Le perdite da impianto sono delle piccole perdite vaginali di sangue, che si verificano durante la gravidanza, precisamente nelle prime settimane. Essendo simili allo spotting che precede il ciclo, potrebbero farci pensare che non siamo incinte o preoccuparci dell'eventualità di un aborto spontaneo. In realtà sono un fenomeno del tutto naturale, a causarle è infatti l’impianto dell’ovulo fecondato nell’utero che, fondendosi con l'endometrio, crea un leggero sanguinamento.
Cosa sono le perdite da impianto
Le perdite da impianto sono piccole emorragie di breve durata che si verificano a causa della migrazione dell’embrione dalla tuba di Falloppio all’utero e al successivo attaccamento della cellula uovo fecondata all’endometrio. Questa fusione può, in alcuni casi, causare un lieve sanguinamento. Queste perdite, però, non si verificano in tutte le donne e soprattutto nemmeno in tutte le gravidanze, anzi si stima che avvengano solo nel 15-25% delle gravidanze.
Quando si presentano le perdite da impianto
Le perdite da impianto si verificano nel momento dell’annidamento dell’embrione all’endometrio, dunque tra una e due settimane dopo il concepimento, considerando che la sopravvivenza degli spermatozoi all’interno dell’utero è di 5 giorni.
Alcune donne sono indotte a pensare che la gravidanza sia a rischio, altre addirittura non riconoscono di essere incinte, confondendo le perdite per il loro ciclo. Ma se abbiamo un ciclo mestruale regolare dobbiamo tenere presente che le perdite da impianto si verificano qualche giorno prima dello stesso.
Caratteristiche e sintomi delle perdite da impianto
Le perdite da impianto sono molto simili allo spotting premestruale, sono poco abbondanti, dal colore rosato o marroncino, a volte dalla consistenza mucosa. Inoltre sono spesso associate a qualche sintomo come:
- leggero aumento della temperatura corporea
- fastidi o dolori all’utero
- leggeri crampi addominali
Come capire se si tratta di perdite da impianto o mestruazioni?
Molte donne confondono le perdite da impianto per le mestruazioni o per lo spotting premestruale, non riconoscendo di essere incinte o pensando di aver perso il loro bambino. In realtà molte sono le differenze:
- Le perdite da annidamento, a differenza del ciclo, provocano una sintomatologia più lieve, crampi e dolori uterini leggeri. Il ciclo mestruale, invece, può essere accompagnato da dolori alla schiena, stanchezza, dolore al seno, nausea e diarrea in alcuni casi.
- Il colore delle perdite da impianto è rosato o marroncino, ben diverso dal colore rosso vivo dei primi giorni del ciclo mestruale.
- La consistenza delle perdite da impianto può essere più o meno liquida a seconda del muco contenuto ma in generale tende ad essere molto viscosa.
- Il flusso delle perdite da impianto è ben diverso da quello del ciclo, debole e di scarsa durata.
Quanto durano le perdite da impianto
Le perdite da impianto sono di breve durata, non si presentano mai per più di 3-4 giorni. Proprio in questo si differenziano dal ciclo mestruale, durante il quale le donne possono perdere sangue anche per un'intera settimana.
Il flusso è poi molto leggero, se invece notiamo copiose perdite di sangue rosso vivo dobbiamo subito rivolgerci al nostro ginecologo. Se le perdite sono abbondanti e si verificano dopo che abbiamo avuto la conferma di essere in dolce attesa, potrebbero essere la sintomatologia di un aborto spontaneo. Il rischio di aborto è maggiore nelle prime settimane dopo il concepimento ed è generalmente accompagnato da intensi dolori uterini.
In ogni caso ciò che più conta è la nostra serenità, non indugiamo ad alzare la cornetta e chiamare il nostro medico di fiducia, anche per essere semplicemente tranquillizzate e lasciare che la gravidanza prosegua al meglio.