Portare correttamente il bambino nel marsupio è fondamentale per garantirgli sicurezza e benessere, oltre che per prevenire mal di schiena e danni in chi porta il peso. I marsupi per bebè – comodi perché favoriscono il legame e perché permettono di coniugare il bisogno del neonato di stare in braccio con gli impegni quotidiani – si possono infatti usare in diverse posizioni e la più indicata è quella "a ranocchia" e petto a petto, ovvero appoggiando il neonato in modo che veda direttamente chi lo sta portando: aiuta a sostenere correttamente le anche, previene danni alla colonna vertebrale e fa sì che il bebè si specchi negli occhi dell'adulto, calmandosi e stabilendo un legame.
Quella detta fronte-mondo o fronte-strada, invece, è criticata da diversi pediatri e pediatre, per ragioni che riguardano lo sviluppo della colonna vertebrale e la stimolazione sensoriale durante le passeggiate. Lo stesso vale per la posizione "a culla" che si può attuare con alcune fasce: il problema, in questo caso, sta nel modo in cui le gambe del neonato si posizionano.
Ecco dunque quali sono le diverse posizioni nel marsupio e qual è effettivamente quella più corretta e indicata.
Singhiozzo del neonato: qual è la migliore posizione per farlo passare?
Le posizioni del babywearing
Ma andiamo con ordine. Prima di tutto, prima di capire se ci siano posizioni più o meno consigliate o addirittura una posizione corretta per portare il neonato nel marsupio, è utile considerare quelle disponibili.
In generale, quasi tutte le posizioni permettono di distribuire bene il peso del bebè, di stimolare il legame tramite il contatto continuo e di avere le mani libere, favorendo l'autonomia anche nei casi in cui non ci siano più persone a occuparsi del neonato.
Posizione frontale petto a petto
Questa è una posizione molto popolare e tra le più amate da bambini e adulti: consente al neonato di stare vicino a chi lo sta portando, direttamente a contatto (anche visivo). Il bambino è rivolto verso il petto del portatore con le gambe in posizione a ranocchia intorno al torso (che è la posizione che previene la displasia dell'anca) e si appoggia completamente al torso, evitando anche che il collo – nei primi mesi ancora poco sviluppato – subisca strattoni e traumi.
Posizione fronte-mondo o fronte-strada
In questa posizione, il bambino è rivolto verso l'esterno, con la schiena appoggiata al petto di chi lo porta. È importante tenere presente che alcuni esperti ed esperte consigliano di limitare il tempo trascorso in questa posizione, soprattutto per evitare sovra-stimolazione visiva e sensoriale. Non essendoci infatti il contatto di sguardo costante, il bambino vede tutto ciò che gli passa di fronte. Oltre a ciò, nei primi mesi di vita il bambino non ha la forza necessaria per sorreggere la testa: ecco perché si consiglia di optare per questa posizione in marsupio a partire almeno dai 5 o 6 mesi.
Posizione sulla schiena
Alcuni marsupi consentono anche di portare il neonato sulla schiena del genitore o di chi lo sta portando. Questa posizione può essere comoda per alcune attività, come fare passeggiate in ambienti affollati o leggero trekking, ma non è certamente quotidiana, dato che c'è bisogno di qualcuno che aiuti nell'aggancio.
Posizione a culla
Se prendiamo in considerazione anche le fasce porta-bebè, queste consentono anche la posizione "a culla", ovvero con il neonato accoccolato (nei primi mesi) all'interno della fascia che diventa quasi un'amaca a contatto con il corpo del portatore. In realtà, anche se è una posizione che rilassa il bambino, è potenzialmente pericolosa, se non altro perché aumenta i rischi di displasia dell'anca, dato che le gambe del bebè stanno chiuse e a contatto tra loro.
Qual è la migliore?
A questo punto, valutati i pro e i contro delle posizioni da marsupio per il neonato, ogni genitore e ogni caregiver può valutare quale sia la più adatta al proprio bebè.
Va sottolineato che gli operatori sanitari della prima infanzia tendono a preferire la posizione frontale petto a petto: è quella più comoda per il bebè, che può anche guardare il viso dell'adulto specchiando le proprie espressioni e interagendo continuamente. Oltre a ciò:
- previene la displasia dell'anca
- favorisce il legame
- riduce il rischio di appiattimento della testa dovuto al riposo nella stessa posizione
- permette al bambino di mantenere una temperatura corporea costante e adeguata, perché regolata con quella dell'adulto
- stimola il senso dell'equilibrio del bebè.