Un insegnante di storia dell’arte di una scuola media di Montreal, in Canada, è stato accusato dai genitori degli studenti di vendere online i disegni dei figli a loro insaputa, traendone profitto. Il professore si sarebbe appropriato delle opere d’arte degli adolescenti senza chiedere l’autorizzazione, riproducendo gli schizzi anche su tazze da caffè, custodie per cellulari e t-shirt, disponibili per l'acquisto. Ad oggi avrebbe venduto circa un centinaio di prodotti, tra articoli e disegni.
La vicenda, riportata da The Guardian, è iniziata quando gli alunni della scuola Westwood di Montreal hanno trovato in vendita sul sito web dell’insegnante i loro progetti realizzati in classe (in copia o stampati su oggetti e vestiti).
Alcuni pezzi – denominati “Creepy Portrait” (dall’inglese, «ritratti inquietanti») – venivano venduti a 118 dollari l’uno (poco meno di 110 euro), altri raggiungevano i 151 dollari. Le cover degli smartphone con impressa l’immagine dei dipinti valevano 35 dollari, mentre le magliette “brandizzate” 41. Accanto agli schizzi colorati erano riportati i nomi dei giovani autori dell’opera: uno, ad esempio, era intitolato “Julia’s Creepy Portrait”.
Uno dei genitori si è sfogato in un post su X (ex Twitter): «Immagina – ha scritto – tuo figlio di 13 anni tornare oggi a casa da scuola raccontando che il suo insegnante d'arte sta vendendo le opere d'arte degli studenti online a $ 94 per disegno senza che loro lo sappiano!? Questo è completamente folle».
Secondo quanto riporta CTV News, è stato uno degli studenti a imbattersi nel sito web dell’insegnante dopo aver cercato il nome del professore su Google. Il ragazzo ha immediatamente informato la scuola, e in poco tempo la notizia si è diffusa fino ad arrivare ai genitori, due dei quali hanno intrapreso un’azione legale nei confronti del professore.
Martedì l’insegnante di arte e il consiglio scolastico si sono visti recapitare una notifica legale in cui vengono chiesti 350.000 dollari di danni morali e punitivi per presunte violazioni della proprietà intellettuale. A prendere provvedimenti è stata una coppia di genitori del Quebec, che ha richiesto, oltre al risarcimento, delle scuse formali e la rimozione del disegno del figlio dal sito.
Da lunedì 12 febbraio, comunque, i disegni non sono più acquistabili e i profili social dell’insegnante sono stati disattivati.
Il consiglio scolastico, continua CTV News, ha garantito di aver aperto un’indagine amministrativa sull’incidente e che «sta prendendo molto sul serio queste accuse». L’insegnante invece non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali o commentare l'accaduto.