Educare figli e figlie è paragonabile al funambolismo. L'equilibrio è la parola d'ordine: da una parte del filo c'è l'eccesso di zelo e protezione (rischiando di diventare genitori elicottero); dall'altro la libertà assoluta.
In questo scenario, negli ultimi decenni c'è una piccolissima parola che sembra aver assunto tratti paurosi: si tratta del "no", che papà e mamme stanno sempre più abbandonando con il timore da un lato di ferire e traumatizzare i bambini, dall'altro di minare il rapporto. Dire no diventa quindi difficile: si prova senso di colpa, ma allo stesso tempo frustrazione, e si cercano quindi frasi e giri di parole per arrivare comunque allo stesso risultato.
Eppure i no sono necessari. Ecco perché e come farlo senza troppe difficoltà.
Perché gli adulti hanno difficoltà a dire no ai bambini
Gli adulti, soprattutto quelli delle generazioni che si trovano ora con figli in età prescolare e scolare, possono sperimentare prima di tutto dei veri e propri sensi di colpa quando devono dire no ai propri figli. Come mai? In primo luogo desiderano proteggerli dalla delusione e dalla tristezza che derivano da questi no.
Ma non è tutto ascrivibile a questo senso di colpa. Accanto a esso c'è la paura di essere visti come genitori "cattivi" e troppo autoritari, che porta a cedere facilmente alle richieste dei bambini anche quando ciò potrebbe non rappresentare la scelta migliore a lungo termine.
Molti genitori, poi, evitano di dire no per non ferire i sentimenti dei propri figli e delle proprie figlie. Tuttavia, è importante riconoscere che far fronte alla delusione fa parte dell'apprendimento e della crescita emotiva dei bambini.
Come dire no ai bambini
Prima di tutto, è importante prendere consapevolezza del fatto che i no sono fondamentali per la crescita, senza sensi di colpa. Se non altro, perché è bene che bambini e bambine capiscano concretamente che non tutto è dovuto e che ogni tanto (se non nella maggior parte dei casi) nella vita non si ottiene sempre e facilmente ciò che si vuole.
La capacità di resilienza e di adattamento prende avvio anche da questo aspetto educativo.
A questo punto, però, come si dice no ai bambini e alle bambine?
Il tono di voce
Quando diciamo no ai bambini, il tono di voce è fondamentale. Meglio mantenere un tono calmo e assertivo, evitando di diventare aggressivi o irritati. Un tono gentile ma sicuro trasmetterà il messaggio che la decisione è definitiva e motivata da un amorevole senso di responsabilità, e non da un capriccio o dalla mera autorità.
Spiegare il perché del no
Oltre al tono di voce, è essenziale spiegare il motivo della negazione in modo semplice e comprensibile. I bambini e le bambine imparano attraverso la comprensione e quando capiscono le ragioni dietro una decisione sono più propensi ad accettarla senza sentirsi frustrati o rifiutati.
Perché è importante dire no ai nostri figli
Prima di tutto, perché è importantissimo imparare ad affrontare la frustrazione fin da piccoli. Dicendo no ai bambini, i genitori li aiutano quindi ad affrontare e gestire la frustrazione, insegnando loro che non sempre si può ottenere ciò che si desidera immediatamente. Questa capacità sarà utile nelle sfide future della vita.
Imporre dei limiti è poi cruciale per l'educazione dei bambini. I piccoli hanno bisogno di confini chiari per sentirsi al sicuro e protetti, sviluppando così una struttura di comportamento che li accompagnerà nella crescita.
Quando iniziare a dire i primi no
Ma quando iniziare a dire i primi no, dunque? La risposta è semplice: presto, in modo coerente e amorevole. Il consiglio è quello di dare ai bambini e alle bambine fin dai primi anni di vita risposte chiare, stabilendo limiti con fermezza amorevole fin dalla prima infanzia. Questo li aiuterà a comprendere le regole gradualmente, sentendole poi come sicurezza quotidiana.
Non va però dimenticato che è fondamentale adattarsi alle diverse fasi di crescita. Le esigenze dei bambini cambiano con gli anni. Modellare i no alle diverse fasi dello sviluppo dei figli è importante per garantire che le regole siano appropriate ed efficaci per favorire il loro benessere in maniera coerente.