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8 Luglio 2023
9:00

Parto naturale dopo un taglio cesareo: cos’è il VBAC e quando è possibile?

Al contrario del pensiero comune, è possibile eseguire un parto naturale dopo un cesareo. Si parla di VBAC o Vaginal Birth After Cesarean. Rispetto a un secondo parto cesareo evita alla mamma un'altra operazione e l'iter post operatorio, ma aumenta il rischio di rottura dell'utero.

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Parto naturale dopo un taglio cesareo: cos’è il VBAC e quando è possibile?
parto naturale dopo cesareo

Fino a qualche anno fa aver affrontato un parto cesareo si traduceva, in caso di una seconda gravidanza, per forza nel doversi sottoporre nuovamente a questa operazione. Oggi non è più così, alle mamme è data la possibilità di potersi sottoporre a un parto naturale dopo un taglio cesareo, se si presentano determinate condizioni favorevoli. In questo caso si parla di VBAC (Vaginal Birth After Cesarean) e la ricerca ha dimostrato che circa il 75% delle donne che dopo un parto cesareo affrontano un travaglio naturale, riescono a partorire con successo.

Garantire alla donna la possibilità di fare un parto naturale dopo un parto cesareo le permette di non subire un altro intervento chirurgico, dunque di non dover nuovamente subire l'iter post-operatorio e di non esporsi al rischio di infezioni o emorragie gravi.

Bisogna però che un team di esperti valuti ogni singolo caso, per proporre poi alla donna la tipologia di parto migliore per lei. Chi ha già subito un parto cesareo, infatti, presenta sull'utero una cicatrice e il tessuto in quella zona è dunque meno elastico; il rischio che l'utero si rompa durante il parto naturale è più alto.

Quando si può fare il VBAC?

Grazie a nuovi studi e al personale medico sempre più preparato ci sono molte situazioni in cui, dopo un parto cesareo la mamma può partorire una seconda volta in maniera naturale. Il successo di un parto naturale a seguito di uno cesareo è compreso tra una percentuale del 60% e dell'80% a patto che vi siano le seguenti condizioni:

  • la mamma è in buona salute
  • la gravidanza non è a rischio
  • il taglio cesareo sull'utero è stato effettuato in maniera trasversale, ossia orizzontale. Ci sono alcuni rarissimi casi in cui, in situazioni di emergenza, il taglio viene effettuato in maniera longitudinale o a T. In questi casi è sconsigliato il VBAC.
  • sia passato almeno un anno dal cesareo precedente

Il parto naturale dopo un cesareo è possibile anche nei casi in cui vi sia la presenza di due incisioni trasversali fatte in precedenza. La letteratura non lo sconsiglia nemmeno in caso di gravidanze gemellari anche se i dati a supporto non sono di elevata qualità.

Quando non si può fare un parto naturale dopo il cesareo?

Ci sono delle situazioni in cui i medici decretano che procedere con un parto naturale dopo il parto cesareo non è possibile, per preservare l'incolumità della mamma e del piccolo:

  • quando la placenta è troppo vicina alla cervice uterina
  • quando donna si è già sottoposta a più di 2 tagli cesarei
  • quando la mamma è affetta da qualche patologia come l'HIV
  • se il bambino è in posizione podalica, non ottimale per il parto naturale
  • se durante un parto precedente si è rotto l'utero
  • la cicatrice di un precedente parto cesareo è longitudinale o a T

Rischi e vantaggi del parto naturale dopo un cesareo

Il primo vantaggio di un parto naturale, rispetto a un parto cesareo è sicuramente il fatto che il corpo della mamma non debba essere sottoposto a un'altra operazione, ossia a un nuovo taglio. A questo si somma l'assenza del dolore post operatorio che la cicatrice provoca e una permanenza meno lunga in ospedale. Grazie al parto naturale, ci sono meno possibilità che si verifichino alterazioni del posizionamento della placenta nell'utero in future gravidanza.

parto naturale

Però non sempre un parto naturale dopo un parto cesareo va per il meglio, è importante quindi prendere questa decisione con massima consapevolezza. Tra i rischi del VBAC c'è l'insuccesso, quindi che a causa di complicazioni si debba ricorrere a un cesareo d'urgenza. Questo può accadere perché il bambino non ha sopportato le doglie, o il travaglio si blocca. Un altro rischio potrebbe essere quello della rottura dell'utero, meno elastico a causa della presenza della cicatrice.  Anche in questo caso si ricorre a un cesareo d'urgenza per prevenire problematiche del bambini, infezioni o emorragie.

Cosa fare se si sceglie di avere un VBAC

Se scegliamo, dopo un consulto medico, di sottoporci a un VBAC e ci sono tutte le condizioni per farlo in sicurezza, dobbiamo preoccuparci che la struttura ospedaliera dove ci rechiamo, segua alcune accortezze. Il feto deve essere sempre monitorato e la struttura deve poterci sottoporre l'anestesia in qualsiasi fascia oraria inizi il nostro travaglio. Infatti dobbiamo avere la consapevolezza che potrebbero esserci delle complicazioni e per quanto felici del parto naturale, potremmo doverci preparare per un nuovo cesareo.

parto

Dunque una volta iniziato il travaglio, se abbiamo deciso di partorire in maniera naturale, dovremo recarci in ospedale, inizieranno le doglie e quando saremo abbastanza dilatate ci verrà chiesto di iniziare a spingere. A prescindere dal fatto che abbiamo subito un parto cesareo in precedenza, possiamo richiedere l'epidurale. 

La cosa più importante, per diminuire le possibilità che il parto non vada come deve è seguire una dieta sana, assecondare i bisogni del nostro corpo e non smettere di praticare attività fisica moderata se il fisico ce lo permette.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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