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2 Settembre 2023
15:00

Perché i bambini picchiano?

I bambini picchiano spesso perché non sanno ancora gestire emozioni e sentimenti e non sanno esprimere in altro modo quello che provano. Quando litigano, ecco come dobbiamo comportarci.

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Perché i bambini picchiano?
Perché i bambini a volte picchiano?

Molti genitori rimangono senza parole quando gli insegnanti di scuola raccontano loro che spesso i loro figli alzano le mani e picchiano altri bambini. Magari a casa o quando sono con i genitori, anche insieme ad altri coetanei, sono degli angioletti. E poi si scopre che ogni tanto esplodono in piccoli o grandi gesti di aggressività. Viene a volte spontaneo chiedersi perché i bambini picchiano altri bambini e cosa scatena questo comportamento.

Allarmarsi è inutile, perché si tratta di un comportamento abbastanza comune, a ogni età. Bisogna però capire qual è la causa scatenante di tali comportamenti e come far capire ai nostri figli che per nessuna ragione al mondo si devono mai alzare le mani. Non è facile, ma con calma e pazienza si possono evitare queste situazioni spiacevoli.

Perché i bambini picchiano senza motivo?

Prima di prendere provvedimenti e capire cosa possiamo fare come genitori, dobbiamo comprendere cosa spinge i nostri figli a essere aggressivi con i compagni di scuola, con i fratelli e le sorelle o anche con noi genitori. Sono tanti i motivi per cui i bambini, anche molto piccoli, picchiano, alzano le mani, tirano calci. Non sanno gestire ancora emozioni e sentimenti, non sanno esprimere quello che provano, non hanno ancora interiorizzato la regola che prevede di non alzare la voce o usare violenza sulle altre persone. Si tratta di un lungo percorso di educazione e di apprendimento, che vede i genitori in prima linea a spiegare ai figli che la violenza non è mai la risposta.

Cosa scatena l'aggressività nei bambini?

Secondo gli psicologi, possono essere diversi i motivi che spingono un bambino piccolo a reagire con aggressività, anche senza che gli adulti notino un apparente motivo:

  1. non sa esprimere cosa prova o il problema che deve affrontare, quindi si arrabbia e tutta la tensione accumulata finisce per sfogarsi in questo modo: molto spesso capita nei bambini molto piccoli che non sanno ancora parlare e, quindi, si esprimono "con il corpo"
  2. i bambini possono assorbire le tensioni nell'ambiente in cui vivono: in una situazione famigliare in cui le liti sono all'ordine del giorno, in cui lo stress è sempre presente, in cui ci sono tanti problemi da affrontare, i nostri figli possono finire per assimilare questo clima tutt'altro che calmo e piacevole e sfogarsi nell'unico modo che conoscono
  3. il bambino non ha limiti, non ha regole, non sa quando deve fermarsi, non sa quali sono i paletti entro i quali agire: questo è il risultato di una genitorialità insicura, poco presente, fragile, che non dà regole chiare e punti fermi ai bambini che, di conseguenza, non sanno come comportarsi
  4. talvolta i bambini possono risultare aggressivi a scuola perché non sono stimolati nel modo giusto: annoiandosi e non trovando altra valvola di sfogo per esprimersi, usano questa modalità "manesca" anche per farsi notare, per chiedere attenzione
  5. il bambino si sente minacciato nel suo spazio, soprattutto in quello di gioco, che di solito i piccoli sono soliti difendere come meglio possono: non è un caso se spesso le liti sono proprio per giocattoli oppure oggetti che entrambi i contententi vogliono usare in esclusiva
bambini litigano

Cosa fare se il bambino alza le mani?

I genitori, così come gli insegnanti e gli educatori, ovviamente non devono stare a guardare. In caso di lite è sempre bene intervenire, con calma e con pazienza, separando i due bambini e cercando di parlare con loro. Mettersi alla loro altezza è fondamentale per guardarli negli occhi e far capire che siamo lì per ascoltare le loro ragioni e cercare di mediare, trovare un punto di incontro tra le due posizioni.

Quello che possiamo fare ogni giorno è:

  • dare il buon esempio, perché i bambini sono come delle spugne che assorbono i nostri atteggiamenti e sentono le nostre tensioni
  • cercare di non organizzare troppo le giornate dei bambini, lasciando dei momenti di riposo e anche di noia, perché la rabbia potrebbe esplodere quando si è troppo stanchi per ragionare
  • ascoltare sempre i bambini, concentrandoci sulle loro espressioni, verbali e del corpo, per entrare in empatia con loro cercandoci di metterci nei loro panni per comprenderli meglio
  • il contatto fisico per calmare i bambini arrabbiati può essere più utile di una minaccia di punizione o delle nostre grida: dobbiamo rimanere calmi noi in primis, per trasmettere questa calma
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