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13 Novembre 2023
17:00

Quali sono i nomi delle renne di Babbo Natale?

Le renne di Babbo Natale sono le protagoniste indiscusse della notte più magica dell'anno. Tra di loro c'è la più veloce, quella che legge tutte le letterine e chi si occupa di tenere d'occhio la slitta mentre Babbo Natale è in azione. Ecco i loro nomi e le loro mansioni.

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Quali sono i nomi delle renne di Babbo Natale?
Renne di Babbo Natale

Inutile mentire, quando sentiamo pronunciare il nome "renna" più che pensare all'animale dal pelo scuro e le immense corna che abita nelle fredde pianure del Nordamerica non possono che venirci in mente le renne di Babbo Natale.

Nate dalla mente del poeta Clement Clarke Moore, le renne che guidano l'unica slitta in grado di girare il mondo intero in una sola notte sanno volare, ad alcune si illumina il naso e hanno ciascuna una propria identità ben definita. Ecco come sono nate, quali sono i loro nomi e le loro caratteristiche, per poter affascinare i più piccoli con meravigliosi racconti su di loro.

La leggenda delle renne di Babbo Natale

In principio le renne erano 8, a loro si è aggiunta l'ultima, che è anche la più nota, diversi anni dopo. La prima volta che a questo imponente animale è stata attribuita, tra le qualità, quella di aiutare Babbo Natale nel trasporto dei doni nella notte più bella dell'anno, è stato nel lontano 1823. La mattina del 23 dicembre di duecento anni fa il testo della poesia che citava per la prima volta le renne di Babbo Natale, comparve sulle pagine del quotidiano Newyorkese "Troy", con il titolo A Visit from St. Nicholas, anche se oggi è meglio nota come The Night Before Christmas. 

Renne di Babbo Natale

Nel testo il poeta nomina tutte le renne, e così per la prima volta svela i loro nomi e il loro numero preciso. «Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Dunder, Comet, Cupid, Blitzen, veloci, in cima al portico, ora in cima al muro, ora volate via!»

(…) But a minature sleigh, and eight tiny rein-deer,
With a little old driver, so lively and quick,
I knew in a moment it must be St. Nick.
More rapid than eagles his coursers they came,
And he whistled, and shouted, and call'd them by name:
"Now! Dasher, now! Dancer, now! Prancer and Vixen,
On! Comet, on! Cupid, on! Dunder and Blitzen;
To the top of the porch! To the top of the wall!
Now dash away! Dash away! Dash away all!"(…)

(Clement Clarke Moore)

Una lunga serie di favole, racconti e film ha convertito nella nostra lingua i nomi delle renne magiche di Babbo Natale che si chiamano dunque Ballerina, Cometa, Cupido, Tuono, Lampo, Freccia, Fulmine, Saltarellino.

Ma non vi sembra ne manchi una all'appello? L'unica alla quale il naso si illumina di rosso, protagonista di film a tema e tanti maglioni natalizi di dubbio gusto, è Rudolf. Quest'ultima renna, introdotta alla guida del team, al quale nella buia notte di Natale mancava sicuramente una luce, è parte del gruppo dal 1939, anno in cui lo scrittore Robert L. May, le dedicò un libro.

I nomi delle 9 renne di Babbo Natale

Da quando per ultima, si è unita al team Rudolf, le renne di Babbo Natale sono ufficialmente 9. Nonostante siano animali mastodontici, piacciono molto ai bambini, che sanno bene che è solo grazie all'estrema velocità delle renne che riescono ai ricevere i balocchi tutti i bimbi del mondo. Proprio per questo, i più piccoli, oltre a latte e biscotti per rifocillare Babbo Natale, lasciano anche delle carote sotto all'albero per dare ristoro alle renne.

Renne di Babbo Natale

Ecco i nomi, le personalità e il ruolo di ciascuna di loro:

  • Fulmine (Dasher): è la renna che più di tutte ama le carote, coraggiosa e sicura di sé, è nata con lunghi denti da castoro. Il suo compito durante la notte di Natale è molto importante, mentre Babbo Natale entra dal camino di ogni abitazione, lei tiene d'occhio gli altri regali.
  • Ballerina (Dancer): il suo nome già la descrive, lei adora ballare, solo jingle natalizi ovviamente. La danza fa parte di lei, al punto tale che al posto degli zoccoli ha delle scarpette rosa cipria da ballerina.
  • Saltarellino (Prancer): inizialmente era molto timida, Babbo Natale l'ha trovata spaventata dietro ad un albero innevato e ha deciso di unirla al suo team. Mai vi fu scelta migliore, oggi è la renna più burlona, adora fare le imitazioni, soprattutto di Babbo Natale e dei suoi elfi.
  • Freccia (Vixen): ha un manto dorato ed è stata la prima renna che Babbo Natale ha preso con sé. Corre rapidissima, come si deduce dal suo nome.
  • Tuono (Donner): è la renna cantante, urla a tutte le ore, dal Jingle bells a Astro del ciel. La leggenda vuole che Babbo Natale l'abbia scelta perché stregato dal suo canto.
  • Cometa (Comet): renna molto cara ai bambini, è quella che legge tutte le letterine e accoglie i loro desideri. Corre velocissima nel cielo ed è proprio lei a lasciare dietro di sé quella scia di polvere di stelle che caratterizza la slitta di Babbo Natale.
  • Cupido(Cupid): è docile e dal pelo lungo lungo e morbidissimo, è in grado di lasciare amore ovunque passi. Proprio lei fa innamorare grandi e piccini del Natale. Il suo compito più difficile? Cercare la letterina del bimbo più buono per premiarlo.
  • Lampo (Blitzen): insieme a Freccia è stata la seconda renna scelta da Babbo Natale, anche lei ha il manto dorato. Ma si può riconoscere dagli starnuti e il naso che gocciola, il freddo proprio non lo sopporta, ogni Natale la stessa storia, ma con un cappello e una sciarpa calda, il gioco è fatto.
  • Rudolf (Rudy): l'ultima arrivata e la più evidente, grazie al suo naso rossissimo, che si illumina per far luce nel buio della notte di Natale. A differenza delle sue compagne, non trascorre l'intero anno in Lapponia nella stalla di Babbo Natale, ma si occupa di esplorare il Polo Nord, fino al Natale successivo.
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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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