L'oligoidramnios è una condizione in cui il volume del liquido amniotico risulta inferiore rispetto a quanto ci si aspetterebbe in quel momento della gravidanza. Le cause possono essere diverse e riconducibili a malattie legate alla gestazione, al superamento della data presunta del parto, ad anomalie cromosomiche, malformazioni o morte del feto, rottura delle membrane. Le cause possono anche essere idiopatiche.
Le conseguenze per la salute della donna incinta e per il feto che porta nel suo grembo possono essere molto gravi, in particolare per il bimbo. Purtroppo la condizione non ha una sintomatologia che può spingere la donna a chiedere aiuto al ginecologo e, infatti, la diagnosi, che si esegue con misurazione ultrasonografica del volume del liquido amniotico, non è facile. In caso di oligoidramnios, la situazione deve essere tenuta sotto controllo con monitoraggio fetale e valutazioni ecografiche.
Cosa significa oligoidramnios
L'oligoidramnios è un termine che indica una condizione della gravidanza che si manifesta con una riduzione della quantità di liquido amniotico. L’assenza totale di liquido, invece, prende il nome di anidramnios, mentre la sovrapproduzione di liquido amniotico si definisce con il termine polidramnios.
Nella maggior parte dei casi la gestazione prosegue senza particolari problemi e, nelle ultime settimane, è un fenomeno parafisiologico. Se, però, questa riduzione avviene nel primo e nel secondo trimestre può causare conseguenze gravi. Questo perché il bambino non riesce a crescere in un ambiente idoneo, non avendo abbastanza liquido per potersi sviluppare correttamente.
Il volume del liquido amniotico non si può misurare direttamente. Il liquido in eccesso viene definito indirettamente usando un criterio ecografico, tra i due a disposizione:
- Indice del liquido amniotico ≤ 5 cm: l'indice del liquido amniotico si calcola facendo la somma della profondità verticale del liquido misurata in ciascun quadrante dell'utero. Il normale indice varia da > 5 a < 24 cm
- Singola tasca più profonda (single deepest pocket – SDP) < 2 cm: la SDP misura la tasca più profonda del liquido amniotico. Il normale livello è compreso tra ≥ 2 e < 8 cm
Cause dell'oligoidramnios
Le cause di oligoidramnios possono essere diverse. Le più comuni sono:
- insufficienza uteroplacentare, dovuta a preeclampsia, ipertensione cronica, distacco di placenta, disturbo trombotico o altro
- gravidanza oltre il termine previsto
- rottura delle membrane prematura o a termine
- anomalie cromosomiche del feto come l'aneuploidia
- malformazioni fetali
- ritardo di crescita intrauterino
- morte del feto
- assunzione di alcuni farmaci come i FANS, i farmaci antinfiammatori non steroidei, o gli ACE, gli inibitori dell'enzima di
- conversione dell'angiotensina
- idiopatiche
Sintomi dell'oligoidramnios
Purtroppo la condizione non dà sintomi così evidenti e la donna incinta potrebbe non rendersi conto della diminuzione del liquido amniotico. Quello che può notare è un rallentamento del movimento fetale. Si può anche notare una dimensione dell'utero inferiore a quella prevista per l'età gestazionale.
Invece, le malattie che causano l'oligoidramnios possono dare sintomi diversi che è sempre bene tenere in considerazione, riferendo ogni dubbio al proprio medico. La diagnosi avviene per misurazione ecografica del volume del liquido amniotico, esame ecografico completo con valutazione di malformazioni fetali e test per cause materne sospettate clinicamente.
Conseguenze e quando preoccuparsi
Le complicanze dell'oligoidramnio possono essere anche molto gravi per il bimbo che la donna porta in grembo: le conseguenze dipendono dal quantitativo di liquido amniotico presente e dalla causa scatenante il fenomeno.
- morte del feto
- ritardo di accrescimento intrauterino
- retrazioni degli arti, quando il problema si manifesta a inizio gravidanza
- maturazione polmonare ritardata o incompleta, quando la diminuzione del liquido amniotico avviene nelle prime fasi di gestazione
- incapacità del feto di controllare il travaglio: in questi casi si procede con parto cesareo
Invece, le complicazioni per la gestante potrebbero riguardare problemi respiratori gravi e sanguinamento vaginale dopo il parto.
Nel caso in cui si notassero delle strane perdite vaginali o i movimenti del feto fossero minori rispetto a prima, è bene chiamare subito il proprio medico.
Cosa si può fare per aumentare il liquido amniotico
La diagnosi di questa condizione prevede un monitoraggio costante, con misurazione dell'addome, ecografie regolari e registrazione dei movimenti del feto. Durante il travaglio, se il volume è ridotto, si possono aggiungere quantità di liquido, sotto forma di soluzione fisiologica, all'interno dell'utero. In caso di disidratazione della donna, bisogna somministrare liquidi per via endovenosa, così da ripristinare il volume di liquido nel suo organismo. In questo modo si cerca di riportare la quantità di liquido amniotico a livelli accettabili.