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2 Agosto 2023
17:00

Piano del parto: cos’è e a che cosa serve il piano nascita

Il piano del parto è un documento, redatto dalla mamma, che racchiude tutte le sue preferenze riguardo a travaglio, parto, cure del neonato e allattamento. Si deve allegare alla cartella clinica, prima del parto. Non è vincolante per il personale medico, soprattutto in caso di emergenza, ma è uno strumento importante per creare un legame di fiducia con la partoriente.

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Piano del parto: cos’è e a che cosa serve il piano nascita
piano del parto

Il piano del parto è un documento che la donna può preparare durante la gravidanza, in cui indica in modo preciso che cosa desidera per il suo travaglio, per il suo parto, ma anche per la cura del bambino e l’avvio dell’allattamento.

È più appropriato chiamarlo “piano nascita”, perché questa definizione deriva dal termine inglese birth plan, e non riguarda solo il parto, ma anche l'accudimento del bimbo e della sua mamma dopo la nascita.

Nel piano, di deve tener conto anche di quelle che sono le indicazioni del medico e degli standard dell'ospedale o del punto nascita. Dovrebbe essere allegato alla cartella clinica e consegnato a chi assisterà il parto. Non deve essere vissuto come un iter obbligatorio: la mamma in attesa è libera anche di non fare nulla, ma è molto utile, prima di tutto per prendere consapevolezza dei propri diritti e poi perché rispecchia le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità sul parto fisiologico e contrasta la violenza ostetrica.

Cos'è il piano nascita e a cosa serve?

Il piano del parto è una registrazione scritta di ciò la donna desidera durante il travaglio, il parto e l’accudimento del neonato subito dopo la nascita. È un documento importante, perché dà voce alla futura mamma e svolge un ruolo di difesa per la donna, che al momento del parto potrebbe non essere in grado di comunicare chiaramente per se stessa.

Serve, inoltre, come monito per rispettare le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità sul parto fisiologico e rispettoso, quindi evitando interventi non necessari, per esempio per velocizzare la nascita (come l’episiotomia di routine), ma non si scontra con gli interventi medici necessari. La donna deve essere consapevole che, nonostante il piano nascita, potrebbe non essere sempre accontenta se dovessero subentrare complicazioni per la salute sua e del nascituro.

Il piano del parto serve anche a rispettare le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità sul parto fisiologico e rispettoso

Il piano dove essere firmato e allegato alla cartella clinica della gestante. Può sembrare molto impegnativo, ma in realtà non è difficile. Prima di tutto non dobbiamo crearne uno da zero: molti ospedali hanno un modulo standard o un opuscolo che possiamo compilare a nostro piacimento. Inoltre, è sempre meglio rivedere il piano di nascita con il proprio ginecologo durante la gravidanza. Ad esempio, se la gravidanza è ad alto rischio, possiamo redige un birth plan specifico, prendendo in considerazione quelli che potrebbero essere gli interventi medici necessari.

Come preparare il piano del parto

Per preparare un piano nascita, bisogna prima di tutto informarsi sul decorso della propria gravidanza e sulle opzioni a disposizioni durante travaglio, parto e post partum. Sono due i professionisti di riferimento: il nostro ginecologo, che potrà rispondere a tutte le domande durante le visite, e le ostetriche. Gli incontri con le ostetriche di solito avvengono nei corsi pre parto e sono fondamentali per comprendere il valore del bith plan ma anche per sapere che cosa inserire.

