La gravidanza è un momento magico, ma all’interno della magia si nasconde anche la tempesta: si tratta, infatti, di uno dei periodi della vita della donna maggiormente esposto ai cambiamenti del corpo. Ma di chi è la colpa di queste variazioni? Notoriamente viene data agli ormoni, ossia a molecole (nello specifico, proteine o derivate dai grassi) rilasciate nel sangue da alcune specifiche ghiandole del nostro corpo – le ghiandole endocrine – che hanno la funzione di messaggeri, ossia di trasportare informazioni tra le cellule per regolare molte funzioni, dall’accrescimento al metabolismo e anche in gravidanza giocano un ruolo importantissimo, poiché permettono al corpo materno di accogliere una nuova vita e nutrire il feto che nei mesi successivi crescerà dentro l'utero.
Che ruolo hanno gli ormoni in gravidanza
Durante la gravidanza gli ormoni evidentemente aumentano il proprio lavoro: ci sono un sacco di cambiamenti in prospettiva e tantissime informazioni da portare ai giusti destinatari. Basti pensare che in nove mesi verrà ospitato nell’utero materno un intero essere vivente e lo spazio dei visceri addominali dovrà essere rivisto e ben compensato per lasciare il posto al bambino che cresce.
Ma non solo: il feto sarà da nutrire per tutta la gravidanza e bisognerà pensare anche a come dargli da mangiare successivamente. Non solo l’apparato riproduttore, quindi, dovrà essere coinvolto, ma anche le mammelle si dovranno preparare alla loro funzione post natale.
Infine, in prospettiva della crescita del bimbo e, successivamente, del momento della nascita, i tessuti dovranno aumentare la propria elasticità e il circolo sanguigno si dovrà preparare ad una possibile perdita ematica durante l’evento.
Sono tutti aspetti che noi diamo per scontati, ma che richiedono al corpo della donna un enorme lavoro che viene gestito, per l’appunto, grazie alle informazioni portate dagli ormoni.
Ci vorrebbe un libro intero forse per parlare di ogni singolo cambiamento che il corpo femminile subisce in gravidanza. Alcuni avvicendamenti sono però più significativi di altri e, ovviamente, anche alcuni ormoni svolgono funzioni maggiormente cruciali.
Gonadotropina Corionica Umana (hCG)
È sicuramente uno degli ormoni più noti perché sul suo andamento di valori ci si basa, talvolta, anche per valutare l’andamento di una gravidanza iniziale. In verità l’hCG ha l’importante funzione di stimolare la produzione di estrogeni e progesterone nelle prime fasi della gravidanza, e di supportare il mantenimento del corpo luteo, elemento essenziale per la crescita iniziale dell’embrione.
Estrogeni
Vengono prodotti principalmente dal tessuto placentare e hanno l’importante funzione di stimolare l’evoluzione e la crescita del tessuto mammario. Contribuiscono inoltre a formare la circolazione sanguigna fetale e rafforzano i tessuti dell’utero, aspetto sostanziale se si considera lo stress a cui tale organo verrà sottoposto a causa del suo importante aumento di dimensioni durante il corso della gestazione.
Progesterone
Anche questo ormone viene prodotto dal tessuto placentare ma, questa volta, con la funzione di favorire elasticità e rilassamento della muscolatura uterina: ha quindi un ruolo estremamente significativo nel “mantenimento della gravidanza”.
Ossitocina
È il già dichiarato ormone dell’amore, responsabile del piacere durante il rapporto sessuale ma anche e soprattutto delle contrazioni che saranno fondamentali, con il travaglio, per dilatare il collo dell’utero e favorire l’uscita del bambino. Altro compito essenziale dell’ossitocina, una volta uscita la placenta, è quello di creare il cosiddetto globo di sicurezza: contrarre cioè l’utero in modo continuativo per scongiurare una emorragia del post partum.
