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29 Giugno 2023
15:30

Perché i bambini non possono bere bevande ghiacciate in estate

I bambini non devono bere bibite ghiacciate, soprattutto prima di entrare in acqua o di passare da un ambiente caldo a un freddo (magari perché c'è una forte aria condizionata). Il rischio è quello della congestione digestiva e di disturbi gastrici.

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Perché i bambini non possono bere bevande ghiacciate in estate
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Mantenere il bambino idratato in estate è particolarmente importante, ma bisogna offrire bibite e bevande nel modo giusto. Devono essere fresche, ma mai ghiacciate. L’acqua fredda può sembrare rinfrescante, ma in realtà può essere molto pericolosa per i piccoli, ma anche per gli adulti, perché può causare congestione.

Che cos’è la congestione?

La congestione è un blocco digestivo. È una reazione di difesa che il corpo attiva durante la digestione per mantenere la temperatura corporea costante. Dopo mangiato, il sangue fluisce nello stomaco e nell'intestino. In questa fase molto delicata, se si subisce un forte sbalzo termico, il corpo mette in atto un meccanismo cosiddetto di vaso-costrizione (restringimento dei vasi sanguigni) che diminuisce l'afflusso di sangue allo stomaco e all’intestino.

Questo provoca il blocco digestivo e purtroppo le conseguenze possono essere gravi.

Il bambino potrebbe inizialmente avvertire brividi e sudorazione fredda, pallore, sensazione di estrema stanchezza e spossatezza, poi crampi o mal di stomaco e dolore alla pancia, nausea e vomito. Potrebbe manifestarsi anche lo shock termico, causando svenimento.

La congestione può essere provocata dal consumo di una bibita ghiacciata, magari quando il piccolo è accaldato, ma dal consumo di un gelato. E può verificarsi anche se il bambino si tuffa in acqua (mare, piscina, lago, non c’è differenza) appena finito di mangiare o si mette a correre o giocare. Diventa tutto ancor più grave se lo shock termico subentra mentre sta nuotando, perché potrebbe rischiare di annegare.

congestione bambina

Perché i bambini sono maggiormente a rischio congestione?

I bambini sono delicati e più soggetti agli sbalzi termici. A essere immaturo non è solo il sistema termoregolizzatore, ma anche l’apparato digestivo. Inoltre, c’è un altro pericolo: spesso non sanno riconoscere i sintomi di una congestione, sono troppo impegnati a giocare, a divertirsi per fermarsi perché avvertono le prime sensazioni di malessere. Di solito, quando si accorgono di stare male, ormai il danno è fatto.

Come si previene

Il problema si può facilmente prevenire evitando di bere o mangiare prodotti troppo freddi quando si è al caldo. È meglio proporre al bambino dell’acqua a temperatura ambiente. Può non essere ugualmente piacevole, ma si idraterà e disseterà nello stesso modo. È poi molto importante.

  • Tenere il bambino a riposo in luogo fresco dopo i pasti
  • Fare in modo che non passi bruscamente dal caldo ad un ambiente freddo
  • Non tuffarsi subito in acqua dopo aver mangiato o bevuto o svolgere un’attività fisica intensa.
  • Deve bagnarsi gradualmente, partendo prima dai polsi e dalle tempie, per abituare il corpo alla diversa temperatura, ed evitare il cosiddetto shock termico
  • Non lasciamoli mai da soli in acqua
Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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