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Quando si scopre di essere in dolce attesa, si cerca di risalire all'ultimo ciclo mestruale avuto ma anche al rapporto sessuale da cui può essere partito tutto. Non è sempre così facile, perché la donna incinta potrebbe rendersi conto quasi subito della gravidanza in corso oppure potrebbe accorgersi solamente più avanti nel tempo di ospitare un bimbo che cresce, rendendo difficile risalire all'ultimo rapporto non protetto che potrebbe aver dato il via al concepimento.
Stabilire la data del concepimento non è facile, soprattutto se ci sono stati più rapporti ravvicinati durante il periodo di massima fertilità (quello periovulatorio). Come fare per poter determinare con esattezza quando ha ufficialmente avuto inizio la gestazione e quale rapporto ha fatto iniziare la gravidanza?
Stabilire la data del concepimento
Quando dal ginecologo si cerca di determinare la data presunta del parto, si parte di solito dal primo giorno dell'ultimo ciclo mestruale avvenuto, tenendo anche in considerazione la durata media personale del ciclo. In questo modo si ha una stima di quando è avvenuta l'ovulazione e di quanto può essere avvenuto il concepimento. Altre conferme arrivano anche dalla prima ecografia, di solito eseguita entro la 13ma settimana di gestazione: grazie alle misurazioni della lunghezza cranio-caudale del feto si può eventualmente ricalcolare l'epoca presunta del parto.
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Per avere una data sicura del concepimento, però, bisognerebbe conoscere esattamente il rapporto da cui tutto è scaturito. Cosa facile, se si segue un monitoraggio dell'ovulazione e si hanno rapporti mirati nei giorni più fertili. Altrimenti diventa un po' più complicato, soprattutto se ci sono stati rapporti ravvicinati nel tempo in quel periodo.
Scoprire quale rapporto ha fatto iniziare la gravidanza non è semplice
Stabilire il giorno esatto del concepimento, in caso di rapporti sessuali avvenuti a breve distanza l'uno dall'altro, in particolare nel periodo più fertile, non è facile. Bisogna risalire ai giorni dell'ovulazione, anche se non è sempre così facile determinarli. Non ci sono certezze in questo caso. Diversa è la situazione se i rapporti sono stati pochi e diradati nel tempo: potrebbe essere più semplice capire quando ha avuto luogo esattamente il concepimento.
Dobbiamo anche ricordare, che dopo un rapporto non protetto il concepimento non è istantaneo. Ci sono diverse fasi che portano alla formazione dell'embrione. Di fatto, la gravidanza inizia fisicamente alcuni giorni dopo il rapporto sessuale. Quando dalle ovaie viene rilasciato un ovulo nelle tube uterine, questo rimane lì per 24 ore, per poi essere riassorbito. È in questo lasso di tempo che può venire fecondo da uno spermatozoo. Anche gli spermatozoi hanno un tempo massimo di sopravvivenza nel tratto riproduttivo che però può arrivare fino ai cinque giorni e, durante questo tempo, potrebbe avvenire la fecondazione.
Tanti sono quindi i calcoli da fare e i dati da conoscere: si possono fare ipotesi, ma in presenza di più rapporti non protetti ravvicinati nel periodo immediatamente precedente o immediatamente successivo all'ovulazione è difficile stabilire una data certa.
Il consiglio dell'ostetrico
Spesso molte coppie sono incuriosite da questa domanda: durante quale rapporto è stato concepito il loro figlio? E' abbastanza chiaro come non sia per nulla facile risalire a questa informazione. Ma la vera domanda, a questo punto, diventa un'altra: saperlo ci aiuta in qualche modo? In realtà no, serve solo a soddisfare la curiosità dei genitori.
Tutte le valutazioni della gravidanza e i parametri di crescita del feto non vengono mai valutati sulla base del presunto concepimento bensì delle misurazioni effettuate durante l'ecografia del I trimestre. A partire da quella si avrà infatti la datazione precisa dell'epoca del parto e sulla base dell'epoca presunta il ginecologo o l'ostetrica riusciranno a seguire correttamente tutta l'evoluzione della gravidanza.
