Durante le ecografie del terzo trimestre di gravidanza è prassi controllare che il feto abbia raggiunto la posizione propedeutica al parto, mettendosi dunque con la testa rivolta verso il basso, in direzione della via d'uscita dell'utero (la cosiddetta posizione cefalica).
Ma quand'è esattamente che il bambino si gira per prepararsi alla nascita? E perché è così importante questo passaggio durante l'avvicinamento al parto?
Quando il feto si gira a testa in giù?
Benché la madre inizi ad accorgersene solamente intorno alla ventesima settimana, il feto scalcia e si sposta per buona parte della gravidanza.
È con l'avvicinarsi del momento del parto però che la posizione del bimbo dentro al pancione diventa determinante. Lo spazio dell'utero inizia infatti a farsi sempre più stretto e angusto, motivando il bimbo a cercare istintivamente una collocazione più confortevole e, soprattutto, consona alla fuoriuscita dall'ambiente uterino.
Ecco perché solitamente tra la 33esima e la 35esima settimana di gravidanza il feto tende a raggiungere la posizione cefalica (dal greco kephalé, "testa), con le ginocchia rannicchiate al petto, le braccia incrociate e il capo che si confronta con il bacino materno.
Cosa succede se il bambino non si gira?
La posizione cefalica è reputata la più idonea al parto perché facilita l'uscita della testa, la parte anatomica più voluminosa e rende più semplice per gli ostetrici aiutare la nascita del piccolo senza il ricorso a manovre che potrebbero comportare traumi e complicazioni.
Non tutte le posizioni cefaliche sono però ugualmente auspicabili: quando il feto è in posizione cefalica ma con il viso che guarda in alto (posizione cefalica con occipite posteriore), allora il travaglio può andare incontro a qualche ostacolo in più, poiché durante la fuoriuscita la testa del bebè potrebbe bloccarsi o richiedere rotazioni ulteriori.
Quando invece il feto non si gira e rimane con i piedi rivolti verso il basso, allora si parla di posizione podalica. Quando ciò avviene la venuta al mondo del bambino deve avvenire tramite taglio cesareo: il parto spontaneo podalico è infatti considerato una avvenimento di urgenza. Potrebbe comunque essere possibile attuare una manovra di rivolgimento per manovre esterne: si tratta di una procedura eseguita da un ginecologo esperto che accompagna il feto nel fare una capriola dentro la pancia della mamma. Il tutto, ovviamente, in condizioni di estrema sicurezza.
Come si fa a capire se il bambino si è girato?
Alcune donne ritengono che la posizione dei calcetti sferrati dal feto possa fornire indizi importanti per intuire la posizione del feto.
In realtà però si tratta di un sistema del tutto inaffidabile. L'unico modo per accertare la situazione è infatti un'ecografia o la palpazione addominale esterna da parte di un'ostetrica esperta … entrambi aspetti eseguibili normalmente nelle settimane finali della gravidanza.