Ha 8 anni è di Bari e nella vita ha un sogno, costruire i robot. Questa è la storia del piccolo Paolo Chiapperini che, munito di fantasia, passione e mattoncini colorati per le costruzioni, ha progettato l’attaccante del Napoli Osimhen in versione robot.
Lo ha chiamato Osim-bot e lo pilota in modo che si destreggi, a zig zag, tra dei birilli sui quali Paolo ha apposto lo stemma di altre squadre. Supera la Juve, il Milan, l’Inter e calcia una pallina rossa facendola arrivare dritta dritta nella porta.
Il robot ha gli occhi grandi, la mascherina nera che l'attaccante del Napoli Osimhen indossa sempre durante le partite e sul petto ha lo stemma della squadra partenopea.
Il papà di Paolo è rimasto affascinato dalla creazione del figlio e ha deciso di pubblicare sul suo canale YouTube il video del robot realizzato dal piccolo.
Consapevole del desiderio del figlio di diventare un giorno un ingegnere robotico, ha deciso di inviare una mail al professore di ingegneria robotica dell’Università Federico II di Napoli, Bruno Siciliano. Il docente è divenuto famoso online nei giorni scorsi per aver pubblicato i festeggiamenti avvenuti insieme agli alunni il giorno dopo la vittoria dello scudetto.
Per il professore quindi robot e Napoli sono il connubio perfetto, per questo ha condiviso sul suo account Twitter il video del robot e la dolcissima mail del papà del piccolo.
«Mio figlio ha realizzato Osim-bot. Si tratta di una rudimentale programmazione, ma penso che lei, a differenza di altri, possa capire con me, quanto possa essere stato creativo e simpatico nell’idearlo e realizzarlo. Spero che faccia sorridere lei e qualche altro studente» scrive Francesco Chiapperini alla mail istituzionale del professore.
Il docente divertito, di tutta risposta invita Paolo e suo papà Francesco a Napoli, nel laboratorio dove lavora lui, proprio davanti allo stadio Maradona.
Ma il piccolo Paolo non tifa Napoli e questa è la cosa più divertente o forse, l'insegnamento più bello: «Paolo è sportivo e sa che lo scudetto del Napoli è un po' lo scudetto di tutto il sud» scrive il suo papà, che spera Paolo un giorno possa realizzare tutti i suoi sogni, anche quello di diventare progettista di robot.