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I paracapezzoli sono dei dispositivi da applicare attorno al capezzolo durante l'allattamento per facilitare la fuoriuscita del latte, in alcune circostanze. Possono essere in silicone, argento o caucciù, non devono però essere utilizzati per troppo tempo, il loro utilizzo, infatti, è molto dibattuto, poiché esistono diverse controindicazioni e non sempre hanno un effetto benefico.
A cosa servono i paracapezzoli
I paracapezzoli sono dispositivi che riproducono la forma del capezzolo e che dovrebbero aiutare il bimbo nella suzione, vengono infatti applicati dalla mamma attorno al capezzolo proprio prima delle poppate. A seconda della loro funzione possono essere di diverso materiale:
- silicone: è il materiale più utilizzato per i bimbi piccoli perché si può sterilizzare con grande facilità. Il suo colore trasparente rende la sporcizia molto evidente ed è quindi facilmente lavabile oltre ad essere atossico e anallergico. Il paracapezzoli in silicone, data la leggerezza del materiale, è anche molto comodo per la mamma.
- caucciù: questa gomma naturale è un'alternativa al silicone anche se è spesso sconsigliata durante i primi mesi di vita del piccolo poiché è meno igienica e resistente del silicone.
- argento: consigliati in caso di ragadi poiché facilitano la cicatrizzazione delle piccole ferite, sono però pesanti e difficili da posizionare sul capezzolo. La controindicazione dell'utilizzo di questo tipo di paracapezzoli è che però coprendo integralmente il capezzolo durante la poppata rischia di facilitare la proliferazione batterica.
Quando si usano i paracapezzoli
I paracapezzoli devono essere utilizzati solo se consigliati da un esperto, che generalmente li prescriverà alle donne che vogliono allattare ma hanno difficoltà legate alla presenza di ragadi, piccoli taglietti che provocano dolore ad ogni poppata, o anatomiche, per esempio hanno un capezzolo piatto o introflesso.
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Inoltre i paracapezzoli vengono consigliati anche se è il neonato ad avere difficoltà nella poppata, perché per esempio ha una suzione un po' debole o il frenulo corto che gli impedisce di poppare in abbondanza. Oppure quando il piccolo è nato prematuramente e dunque fino a quel momento è stato sempre allattato con il biberon.
Le possibili complicazioni
I paracapezzoli in allattamento, non sempre si rivelano alleati della suzione, per questo è importante che vengano prescritti da un esperto e non vengano utilizzati troppo a lungo. Infatti diverse sono le complicazioni incontro alle quali mamma e bambino potrebbero andare:
- problemi di suzione: il neonato potrebbe abituarsi alla presenza del paracapezzoli e non imparare la corretta suzione, di conseguenza potrebbe sviluppare una deglutizione non idonea. Questo a lungo termine potrebbe portare il bimbo a non aumentare di peso quanto dovrebbe.
- peggiorare le ragadi al seno: il sollievo che conferisce il paracapezzoli, in caso di ragadi, è solo momentaneo, il problema rimane e talvolta può peggiorare.
- dipendenza del neonato: il piccolo potrebbe non riuscire più a fare a meno del paracapezzoli che da alleato dunque diventerebbe un nemico, poiché il bimbo non riuscirebbe ad attaccarsi al seno.
I paracapezzoli in argento servono davvero?
I paracapezzoli in argento date le proprietà antibatteriche e cicatrizzanti del materiale dovrebbero essere un fedele alleato alle ragadi al seno delle mamme. In realtà offrono un sollievo momentaneo, sono abbastanza pesanti, rispetto a quelli in silicone e non sempre riescono a non infettare le ferite presenti. Coprendo interamente il capezzolo, che per cicatrizzare, dovrebbe rimanere all'aria, rischiano, se non ben puliti dopo ogni poppata, che un po' di latte rimanga sulla superficie che, diventando umida, rischia di essere una calamita per germi e batteri.
