Cos'è il pudore? Stiamo parlando di un senso di difesa di fronte ad alcuni aspetti che riguardano la sessualità. Non è innato nelle persone: i bambini piccolissimi non provano pudore, un sentimento di riserbo, di discrezione e di intimità che può manifestarsi in molti modi. Quando si sviluppa il senso del pudore nei bambini? Quando iniziano a provare riserbo, disagio o anche vergogna di fronte a parole, comportamenti, atti e allusioni che riguardano la sfera sessuale?
Il senso del pudore potrebbe svilupparsi solo a partire da una certa età, da quando cambia la conoscenza e la consapevolezza del proprio corpo. E dipende anche molto dalla società in cui si crescere e dai codici di comportamento che ci si attende in determinate situazioni.
Quando si sviluppa il senso del pudore
Nei bambini molto piccoli il pudore non esiste. Spesso i più piccini adorano girare senza vestiti per casa o in spiaggia. Farsi cambiare il pannolino anche davanti ad altre persone è del tutto normale. Non hanno una concezione di intimità, non provano vergogna, non si sentono a disagio. Il pudore e la riservatezza sono dei sensi che si manifestano solo più avanti nella crescita, quando i bambini iniziano a capire cosa è privato e cosa è pubblico. E questo accade quando hanno una maggiore consapevolezza del proprio corpo e quando iniziano ad imparare che esistono delle regole sociali.
Fino a 3 anni, di solito, i bambini non hanno desiderio di intimità e capita di vederli girare nudi per casa (anche se abbiamo ospiti magari). Tutto cambia quando i piccoli iniziano a conoscere il proprio corpo: prima amano sentirsi liberi, perché sono a loro agio, invece in seguito arriva la curiosità nei confronti della differenza tra i sessi. Le tappe che di solito seguono crescendo sono le seguenti:
- Dai 3 ai 4 anni sono curiosi per quello che riguarda il proprio corpo e il corpo dell'altro, vogliono scoprire tutto con curiosità, iniziano a esplorare tutto ciò che riguarda il corpo, anche gli organi sessuali: una scoperta che non deve essere ostacolata, perché è naturale
- Dai 4 ai 6 anni, invece, i bambini scoprono il mondo degli altri, fanno confronti continui ed è proprio qui, quando entrano di fatto "in società" con l'ingresso alla scuola dell'infanzia, prima, e alla scuola primaria, poi, che nasce il senso del pudore, un comportamento sociale che spinge i più piccoli a nascondere parte di sé (del proprio corpo e della propria personalità) per non mostrare le proprie debolezze
- Dai 7 anni in su il senso del pudore è sviluppato, perché il bimbo sa distinguere cosa può fare in pubblico e cosa no, cos'è la sfera privata, cosa è concesso esibire e cosa bisogna proteggere e preservare, in tal caso, la propria intimità
Come insegnare ai bambini il senso di pudore
Il pudore si può insegnare ai propri figli? Come per ogni altro aspetto della crescita, bisogna rispettare i naturali tempi dei bambini, senza forzarli. Rispettare la privacy dei nostri figli, quando iniziamo a capire che è arrivata questa fase del loro sviluppo, è fondamentale. A maggior ragione se sono loro stessi a chiederci di non entrare quando sono in bagno o di non rimanere lì in piedi a fissarsi mentre si vestono.
Dobbiamo rispettare non solo i tempi dei nostri figli, ma anche le esigenze che iniziano a manifestare, dal momento che il senso del pudore (da non confondersi, però, con la vergogna) è una fase naturale. Possiamo stare accanto ai bambini, rispondere a tutte le loro domande con semplicità e naturalezza, non nascondere nulla ed evitare di dire bugie su un tema spesso considerato delicato, per paura di parlarne con i bambini.
Esistono ancora tabù duri a morire, soprattutto quando si parla di intimità. Eppure diventa prioritario accompagnare per mano bambini e ragazzi alla scoperto di questo nuovo mondo, verso il quale iniziano inevitabilmente a essere curiosi.