Le calze elastiche servono a prevenire l’insorgenza di trombosi venosa profonda dopo il parto cesareo. Trattandosi di un intervento chirurgico c’è infatti il rischio che si formino dei coaguli di sangue nelle gambe della mamma. Per evitarlo, i medici raccomandano alle donne in dolce attesa che hanno in agenda un parto cesareo programmato di acquistare e di mettere nella valigia per il parto delle calze elastiche, chiamate anche calze antitromboemboliche o calze elastocompressive, che favoriscono la circolazione sanguigna. La gestante è tenuta a indossarle per tutta la durata della degenza e anche a domicilio fino a quando continua la terapia sottocutanea con eparina a basso peso molecolare o riprende comunque una buona mobilizzazione.
A cosa serve la calza elastica post cesareo?
Le calze elastiche sono dei veri e propri dispositivi medici con la funzione di prevenire la formazione di trombi, cioè di coaguli di sangue, dopo un intervento chirurgico, come il parto cesareo. Si tratta di calze elastiche a compressione graduata, solitamente di colore bianco, che esercitano una diversa intensità di pressione sulle gambe della mamma. In sostanza, comprimono la gamba dalla caviglia alla coscia favorendo la circolazione e il ritorno venoso del sangue dal basso verso l’alto, riducendo il rischio di trombosi.
Quanto tempo si devono tenere le calze antitrombo dopo il cesareo?
Dopo il cesareo e la nascita del piccolo, le calze elastiche vanno mantenute indosso per tutta la durata del ricovero.
Solitamente con la ripresa della mobilizzazione o con la cessazione della terapia con eparina a basso peso molecolare (una profilassi che viene sempre eseguita per 7-10 giorni dopo il taglio cesareo) si può via via abbandonare l'uso di questi dispositivi. Con il passare dei giorni, infatti, il rischio di trombosi si riduce in modo importante.
Le calze antitrombo servono anche dopo il parto naturale?
Le calze antitrombo non vengono indossate in caso di parto naturale, salvo che la donna non presenti specifici fattori di rischio per quanto riguarda la salute dei suoi vasi sanguigni. Nello specifico, come riportano le linee guida internazionali, è opportuno che la mamma che partorisce spontaneamente indossi le calze elastiche nel caso in cui presenti fattori di rischio tra cui:
- Sovrappeso (BMI > 25)
- Vene varicose
- Età superiore ai 35 anni
- Inadeguata mobilizzazione
- Preeclampsia
- Distacco di placenta
- Gonfiore alle gambe
- Griglia vascolare sulle gambe
- Disturbi emorragici
- Sindrome convulsiva
Ovviamente le calze sono irrinunciabili per quelle gestanti che in passato hanno già subito un evento tromboembolico o presentano uno stato trombofilico.