L’esposizione alla televisione e agli schermi in tenera età potrebbe risultare dannosa per la salute dei più piccoli. L’aumento del tempo trascorso davanti ai dispositivi digitali, infatti, incoraggia uno stile di vita sedentario ed è collegato a disturbi quali l’obesità e malattie croniche, tra cui il diabete. Vedere la televisione o trascorrere tanto tempo davanti agli schermi durante l’infanzia influirebbe negativamente anche sulla salute mentale, oltre che su quella fisica. Il piccolo, se sovraesposto, rischia di manifestare sintomi di ansia, depressione e bassa autostima.
Per questo motivo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) raccomanda di evitare la esposizione agli schermi ai bambini di età inferiore a 2 anni, mentre invita a limitare l’esposizione dei bimbi dai 2 anni ed entro i 5 anni a un’ora o meno al giorno.
Quando i bambini possono iniziare a vedere la tv
Non esiste un’età consigliata per iniziare a guardare la tv poiché più l’esposizione è ritardata, meglio è per la salute del piccolo. Piuttosto, esiste un’età prima della quale è opportuno evitare completamente l’accesso a tv e dispositivi digitali: i 2 anni.
I neonati e i lattanti non dovrebbero essere esposti a TV , né a schermi luminosi. Come sottolinea l’Oms, fino a 2 anni di vita «il tempo sedentario davanti allo schermo (come guardare la tv o video, giocare al computer) non è raccomandato». Meno ore passate davanti ad uno schermo o seduti in passeggino, rispettare le giuste ore di sonno aiuta i bambini a crescere più sani e previene l'obesità. A 2 e 3 anni, invece, il tempo davanti alla tv non dovrebbe superare l’ora al giorno (se meno è meglio).
Perché non far vedere la tv ai bambini?
La tv rischia di essere dannosa per i bambini, influendo negativamente sulla loro salute fisica e mentale.
Come riporta Nhs, la ricerca, pur abbondante, sugli effetti del tempo trascorso dai piccoli davanti allo schermo ha dato risultati poco chiari e a volte contraddittori. Ad ogni modo, vedere a lungo la tv e trascorre del tempo con la tecnologia è, senza dubbio, associato a problemi di salute, quali l’obesità e al diabete, dovuti allo stile di vita sedentario incoraggiato dall’esposizione ai dispositivi digitali.
Uno degli impatti sulla salute più evidenti è sul sonno: diversi studi, come riporta Nhs, hanno dimostrato correlazioni forti e coerenti tra l’uso prolungato dello schermo di giorno e la scarsa qualità e quantità del sonno di notte. Un disturbo, quello del sonno, che a sua volta potrebbe avere ricadute negative sulla salute e sullo sviluppo del cervello del bimbo, che è ancora in fase di crescita e ha bisogno di stimoli diversi e variati.
Tuttavia, non è ancora chiaro se la televisione, e in generale l’uso della tecnologia, eserciti un effetto ipnotico sui più piccoli, che, se nella visione non sono guidati e accompagnati da un adulto, ne subiscono passivamente i contenuti senza svolgere un ruolo attivo.
Anche per quanto riguarda l’associazione tra ADHD e deficit dell’attenzione e dell’iperattività da un lato e visione della televisione dall’altro, gli esiti degli studi non coincidono e richiedono ulteriori approfondimenti.
La Società Italiana di Pediatria concorda con le tempistiche proposte dall’Oms, esortando i genitori ad evitare la tecnologia fino ai 2 anni del bambino e di limitarne l’uso a un’ora al giorno sotto i 5 anni. Secondo la Sip, i dispositivi digitali hanno effetti dannosi sull’apprendimento, sullo sviluppo, sul benessere generale, sul sonno, sulla vista e sull’udito dei piccoli.
E' opportuno fare una precisazione: l'utilizzo dei dispositivi fin dalla tenera età non è da considerarsi la causa di un disturbo (per esempio: ADHD, Disturbi dell'apprendimento, Autismo ecc) che sono patologie multifattoriali e che hanno una base biologica innata, piuttosto è stato osservato che l'utilizzo precoce e prolungato possa aggravare tali condizioni in maniera significativa e compromettere il funzionamento generale.
Le raccomandazioni degli esperti
Gli esperti sconsigliano di esporre i bambini agli schermi prima dei due anni, perché in questa fase hanno bisogno di interagire con il mondo reale e con le persone. A proposito dell’uso della tecnologia da parte dei più piccoli, infatti, la Sip sottolinea che «una elevata quantità di tempo speso davanti allo schermo è correlata a scarso profitto in matematica, a bassi livelli di attenzione e anche a minori relazioni sociali con i coetanei».
Trascorrere ore davanti agli schermi potrebbe interferire anche con la qualità e la qualità del sonno «attraverso le sollecitazioni causate sia da alcuni contenuti stimolanti – continua la Sip – sia dall’esposizione alla luce dello schermo che può interferire con il ritmo circadiano quando l’esposizione avviene la sera». Per questo motivo, in genere si consiglia di evitare di posizionare la televisione in camera da letto e/o utilizzare media device nelle ore antecedenti il sonno.
Gli esperti invitano, inoltre, a limitare l'uso dei device a poche ore al giorno per i bambini dai sei anni in su. Nello specifico, si raccomanda di non sforare l’ora al giorno tra i 2 e i 5 anni, mentre il limite è fissato a 2 ore al giorno per i piccoli dai 5 agli 8 anni.
È importante anche scegliere programmi adatti all'età e alla maturità dei bambini. I cartoni, per esempio, non sono tutti uguali e alcuni non sono indicati per i bambini.
Come educare i bambini a un uso consapevole della tv
Vediamo una serie di consigli per un uso corretto della tv in presenza di bambini, senza soluzioni estreme:
- Accompagnare i bambini nella visione della tv, praticando il cosiddetto co-viewing (commentare insieme i programmi, chiarire i dubbi e trasmettere messaggi)
- Stabilire delle regole chiare e condivise sull'uso della tv, gli orari, i giorni e i programmi consentiti, evitare di esporre i bambini agli schermi durante i pasti
- Proporre ai bambini delle alternative alla tv, come il gioco all'aperto, la lettura, le attività creative e le occasioni di socializzazione con altri coetanei
- Non utilizzare la tv come mezzo di ricompensa o di punizione. Promettere al bimbo di guardare mezz’ora in più di cartoni o, viceversa, minacciarlo con il veto sulla tv in caso di capricci significherebbe attribuire un'importanza eccessiva all'oggetto televisione, che di conseguenza assume ulteriore rilevanza per il piccolo
- Non posizionare la televisione in camera da letto del figlio. Se il piccolo ha a disposizione la tv direttamente nella sua cameretta, aumenta il rischio che guardi programmi inappropriati o per più tempo senza la supervisione di un adulto. Il genitore non sarà in grado di tenere d’occhio il figlio. Guardare la tv a lungo al buio in camera, inoltre, è stato associato a disturbo del sonno.