Spesso pensiamo che le abilità motorie abbiano bisogno di grandi spazi e attrezzature per potersi esprimere: sicuramente le attività all’aria aperta sono sempre molto consigliate, ma quando per vari motivi non è possibile uscire, le nostre case, anche piccole, posso trasformarsi in avventurosi percorsi di stimolazione motoria!
L'importanza dei giochi di movimento
Per i bambini il movimento è un bisogno irrinunciabile: sia per lo sfogo che l’attività motoria rappresenta all’interno della giornata, sia perché lo sviluppo motorio è inevitabilmente connesso allo sviluppo globale del bambino. Infatti, è anche grazie al movimento che il bambino costruisce l’immagine di sé ed il proprio senso di auto-efficacia, sperimenta spazi e tempi, rapporti causali azioni-reazioni, ipotizza e apprende strategie nuove, oltre ovviamente a diventare sempre più veloce, coordinato e armonico nell’esecuzione.
Ideare un percorso di stimolazione motoria fai da te
Come fare quindi per conciliare questo bisogno con uno spazio ristretto (magari senza distruggere casa)? Sembrerà banale e sicuramente a qualche bambino è già venuto in mente spontaneamente: creiamo un percorso con ciò che abbiamo in casa!
Il materiale
Pensiamo a quanto materiale possiamo trovare nelle nostre stanze: cuscini, sedie, tavoli, nastri e\o stracci da legare, panni di varie dimensioni, pennarelli…Qualsiasi oggetto ci può tornare utile!
La progettazione
La fase di progettazione è già essa stessa una dimostrazione dell’incredibile capacità di organizzazione, pianificazione, problem solving e immaginazione del bambino!
Immaginiamolo infatti mentre raccoglie cuscini e li dispone per terra, crea uno slalom con oggetti vari, inventa i movimenti da fare nei passaggi più stretti. L’adulto può aiutarlo nella progettazione e nella realizzazione, lasciando che il piccolo condivida con lui idee e proposte, stabilendo che materiale si può utilizzare.
La realizzazione dei percorsi: abilità in gioco
Le possiblità per la realizzazione del percorso per la stimolazione motoria sono mille: cuscini per terra su cui saltare, pennarelli o piccoli oggetti da schivare, tavoli o sedie a cui passare sotto o sopra, nastrini o spago legati per essere saltati via. Ma non è finita qui, a tutto questo possiamo aggiungere molteplici variazioni! Possiamo variare ritmo e fare il percorso come una lumaca o come una lepre, oppure cambiare andatura e fare il percorso su un piede, saltando a piedi uniti, sulle punte, camminando con tacco-punta che si toccano, o ancora provare a farlo tenendo in mano o in bocca un cucchiaio con sopra una pallina da non far cadere, o ad occhi chiusi seguendo le indicazioni di un fratello o un genitore che ci guidano! Quante abilità in gioco! Equilibrio statico e dinamico, passaggi posturali, coordinazioni cinetiche semplici e complesse, coordinazione occhio-mano e occhio-piede.
Disegnare il percorso: dallo spazio percepito a quello rappresentato
Una chicca finale? Si può disegnare il percorso che si è inventato!
Questo infatti aiuta il passaggio ed il consolidamento dallo spazio percettivo allo spazio rappresentativo: il bambino ricostruisce infatti ad un livello superiore, quello rappresentativo appunto, i rapporti spaziali interiorizzati a livello percettivo e motorio; questo significa anche quindi orientamento spaziale, interiorizzazione delle proporzioni e gestione dello spazio grafico, quanta complessità e quanta meraviglia!