Perché per i bambini è importante sognare

Sognare fa bene, soprattutto ai più piccoli. Tutti sogniamo: alcune persone lo ricordano meglio e altri un po' meno. Dipende anche dalla fase in cui i sogni si manifestano. Perché per i bambini è importante sognare? Per loro i sogni rappresentano un tassello importante per lo sviluppo e la crescita.

Molti ricercatori e studiosi hanno cercato di capire quando i neonati iniziano a sognare, cosa sognano e perché. Ovviamente non sono ancora arrivati a una conclusione certa. Quello che sanno con sicurezza, però, è che sognare fa benissimo ai bambini, per consolidare quello che hanno appreso durante la giornata e fare in modo che le esperienze vissute, anche se in tenerissima età, possano aiutarli ad affrontare meglio ogni giorno della loro vita, presente e futura.

Quando iniziano a sognare i bambini?

Già durante la gravidanza, il bebè inizia a sognare nel grembo materno. Recenti studi sui neonati hanno svelato, infatti, che i sogni iniziano a formarsi non appena i bimbi ricevono stimoli dal mondo esterno. E sappiamo benissimo che questo avviene già quando sono nel pancione. Qui dentro possono percepire suoni, la voce della mamma, sensazioni tattili, olfattive e gustative sempre legate alla madre. Secondo gli esperti, poi, un neonato che dorme 18 ore durante il giorno, ne trascorre ben 8 a sognare.

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di Sophia Crotti

Cosa sognano i neonati

Purtroppo questo non possiamo saperlo: quando si svegliano, infatti, i neonati non possono raccontarci le immagini che sono apparse loro in sogno. Il contenuto di quello che i bambini sognano quando dormono è un mistero che, probabilmente, rimarrà tale per sempre. Gli studiosi, però, hanno potuto analizzare come si comportano i bambini nella fase R.E.M. e qual è l loro attività cerebrale in questo momento del sonno. Da qui si è partiti con ipotesi anche sui contenuti dei sogni.

Quando sognano, neonati e bambini si muovono tantissimo, si agitano, alzano mani, piedi, gambe e braccia, possono anche piangere e lamentarsi (talvolta manifestano anche il cosiddetto pavor nocturnus, la paura notturna di cui poi non si ricordano più). Quando sogna il neonato assume caratteristiche tipiche di quanto è sveglio, come se volesse ripercorrere alcune esperienze fatte e alcune emozioni vissute durante la giornata.

A cosa servono i sogni per i neonati

Secondo i ricercatori, sognare potrebbe aiutare i bambini a fissare meglio nella loro mente gli stimoli esterni ricevuti durante il giorno e le prime esperienze vissute. Il cervello, in questo caso, riceverebbe tutta una serie di impulsi che porterebbero il bimbo a rivivere situazioni che ha già visto nella realtà, così da memorizzare al meglio la risposta da dare se dovessero ripresentarsi nuovamente.

I sogni sarebbero, dunque, fondamentali per la crescita dei neonati, perché li aiuterebbero a memorizzare le esperienze e a fare associazioni tra stimoli esterni ricevuti e risposte date. Un ottimo esercizio notturno per essere più reattivi e consapevoli del mondo che li circonda quando sono svegli.

Secondo gli studi più recenti, però, l'attività onirica non avrebbe ripercussioni solo sulla memoria, sulla struttura cerebrale e sullo sviluppo dei neonati, ma anche dei bambini più grandicelli. È stato scoperto che dai 5 agli 11 anni, pian piano, anno dopo anno, il sogno chiaro dei bimbi inizia a diventare sempre più simile a quello degli adulti, più simbolico e astratto, meno realistico. A quest'età è anche più facile sapere cosa sognano, visto che sono in grado di raccontarlo. Questo diventa uno strumento utile per i bambini stessi, per conoscersi un po' meglio e gestire le proprie emozioni durante il giorno. Ma lo è anche per genitori ed educatori che possono imparare a conoscere meglio i bimbi, proprio attraverso i loro sogni notturni.