Quello della "favola della buonanotte" è uno dei momenti preferiti sia dai bambini che dai genitori. Ma quando raccontiamo ai nostri piccoli le storie Biancaneve o Cappuccetto Rosso stiamo leggendo una fiaba o una favola?
Molti utilizzano i due termini come sinonimi, eppure tra fiabe e favole esistono molte differenze che sia noi che i nostri figli dovremmo conoscere.
Fiaba o favola?
Le due parole derivano effettivamente dalla stessa parola latina – fabula, "racconto" – tuttavia indicano due tipologie narrative ben distinte.
La favola
La favola è il genere letterario più antico, molto in voga già presso gli antichi greci e romani. Esopo è probabilmente lo scrittore più conosciuto dell'Antichità e la sua fama nacque proprio grazie a questi brevi racconti di fantasia che avevano come protagonisti animali in grado di parlare e agire come esseri umani le cui vicende servivano per trasmettere al lettore un insegnamento, la cosiddetta "morale", spesso espressa con al formula «la storia ci insegna che…»
Storie come La cicala e la formica, Il lupo e l'agnello o La volpe e l'uva sono ad esempio tutte favole che attraverso il comportamento dei suoi personaggi sottolineano alcune caratteristiche tipiche dell'uomo (la pigrizia, la furbizia, l'avidità ecc…) e talvolta offrono degli spunti per suggerire modelli di comportamento.
La fiaba
Le fiabe sono un po' più recenti, anche se le loro origini affondando le radici nelle tradizioni e nelle credenze popolari.
Nella vecchia Europa le fiabe più famose sono probabilmente quelle dei fratelli Grimm (Hansel e Gretel, Biancaneve, Pollicino… ), Charles Perrault (Cappuccetto Rosso, Cenerentola) o Hans Christian Andersen (padre de La Sierenetta), anche se la prima grande raccolta di fiabe vide la luce nel mondo arabo con Le Mille e una Notte, più o meno attorno al XII secolo.
Queste storie sono ambientate in mondi popolate da personaggi fantastici (orchi, elfi, mostri, streghe etc…) e nei quali la magia e il sovrannaturale sono elementi fondamentali per lo svolgersi della trama.
Nella fiaba non c'è una vera e propria morale – lo scopo è intrattenere o, in alcuni casi, spaventare – anche se dall'agire dei protagonisti si possono trarre esempi positivi o negativi.
Quali sono le differenze tra fiabe e favole
La confusione in effetti è tanta. Basti pensare che quando parliamo di "castello da favola" o "lieto fine da favola", in realtà stiamo facendo riferimento ad una fiaba!
Riassumendo però potremmo dire che:
- Le favole hanno come protagonisti animali; le fiabe invece umani e creature fantastiche
- Le favole hanno autori – come Esopo, Fedro o Jean de La Fontaine – mentre le fiabe possono essere raccolte ed interpretate, come nel caso dei fratelli Grimm, ma nascono nella tradizione popolare. Per questo esistono tante versioni diverse della stessa fiaba (Cenerentola, ad esempio)
- Le favole hanno una morale, le fiabe no
- Le favole sono racconti molto brevi, mentre le fiabe solitamente sono un po' più lunghe
Bene, ora sappiamo di cosa stiamo parlando, stasera cosa si legge ai bambini: favole o fiabe?