Prolattina
L’aumentare della prolattina nel corso della gravidanza, ma soprattutto dopo il parto, ha lo scopo di favorire la produzione di colostro e successivamente di latte da parte delle ghiandole mammarie. Il suo lavoro è in connubio con l’ossitocina, alla quale spetta invece il compito di favorire l’eiezione del latte dai dotti.
Come cambiano gli ormoni in gravidanza
La gravidanza è un percorso dinamico: significa che i cambiamenti avvengono un po’ per volta, trimestre dopo trimestre. Anche gli ormoni, quindi, si attivano secondo tempi ben precisi. Cerchiamo di andare un po’ più nel dettaglio:
Primo trimestre di gravidanza
La gravidanza è all’inizio e, come già detto, dal punto di vista ormonale a fare il ruolo da protagonista è la gonadotropina corionica umana. Prodotta dal sinciziotrofoblasto, un tessuto che si forma in fase di impianto dell’uovo fecondato, ha l’importante funzione di favorire la creazione e l’ancoraggio della placenta e di mantenere in attività il corpo luteo per le prime settimane il quale a sua volta produce progesterone.
La subunità beta della gonadotropina corionica umana è proprio l’ormone che viene rilevato dai test di gravidanza e fa quindi parte dei metodi di diagnosi della gravidanza in atto.
Sempre nel primo trimestre il progesterone prodotto dal corpo luteo ha l’importante funzione di “proteggere” la gravidanza, mantenendo l’endometrio spesso (il tessuto più interno dell’utero dove si annida l’embrione) ed impedendo l’avvio di una nuova mestruazione.
Secondo trimestre di gravidanza
Durante il secondo trimestre assieme al progesterone in aumento si alzano anche gli estrogeni: l’obiettivo principale è quello di rilassare la muscolatura e di favorire la crescita dell’utero che deve fare spazio alla nuova vita che sta aumentando di dimensioni in modo esponenziale. Il corpo luteo smette invece la sua funzione e passa il testimone alla placenta che si attesta in prima fila come produttrice di progesterone.
Terzo trimestre di gravidanza
Durante il terzo trimestre di gravidanza abbiamo una inversione di tendenza. L’obiettivo questa volta, soprattutto alla fine della gravidanza, è favorire l’insorgere delle contrazioni uterine essenziali per innescare il travaglio di parto. È un picco di estrogeni ad aiutare in questo senso, oltre ovviamente all’ossitocina, l’ormone più importante a fine della gravidanza.
Manca solo da capire la funzione della prolattina che, durante questo trimestre, inizia a metterci il proprio zampino: questo ormone sarà molto attivo dopo il parto per stimolare la produzione di latte ma già negli ultimi mesi di gravidanza prepara i tessuti mammari e le ghiandole alla loro futura essenziale funzione.
Come i cambiamenti ormonali influiscono sul benessere fisico e psicologico della donna
Il lavoro degli ormoni durante tutta la gravidanza è un equilibrio delicatissimo, fondamentale per la buona prosecuzione della gestazione.
Questa tempesta di cambiamenti, tuttavia, non è solo garanzia di benessere ma può anche portare a galla sintomi spiacevoli come:
- nausea
- cambiamenti d’umore
- stanchezza
- spossatezza
- sensibilità al seno
Non è infrequente, durante i nove mesi, sentirsi quindi sopraffatti dai sentimenti e cambiare rapidamente il proprio stato passando dalla gioia infinita alla profonda malinconia.
Tutto fisiologico: i cambiamenti del tono dell’umore, infatti, non sono per nulla sinonimo di una gravidanza problematica. Sicuramente però, comprendere le grandi fluttuazioni ormonali, potrebbe essere un passaggio estremamente importante per aumentare la consapevolezza di un percorso tanto bello quanto talvolta complesso.
Durante questi nove mesi, comunque, nessuna donna è sola: la rete familiare e sociale è sicuramente una presenza importante ma scegliere anche una figura clinica di riferimento, ostetrica o ginecologo, per monitorare i vari step della gestazione e farsi consigliare al meglio rimane un passaggio fondamentale.