Il piano di nascita dovrebbe includere le preferenze su:

  • Monitoraggio fetale del bambino
  • Opzioni di terapia e gestione del dolore
  • Rimanere idratati
  • Movimenti e posizioni durante il travaglio
  • Esami vaginali e cervicali
  • Metodi per far progredire il travaglio
  • Chi dovrebbe essere in sala parto
  • Misure di comfort durante il travaglio e il parto
  • Utilizzo dell’episiotomia
  • Clampaggio ritardato del cordone ombelicale e conservazione del sangue cordonale
  • Tecniche per favorire il legame con il bambino dopo la nascita
  • Allattamento
  • Assistenza medica neonatale del bambino
  • Visitatori dopo la nascita
  • Il tuo recupero dopo il parto
  • Qualsiasi tradizione religiosa o culturale

Insieme alle informazioni sopra elencate, è importante includere anche informazioni logistiche, come i nomi e il contatto del partner e di eventuali persone di supporto (come una doula). Dovremmo anche includere il nome del nostro ginecologo privato.

scrivere piano parto

Informazioni non mediche da includere in un piano di parto

Concentrarsi sulle procedure mediche è normale, ma ricordiamoci anche di altri aspetti importanti:

  • Chi accompagnerà te e il bambino a casa dall'ospedale
  • Quando installare il seggiolino per auto
  • Chi si prenderà cura di eventuali bambini più grandi e li porterà in ospedale
  • Chi si prenderà cura e guarderà gli animali domestici
  • Chi si prenderà cura dei fratellini
  • Chi, se qualcuno, starà con te durante i primi giorni del bambino a casa

Ovviamente queste non sono informazioni che il personale sanitario deve sapere, ma averle pianificate in anticipo può aiutare ad affrontare il parto più serenamente. Dopotutto, con così tanto da organizzare, è facile essere sopraffatti.

Esempio di piano parto

Qui possiamo trovare un esempio di piano del parto da utilizzare come fac simile. Completa e inserisci per ogni voce solo le opzioni che rispecchiano i tuoi desideri.

Data ……………………………………

Alla cortese attenzione della Direzione dell’Ospedale….. Alle Ostetriche e ai Dottori della sala parto dell’ ospedale …..

Oggetto: Piano del parto di …… (nome e cognome dei genitori)

Abbiamo scelto di partorire presso il vostro ospedale perché riteniamo che sia la scelta migliore per accogliere la/il nostra/o bambina/o. Durante la gravidanza abbiamo maturato alcune richieste, che speriamo possano essere esaudite. Queste sono per noi molto importanti, per poter vivere serenamente la nascita di….(nome del bambino/a)…

Siamo consapevoli del fatto che qualora si presentasse una reale necessità di intervenire non esiteremo a seguire le vostre indicazioni e ci affideremmo a voi in quanto professionisti sanitari. Questi sono i nostri desideri e le nostre informazioni personali:

Informazioni personali

  • Nome e cognome completo
  • Nome e cognome del partner o della persona di supporto:
  • Data odierna:
  • Data presunta del parto (o data di induzione):
  • Nome e informazioni di contatto del ginecologo curante:
  • Nome dell'ospedale e contatti:
  • Nome e informazioni di contatto di Doula:
  • Nome e informazioni di contatto del pediatra:

Si prega di notare che ho:

  • streptococco di gruppo B
  • diagnosi di herpes genitale
  • incompatibilità Rh con il bambino
  • diabete gestazionale
  • paura degli aghi
  • subito violenza ostetrica in passato

Il parto è previsto come:

  • Vaginale
  • Taglio cesareo
  • Parto in acqua
  • Parto indotto

Nella stanza prima e/o durante il travaglio vorrei:

  • Partner:
  • Genitori:

Durante il travaglio vorrei:

  • Musica
  • Luci soffuse
  • silenzio
  • Personale ospedaliero limitato
  • Indossare i miei vestiti
  • Indossare le mie lenti a contatto per tutto il tempo
  • Il mio partner o un fotografo assunto per filmare e/o scattare foto
  • Poter bere o mangiare, se approvato dal medico

Vorrei trascorrere la prima fase del travaglio:

  • In piedi
  • Sdraiata
  • Sotto la doccia
  • Nella vasca da bagno

Non sono interessata a:

  • Un clistere
  • Rasatura della mia area pubica
  • Un catetere urinario
  • Una linea endovenosa (IV), a meno che non sia indicato

Vorrei che il monitoraggio fetale fosse:

  • Continuo
  • Intermittente
  • Eseguito solo con doppler
  • Eseguito solo se il bambino è in difficoltà

Vorrei che l’induzione avvenisse:

