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5 Luglio 2023
11:58

Partorisce sul treno Frecciabianca: capotreno e ostetrica in videocall fanno nascere la bimba

Un viaggio molto particolare per i passeggeri del Frecciabianca da Roma a Torino Porta Nuova: una donna ha partorito tra i sedili, col sostegno di tutto il personale del treno e di un'operatrice sanitaria a bordo. La bambina e la sua mamma stanno bene.

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Partorisce sul treno Frecciabianca: capotreno e ostetrica in videocall fanno nascere la bimba
donna incinta in treno

«Chiediamo un attimo di attenzione, per caso c’è un medico a bordo?». Questo l’annuncio che hanno sentito i passeggeri del treno ad alta velocità Freccia Bianca 8606, partito alle 7 da Roma Termini alla volta della stazione di Torino Porta Nuova.

Il treno ha improvvisamente arrestato la sua corsa all’altezza di Arquata Scrivia in provincia di Alessandria a causa delle contrazioni di una giovane passeggera in dolce attesa e della sua piccola che ha avuto una gran fretta di nascere.

Il viaggio si stava svolgendo regolarmene, tra i passeggeri un po’ assonnati, chi lavorava dal treno, chi leggeva un libro e il personale che si muoveva avanti e indietro portando gli snack. Tutto regolare fino a che il capo treno, Loredana Ferrari, ha fatto un’insolita richiesta al microfono, cercando un’ostetrica perché una donna era entrata in travaglio.

La neomamma ha iniziato ad avvertire forti dolori al basso ventre appena superata la stazione di Genova e si è rivolta al personale di Trenitalia che ha subito compreso che si stava per verificare una situazione eccezionale.

Sembrava che nulla andasse per il verso giusto quando alla domanda del personale nessun passeggero ha risposto all’appello, fino a che di corsa è arrivata un’operatrice sanitaria dell’ospedale di Pisa, Isabella Carnero, che ha proposto di fare una videochiamata con l’ostetrica dell’ospedale. L’ostetrica ha risposto divertita alla chiamata pensando fosse uno scherzo, dopo tutto non capita spesso di sapere che una donna sta per partorire in treno.

neonata e mamma

Una volta compresa l’urgenza del fatto ha iniziato a dare indicazioni a tutti “Cercate degli asciugamani” e una passeggera di 86 anni, diretta a Torino, ha subito tirato fuori dalla sua valigia una serie di asciugamani perfettamente impilati, profumati e puliti. «È stato quello il momento in cui ho capito che gli astri si erano allineati e quella bimba sarebbe nata» ha spiegato l’operatrice sanitaria.

In un secondo la carrozza si è trasformata in una sala parto. La capotreno ha tenuto le gambe della partoriente, il capo carrozza si avvicinava e allontanava con il cellulare tra le mani in modo che l’ostetrica collegata dall’ospedale vedesse bene ciò che stava accadendo e l’operatrice ha svolto alla perfezione tutte le manovre per far sì che la piccola venisse al mondo.

Così alle 12 in punto, dopo appena 40 minuti di travaglio, la piccola Anna ha visto il suo primo sole, dal finestrino del Frecciabianca. Dopo l'annuncio commosso della capotreno, della nascita di Anna, un applauso si è levato dalla prima all’ultima carrozza per la mirabolante impresa.

Il personale medico della Croce Verde ha raggiunto il treno e trasportato mamma e bimba all’ospedale  San Giacomo di Novi Ligure, dal quale hanno confermato che le due stanno benone.

Il convoglio poi ha ripreso la sua corsa, raggiungendo la stazione di Torino porta Nuova con 30 minuti di ritardo. Questa volta nessun passeggero ha sbuffato, nessuno si è rivolto innervosito al capotreno, confermando che alcuni eventi sono così potenti da cambiare le priorità di tutti i pendolari.

Cosa sarà mai una mezz’ora di ritardo, in confronto alla nascita di una nuova vita?

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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