assicurandoci di lavare ogni superficie al termine delle operazioni e assicurandosi che gli indumenti sporchi non entrino in contatto con altri oggetti.
E se un membro della famiglia inizia a sentirsi male? Per contenere i danni puliamo il vomito o altre eiezioni indossando sempre guanti monouso!