  • la prima volta con metodi naturali come la stimolazione del capezzolo, prima di provare tecniche farmacologiche
  • con fettuccia gel di prostaglandine
  • con amniotomia
  • con mediante rottura della membrana
  • con ossitocina per via endovinosa

Per alleviare il dolore, mi piacerebbe usare:

  • Digitopressione
  • Agopuntura
  • Tecniche di respirazione
  • Terapia del freddo
  • Demerol
  • Distrazione
  • Terapia del caldo
  • Ipnosi
  • Massaggio
  • Meditazione
  • Riflessologia
  • Epidurale

Durante l’espulsione vorrei stare in posizione:

  • Squat
  • Semi-reclinato
  • Sdraiata su un fianco
  • In ginocchio
  • In piedi
  • Appoggiata al mio partner o a una persona di supporto

Vorrei un'episiotomia :

  • solo dopo massaggio perineale o impacchi caldi
  • piuttosto che rischiare uno strappo
  • solo come ultima risorsa
  • con anestesia locale

Subito dopo la nascita, vorrei:

  • che il mio partner o una persona di supporto per tagliare il cordone ombelicale
  • Tagliare il cordone ombelicale solo dopo che smetta di pulsare (clamping ritardato del cordone )
  • Depositare il sangue del cordone ombelicale
  • Donare il sangue del cordone
  • Attendere che la placenta sia espulsa spontaneamente e senza assistenza

In caso di taglio cesareo, vorrei:

  • Una seconda opinione
  • Assicurarmi che tutte le altre opzioni siano state esaurite
  • Rimanere cosciente
  • l'intervento spiegato mentre accade
  • Il mio partner o una persona di supporto per tenere il bambino il prima possibile
  • Avere comunque il ​​bambino sul mio petto subito dopo nascita

Vorrei tenere il bambino:

  • Immediatamente dopo il parto
  • Dopo la pesatura
  • Dopo essere stato pulito e fasciato

Vorrei nutrire il bambino:

  • Solo con latte materno
  • Solo con formula
  • Su richiesta
  • Con l'aiuto di uno specialista dell'allattamento

A chi consegnare il piano del parto?

Il piano di nascita va allegato alla cartella clinica e consegnato al personale sanitario al momento del ricovero. È importante, come abbiamo detto, prima di presentarlo, confrontarsi con il medico e le ostetriche, per verificare che le richieste possano essere realmente soddisfatte. Per fare un esempio: è inutile chiedere un parto in acqua, se la sala parto non è dotata di vasca, così come bisogna essere consapevoli che, se al momento del nostro parto, ci sono altre tre gestanti che vogliono usare la vasca, potremmo dover optare per un’alternativa.

Il piano può essere cambiato in qualsiasi momento, anche quando inizia il travaglio. Potremmo pensare di non essere interessate a un'epidurale, ma dopo un'induzione di 30 ore, l'epidurale è esattamente ciò di cui potremmo avere bisogno. Se quindi cambiamo idea, non dobbiamo fare altro che informare tempestivamente il personale sanitario.

I piani di nascita sono strumenti importanti per la comunicazione e la gestione delle aspettative. Tuttavia, è importante mantenere una mente aperta, avere aspettative realistiche e rimanere flessibili.

piano nascita

Il piano del parto ha valore legale?

Il piano del parto in Italia non ha valore legale e i medici non sono vincolati a rispettarlo. Possiamo definirlo un contratto di fiducia tra la partoriente e l’ospedale, ma la verità è che trattasi di documento firmato da una sola parta. I punti nascita più attrezzati e illuminati lo accettano con piacere, anzi, lo propongono alla mamma per capire quali siano le sue richieste e spiegarle con attenzione quali procedure mediche rende le nascite più sicure.

Se qualcosa va storto?

In caso di complicanze o urgenze, sarà il personale medico a decidere quale sia la procedura migliore per salvare la mamma e il suo bambino, a prescindere dal piano. In quel caso, sulla cartella clinica il medico dovrebbe riportare le motivazione per cui il birth plan non è stato rispettato.

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