Sono le 7:00, la sveglia suona e risveglia tutta la casa dal torpore del sonno, rumori provengono dal soggiorno, altri dalla cucina, solo dalla stanza di nostro figlio adolescente non si sente nulla, se non qualche lamento. La mattina spesso gli adolescenti non riescono a svegliarsi, occhi gonfi, mal di testa, gambe pesanti, sintomi inequivocabili di pochissime ore di sonno alle spalle. Ma quanto dovrebbero dormire gli adolescenti per alzarsi dal letto almeno al suono della seconda sveglia?
Perché per i ragazzi è difficile svegliarsi la mattina
Gli adolescenti tendono a fare fatica a svegliarsi per svariate ragioni, innanzitutto perché non dormono abbastanza. Secondo il Journal of Clinical Sleep Medicine gli adolescenti per essere in salute dovrebbero dormire tra le 9 e le 12 ore fino ai 12 anni e tra le 8 e le 10 ore tra i 13 e i 18 anni. Sembra un'infinità di tempo, considerando che i ragazzi dormono molte meno ore, ma riposare il giusto tempo ha svariati benefici, migliora l'attenzione, il comportamento, la memoria. A trarne beneficio sono anche qualità della vita, la salute fisica e mentale e l'emotività dei giovani.
La difficoltà a prendere sonno, però, potrebbe anche essere dovuta al fatto che in adolescenza c'è un ritardo nel rilascio della melatonina, uno degli ormoni che induce il sonno, da parte del cervello. Quindi i ragazzi sembrano non essere mai stanchi, fino a notte fonda, questo dà vita a un circolo vizioso. I ragazzi accendono il pc o la tv per guardare un film o scorrono i contenuti sul loro cellulare, riattivando così il loro cervello e rendendo sempre più complesso prendere sonno.
Il ruolo del cervello
Nell'adolescenza i cambiamenti ormonali scombussolano il ritmo circadiano dei ragazzi, ossia il loro orologio biologico, e l'organismo rilascia sempre più tardi la melatonina. Questo ormone viene prodotto dall'epifisi, ghiandola alla base del cervello, ed ha la funzione di favorire il sonno.
Ad agire negativamente sul ritmo circadiano e dunque sull'addormento degli adolescenti, però, sono anche le fonti di luce. Il fascio luminoso dopo essere entrato negli occhi dei ragazzi stimola le cellule della retina affinché inviino impulsi nervosi alla zona del cervello che controlla il ritmo circadiano. Gli impulsi dicono al cervello che deve interrompere la produzione di melatonina, per stare invece attivo e sveglio. Ecco perché gli schermi del telefono sarebbero da evitare prima di andare, o in caso di insonnia.
Cosa fare se tuo figlio non riesce ad alzarsi dal letto
Se nostro figlio la mattina proprio non ne vuole sapere di alzarsi dal letto, possiamo utilizzare questi metodi, che gli permetteranno di svegliarsi riposato al suono della sveglia:
- Evitare musica alta, pc e cellulare: i dispositivi digitali e la musica ad alto volume nelle orecchie, alterano il ciclo del sonno, è quindi molto importante evitare che i ragazzi ne facciano uso prima di andare a dormire. Sarebbe meglio spegnere tutto almeno un'ora prima di andare a letto.
- No all'alcol: le bevande alcoliche, tra i tanti danni che fanno all'organismo dei ragazzi, creano in loro assopimento, quindi potrebbero addormentarsi nel pomeriggio e non avere sonno di notte.
- No a caffè e nicotina: entrambe sostanze eccitanti, che quindi inducono il ragazzo a stare sveglio più del previsto.
- No ai farmaci stimolanti: se il ragazzo a scuola è distratto, serve che si alimenti meglio, dorma di più e faccia sport, non che assuma sostanze che promettono maggior concentrazione ma funzionano come eccitanti.
- Concordare l'ora della messa a letto: è inutile pretendere che nostro figlio adolescente vada a dormire alle 21.00 ma in base all'orario al quale punta la sveglia facciamogli capire che dormire almeno 8 ore è fondamentale. Cerchiamo anche di fare in modo che l'orario sia sempre lo stesso.
- Consigliamo al ragazzo una routine rilassante preserale: tisana, bagno caldo, musica rilassante.
- Luce al mattino: entriamo nella stanza e alziamo le tapparelle o in alternativa accendiamo la luce, è fondamentale che il ragazzo sia stimolato da una fonte luminosa per svegliarsi.