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1 Gennaio 2024
10:00

Perché si festeggia l’onomastico?

L'onomastico è quel giorno in cui si festeggiano tutti gli omonimi del Santo a cui il giorno è dedicato. Nel sud Italia è una vera e propria festa per grandi e piccini, ma anche all'estero esistono diverse interessanti tradizioni.

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Perché si festeggia l’onomastico?
onomastico

L'onomastico è la ricorrenza durante la quale si festeggiano tutte le persone che si chiamano come il Santo a cui il giorno è dedicato. La tradizione cattolica cristiana dedica infatti ogni giorno al ricordo di un Santo della Chiesa.

Il nome di ciascuno di noi viene scelto con cura dai genitori e sarà il nostro marchio di fabbrica per tutta la vita, per questo è importante dedicare un giorno alla sua celebrazione in famiglia. Anche per i nomi stranieri, particolari e originali esiste l'onomastico. Nonostante siano nomi adespoti, quindi privi di un Santo con lo stesso nome, a loro è dedicato il 1 novembre, il giorno di Ognissanti.

Quando e perché si festeggia l'onomastico

Ognuno di noi festeggia l'onomastico nel giorno dedicato al Santo con il suo nome. Basta acquistare un calendario che riporta anche il nome del Santo del giorno o cercare online e si può scoprire il giorno del proprio onomastico.

onomastico

Tuttavia, la tradizione dell'onomastico è legata ai nomi classici o della tradizione, non esistono Santi con tutti i nomi che possiamo scegliere per nostro figlio o nostra figlia. Ma niente panico: potremo festeggiarli il 1 novembre, giorno dedicato dalla chiesa cattolica a tutti i Santi.

Festeggiare l'onomastico è molto importante per ricordare al bambino perché abbiamo scelto proprio quel nome, magari il bimbo deve proprio il suo nome alla nostra stima per il suo Santo. In alcuni casi l'onomastico coincide con il compleanno del piccolo perché i genitori si lasciano ispirare dal Santo del giorno e scelgono così il nome del loro bambino.

Onomastico: significato e tradizioni

L'origine dell'onomastico affonda le sue radici nel Medioevo. La tradizione cristiana e ortodossa ha sempre ritenuto il giorno dedicato ad ogni Santo molto importante, sembrava infatti che un bimbo nato in una particolare data traesse dal Santo del giorno delle caratteristiche del comportamento e del carattere. Inoltre, un tempo non veniva registrato con precisione il giorno di nascita di ogni individuo, per questo si festeggiava il piccolo nel giorno dedicato al suo nome. Per la Chiesa, la tradizione di dare ai bimbi un nome che avesse un Santo di riferimento era così importante che alcuni parroci chiedevano che al nome del bimbo o della bimba, se non presente tra i nomi dei Santi, venisse aggiunto il nome di un Santo, che il piccolo o la piccola avrebbe avuto solo in quell'occasione.

torta

In Italia l'onomastico è molto sentito soprattutto al sud, poiché è proprio nelle regioni meridionali che un tempo era molto vivo e forte il senso religioso e le persone erano devote ai Santi, convinte che intervenissero nelle loro vite.

La tradizione nel sud Italia è quella di festeggiare l'onomastico di grandi e piccini come fosse una festa di compleanno, via libera a regali, bigliettini d'auguri, telefonate dai parenti, dolci da scambiare in ufficio con i colleghi.

In particolare a Napoli si tramandava la tradizione della cacciata, che consisteva nell'andare a caccia di cioccolatini e pasticcini che i parenti portavano a casa del festeggiato nel giorno del suo onomastico. Proprio per questo ancora oggi si tende a comprare un bel vassoio di paste per festeggiare l'onomastico, in attesa che qualcuno venga a fare gli auguri.

Non solo in Italia, l'onomastico è una tradizione cattolica e ortodossa che dunque si è diffusa anche all'estero, in Finlandia, Francia, Inghilterra e Svezia per esempio.

In Russia in particolare vi era, nel periodo pre rivoluzionario, una precisa tradizione legata all'onomastico. Innanzitutto i genitori non annunciavano la  nascita del loro bimbo nel giorno del suo compleanno, ma solo dopo il battesimo, quando ormai erano sicuri della sua buona salute. Questo ci fa capire quanto poco contasse il compleanno, ad essere davvero importante era l'onomastico del bambino, infatti il nome che gli veniva dato era quello del Santo del giorno del suo battesimo, affinché gli togliesse il malocchio. Si era soliti nel giorno dell'onomastico dei bambini, regalare loro delle immaginette del Santo protettore, delle paste ripiene, focacce e pane, purché tutto fosse prodotto al forno.

Come si festeggia l'onomastico

L'onomastico non è ugualmente sentito ovunque, alcuni bambini nemmeno sanno quando è il giorno del Santo al quale è dedicato il loro nome. Altri invece ricevono auguri e regali, appositamente per il loro onomastico, altri organizzano festicciole tra i parenti con tanto di dolci e leccornie.

Ci sono poi degli onomastici speciali, per esempio il 14 febbraio, giorno dedicato a San Valentino, è usanza festeggiare gli innamorati oltre a coloro che si chiamano Valentino o Valentina. Inoltre, ogni Comune ha un Santo patrono e in quel giorno la più grande festa per gli omonimi del Santo è quella di rimanere a casa da scuola.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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